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EquipHer Vol. 28: "Come Riconoscere un’Opportunità Divina"

Nel business con Dio: Fede, Visione E Azione

Consapevolezza E Riconoscimento

La Verità Senza Maschera: La Bibbia Contro I Bias Cognitivi E Le Fallacie Della Mente

Genitore: Un Dono, Non Un Mestiere

Quando Il Cuore Arde Gli Occhi Si Aprono

Dal Pozzo Alla Pienezza

Tour Nel Deserto

<div class="version vid122 iso6393ita" data-vid="122" data-iso6393="ita">
 <div class="book bkGEN">
 <div class="chapter ch19" data-usfm="GEN.19">
 <div class="label">19</div><div class="s3">Distruzione di Sodoma e di Gomorra</div><div class="p">1I due angeli giunsero a Sodoma verso sera. Lot stava seduto alla porta di Sodoma; come li vide, si alz&#242; per andare loro incontro, si prostr&#242; con la faccia a terra, 2e disse: &#171;Signori miei, vi prego, venite in casa del vostro servo, fermatevi questa notte e lavatevi i piedi; poi domattina vi alzerete per tempo e continuerete il vostro cammino&#187;. Essi risposero: &#171;No, passeremo la notte sulla piazza&#187;. 3Ma egli fece loro tanta premura che andarono da lui ed entrarono in casa sua. Egli prepar&#242; per loro un rinfresco, fece cuocere dei pani senza lievito ed essi mangiarono.</div><div class="p">4Ma prima che si fossero coricati, gli uomini della citt&#224;, i Sodomiti, circondarono la casa: giovani e vecchi, la popolazione intera venuta da ogni lato. Chiamarono Lot e gli dissero: 5&#171;Dove sono quegli uomini che sono venuti da te questa notte? Falli uscire, perch&#233; vogliamo abusare di loro&#187;. 6Lot usc&#236; verso di loro sull&#8217;ingresso della casa, si chiuse dietro la porta, e disse: 7&#171;Vi prego, fratelli miei, non fate questo male! 8Ecco, ho due figlie che non hanno conosciuto uomo: lasciate che io ve le conduca fuori e voi farete di loro quel che vi piacer&#224;; ma non fate nulla a questi uomini, perch&#233; sono venuti all&#8217;ombra del mio tetto&#187;. 9Essi per&#242; gli dissero: &#171;Togliti di mezzo!&#187; E ancora: &#171;Quest&#8217;individuo &#232; venuto qua come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a quelli!&#187; E, premendo Lot con violenza, s&#8217;avvicinarono per sfondare la porta. 10Ma quegli uomini stesero la mano, tirarono Lot in casa con loro e chiusero la porta. 11Colpirono di cecit&#224; la gente che era alla porta della casa, dal pi&#249; piccolo al pi&#249; grande, cos&#236; che si stancarono di cercare la porta.</div><div class="p">12Quegli uomini dissero a Lot: &#171;Chi hai ancora qui? Fa&#8217; uscire da questo luogo generi, figli, figlie e chiunque dei tuoi &#232; in questa citt&#224;, 13perch&#233; noi distruggeremo questo luogo. Infatti il grido contro i suoi abitanti &#232; grande davanti al Signore, e il Signore ci ha mandati a distruggerlo&#187;. 14Allora Lot usc&#236;, parl&#242; ai suoi generi che avevano preso le sue figlie, e disse: &#171;Alzatevi, uscite da questo luogo, perch&#233; il Signore sta per distruggere la citt&#224;&#187;. Ma ai suoi generi parve che volesse scherzare.</div><div class="p">15Quando l&#8217;alba cominci&#242; ad apparire, gli angeli sollecitarono Lot dicendo: &#171;&#192;lzati, prendi tua moglie e le tue figlie che si trovano qui, perch&#233; tu non perisca nel castigo di questa citt&#224;&#187;. 16Ma egli indugiava; e quegli uomini presero per la mano lui, sua moglie e le sue due figlie, perch&#233; il Signore lo voleva risparmiare. Lo portarono via e lo misero fuori dalla citt&#224;.</div><div class="p">17Dopo averli fatti uscire, uno di quegli uomini disse: &#171;Metti la tua vita al sicuro: non guardare indietro e non ti fermare in alcun luogo della pianura; cerca scampo sul monte, altrimenti perirai!&#187; 18Lot rispose loro: &#171;No, mio signore! 19Ecco, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi, e tu hai mostrato la grandezza della tua bont&#224; verso di me conservandomi in vita; ma io non posso salvarmi sui monti prima che il disastro mi travolga e io muoia. 20Ecco, c&#8217;&#232; questa citt&#224; vicina per rifugiarmi &#8211; &#232; piccola &#8211; e lascia che io fugga l&#236; &#8211; e non &#232; forse piccola? &#8211; e cos&#236; io vivr&#242;&#187;. 21E quello rispose: &#171;Ecco, anche questa grazia io ti concedo: di non distruggere la citt&#224; della quale hai parlato. 22Affr&#232;ttati, rif&#249;giati l&#224;, perch&#233; io non posso far nulla finch&#233; tu non vi sia giunto&#187;. Perci&#242; quella citt&#224; fu chiamata Soar#Soar, dalla radice di un verbo ebr. che significa essere piccolo..</div><div class="p">23Il sole spuntava sulla terra quando Lot arriv&#242; a Soar. 24Allora il Signore fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte del Signore. 25Egli distrusse quelle citt&#224;, tutta la pianura, tutti gli abitanti delle citt&#224; e quanto cresceva sul suolo. 26Ma la moglie di Lot si volse a guardare indietro e divent&#242; una statua di sale.</div><div class="p">27Abraamo si alz&#242; la mattina presto e and&#242; al luogo dove si era prima fermato davanti al Signore; 28guard&#242; verso Sodoma e Gomorra e verso tutta la regione della pianura, ed ecco vide un fumo che saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.</div><div class="p">29Fu cos&#236; che Dio si ricord&#242; di Abraamo, quando egli distrusse le citt&#224; della pianura e fece scampare Lot al disastro, mentre distruggeva le citt&#224; dove Lot aveva abitato.</div><div class="s3">Origini di Moab e di Ammon</div><div class="p">30Lot sal&#236; da Soar per andare ad abitare sul monte insieme con le sue due figlie, perch&#233; temeva di stare in Soar; e si stabil&#236; in una caverna, egli con le sue due figlie. 31La maggiore disse alla minore: &#171;Nostro padre &#232; vecchio e non c&#8217;&#232; pi&#249; nessuno sulla terra per mettersi con noi, come si usa in tutta la terra. 32Vieni, diamo da bere del vino a nostro padre, e corichiamoci con lui, perch&#233; possiamo conservare la razza di nostro padre&#187;. 33Quella stessa notte diedero da bere del vino al loro padre; la maggiore entr&#242; e si coric&#242; con suo padre, ed egli non si accorse quando lei si coric&#242; n&#233; quando si alz&#242;. 34Il giorno seguente la maggiore disse alla minore: &#171;Ecco, la notte passata io mi sono coricata con mio padre; diamogli da bere del vino anche questa notte e tu entra, coricati con lui, perch&#233; possiamo conservare la razza di nostro padre&#187;. 35E anche quella notte diedero da bere del vino al loro padre e la minore and&#242; a coricarsi con lui; egli non si accorse quando lei si coric&#242; n&#233; quando si alz&#242;. 36Cos&#236; le due figlie di Lot rimasero incinte del loro padre. 37La maggiore partor&#236; un figlio, che chiam&#242; Moab. Questi &#232; il padre dei Moabiti, che esistono fino al giorno d&#8217;oggi. 38Anche la minore partor&#236; un figlio, che chiam&#242; Ben-Ammi. Questi &#232; il padre degli Ammoniti, che esistono fino al giorno d&#8217;oggi.</div>
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 <div class="chapter ch20" data-usfm="GEN.20">
 <div class="label">20</div><div class="s3">Abraamo a Gherar</div><div class="p">1Abraamo part&#236; di l&#224; andando verso la regione meridionale, si stabil&#236; fra Cades e Sur; poi abit&#242; come straniero in Gherar. 2Abraamo diceva di sua moglie Sara: &#171;&#200; mia sorella&#187;. E Abimelec, re di Gherar, mand&#242; a prendere Sara. 3Ma Dio venne di notte, in un sogno, ad Abimelec e gli disse: &#171;Ecco, tu sei morto, a causa della donna che ti sei presa; perch&#233; &#232; sposata&#187;. 4Or Abimelec, che non si era ancora accostato a lei, rispose: &#171;Signore, faresti perire una nazione anche se giusta? 5Egli non mi ha forse detto: &#8220;&#200; mia sorella?&#8221; Anche lei ha detto: &#8220;Egli &#232; mio fratello&#8221;. Io ho fatto questo nell&#8217;integrit&#224; del mio cuore e con mani innocenti&#187;. 6Dio gli disse nel sogno: &#171;Anch&#8217;io so che tu hai fatto questo nell&#8217;integrit&#224; del tuo cuore: ti ho quindi preservato dal peccare contro di me; perci&#242; non ti ho permesso di toccarla. 7Ora, restituisci la moglie a quest&#8217;uomo, perch&#233; &#232; profeta; egli pregher&#224; per te e tu vivrai. Ma, se non la restituisci, sappi che sicuramente morirai, tu e tutti i tuoi&#187;.</div><div class="p">8Abimelec si alz&#242; di mattina presto, chiam&#242; tutti i suoi servi e raccont&#242; in loro presenza tutte queste cose. E quegli uomini furono presi da grande paura. 9Poi Abimelec chiam&#242; Abraamo e gli disse: &#171;Che ci hai fatto? In che cosa ti ho offeso, ch&#233; tu abbia attirato su di me e sul mio regno questo grande peccato? Tu mi hai fatto cose che non si debbono fare&#187;. 10Di nuovo Abimelec disse ad Abraamo: &#171;A che miravi facendo questo?&#187; 11Abraamo rispose: &#171;L&#8217;ho fatto perch&#233; dicevo tra me: &#8220;Certo, in questo luogo non c&#8217;&#232; timor di Dio e mi uccideranno a causa di mia moglie&#8221;. 12Inoltre, &#232; veramente mia sorella, figlia di mio padre, ma non figlia di mia madre, ed &#232; diventata mia moglie. 13Or quando Dio mi fece emigrare lontano dalla casa di mio padre, io le dissi: &#8220;Questo &#232; il favore che tu mi farai; dovunque giungeremo dirai di me: &#8216;&#200; mio fratello&#8217;&#8221;&#187;.</div><div class="p">14Abimelec prese delle pecore, dei buoi, dei servi e delle serve; li diede ad Abraamo e gli restitu&#236; Sara, sua moglie. 15Abimelec disse: &#171;Ecco, il mio paese ti sta davanti; va&#8217; a stabilirti dove ti piacer&#224;&#187;. 16E a Sara disse: &#171;Ecco, io ho dato a tuo fratello mille pezzi d&#8217;argento; questo sar&#224; per te come un velo agli occhi davanti a tutti quelli che sono con te, e sarai riabilitata di fronte a tutti&#187;.</div><div class="p">17Abraamo preg&#242; Dio e Dio guar&#236; Abimelec, la moglie e le serve di lui, ed esse poterono partorire. 18Infatti, il Signore aveva reso sterile l&#8217;intera casa di Abimelec a causa di Sara, moglie di Abraamo.</div>
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<div class="version vid122 iso6393ita" data-vid="122" data-iso6393="ita">
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 <div class="chapter ch21" data-usfm="GEN.21">
 <div class="label">21</div><div class="s3">Nascita d&#8217;Isacco</div><div class="p">1Il Signore visit&#242; Sara come aveva detto; e il Signore fece a Sara come aveva annunciato. 2Sara concep&#236; e partor&#236; un figlio ad Abraamo, quando egli era vecchio, al tempo che Dio gli aveva fissato. 3Abraamo chiam&#242; Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito. 4Abraamo circoncise suo figlio Isacco all&#8217;et&#224; di otto giorni, come Dio gli aveva comandato. 5Abraamo aveva cent&#8217;anni quando gli nacque suo figlio Isacco. 6Sara disse: &#171;Dio mi ha dato di che ridere; chiunque l&#8217;udr&#224; rider&#224; con me&#187;. 7E aggiunse: &#171;Chi avrebbe mai detto ad Abraamo che Sara avrebbe allattato figli? Eppure io gli ho partorito un figlio nella sua vecchiaia&#187;.</div><div class="p">8Il bambino dunque crebbe e fu divezzato. Nel giorno che Isacco fu divezzato, Abraamo fece un grande banchetto.</div><div class="s3">Agar nel deserto</div><div class="p">9Sara vide che il figlio partorito ad Abraamo da Agar, l&#8217;Egiziana, rideva; 10allora disse ad Abraamo: &#171;Caccia via questa serva e suo figlio; perch&#233; il figlio di questa serva non dev&#8217;essere erede con mio figlio, con Isacco&#187;. 11La cosa dispiacque moltissimo ad Abraamo a motivo di suo figlio. 12Ma Dio disse ad Abraamo: &#171;Non addolorarti per il ragazzo, n&#233; per la tua serva; acconsenti a tutto quello che Sara ti dir&#224;, perch&#233; da Isacco uscir&#224; la discendenza che porter&#224; il tuo nome. 13Anche del figlio di questa serva io far&#242; una nazione, perch&#233; appartiene alla tua discendenza&#187;.</div><div class="p">14Abraamo si alz&#242; la mattina di buon&#8217;ora, prese del pane e un otre d&#8217;acqua e li diede ad Agar, mettendoglieli sulle spalle con il bambino, e la mand&#242; via. Lei se ne and&#242; e vagava per il deserto di Beer-Sceba. 15Quando l&#8217;acqua dell&#8217;otre fin&#236;, lei mise il bambino sotto un arboscello. 16E and&#242; a sedersi di fronte, a distanza di un tiro d&#8217;arco, perch&#233; diceva: &#171;Che io non veda morire il bambino!&#187; E seduta cos&#236; di fronte, alz&#242; la voce e pianse. 17Dio ud&#236; la voce del ragazzo e l&#8217;angelo di Dio chiam&#242; Agar dal cielo e le disse: &#171;Che hai, Agar? Non temere, perch&#233; Dio ha udito la voce del ragazzo l&#224; dov&#8217;&#232;. 18&#192;lzati, prendi il ragazzo e tienilo per mano, perch&#233; io far&#242; di lui una grande nazione&#187;. 19Dio le apr&#236; gli occhi ed ella vide un pozzo d&#8217;acqua e and&#242;, riemp&#236; d&#8217;acqua l&#8217;otre e diede da bere al ragazzo. 20Dio fu con il ragazzo; egli crebbe, abit&#242; nel deserto e divenne un tiratore d&#8217;arco. 21Egli si stabil&#236; nel deserto di Paran e sua madre gli prese per moglie una donna del paese d&#8217;Egitto.</div><div class="s3">Abraamo a Beer-Sceba</div><div class="p">22In quel tempo Abimelec, accompagnato da Picol, capo del suo esercito, parl&#242; ad Abraamo, dicendo: &#171;Dio &#232; con te in tutto quello che fai. 23Giurami dunque qui, nel nome di Dio, che tu non ingannerai me, n&#233; i miei figli, n&#233; i miei nipoti; ma che userai verso di me e verso il paese dove hai abitato come straniero la stessa benevolenza che io ho usata verso di te&#187;. 24Abraamo rispose: &#171;Lo giuro&#187;. 25Poi Abraamo fece delle rimostranze ad Abimelec a causa di un pozzo d&#8217;acqua di cui i servi di Abimelec si erano impadroniti con la forza. 26Abimelec disse: &#171;Io non so chi abbia fatto questo; tu stesso non me l&#8217;hai fatto sapere e io non ne ho sentito parlare che oggi&#187;. 27Abraamo prese pecore e buoi e li diede ad Abimelec; e i due fecero alleanza. 28Poi Abraamo mise da parte sette agnelle del gregge. 29E Abimelec disse ad Abraamo: &#171;Che cosa significano queste sette agnelle che tu hai messe da parte?&#187; 30Abraamo rispose: &#171;Tu accetterai dalla mia mano queste sette agnelle, perch&#233; ci&#242; mi serva di testimonianza che io ho scavato questo pozzo&#187;. 31Per questo egli chiam&#242; quel luogo Beer-Sceba#Beer-Sceba, lett. pozzo dei sette (vd. vv. 28-30) o pozzo del giuramento (vd. 26:31-33)., perch&#233; entrambi vi avevano fatto giuramento. 32Cos&#236; fecero alleanza a Beer-Sceba. Poi Abimelec, con Picol, capo del suo esercito, si alz&#242; e se ne tornarono nel paese dei Filistei. 33E Abraamo piant&#242; un tamarindo a Beer-Sceba e l&#236; invoc&#242; il nome del Signore, Dio dell&#8217;eternit&#224;. 34Abraamo abit&#242; molto tempo come straniero nel paese dei Filistei.</div>
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