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Nuova Riveduta 2006

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 <div class="chapter ch21" data-usfm="ACT.21.27+ACT.21.28+ACT.21.29+ACT.21.30+ACT.21.31+ACT.21.32+ACT.21.33+ACT.21.34+ACT.21.35+ACT.21.36+ACT.21.37+ACT.21.38+ACT.21.39+ACT.21.40">
 <div class="p">27Quando i sette giorni stavano per compiersi, i Giudei dell&#8217;Asia, vedendolo nel tempio, aizzarono tutta la folla e gli misero le mani addosso, gridando: 28&#171;Israeliti, venite in aiuto: questo &#232; l&#8217;uomo che va predicando a tutti e dappertutto contro il popolo, contro la legge e contro questo luogo; e, oltre a ci&#242;, ha condotto anche dei Greci nel tempio e ha profanato questo santo luogo&#187;. 29Infatti, prima avevano veduto Trofimo di Efeso in citt&#224; con Paolo, e pensavano che egli lo avesse condotto nel tempio.</div><div class="p">30Tutta la citt&#224; fu in agitazione e si fece un assembramento di gente; afferrato Paolo, lo trascinarono fuori dal tempio, e subito le porte furono chiuse. 31Mentre cercavano di ucciderlo, fu riferito al tribuno della coorte che tutta Gerusalemme era in subbuglio. 32Ed egli, presi immediatamente dei soldati e dei centurioni, si precipit&#242; verso i Giudei, i quali, vedendo il tribuno e i soldati, cessarono di battere Paolo. 33Allora il tribuno si avvicin&#242;, prese Paolo e ordin&#242; che fosse legato con due catene; poi domand&#242; chi fosse e che cosa avesse fatto. 34E nella folla gli uni gridavano una cosa e gli altri un&#8217;altra; per cui, non potendo sapere nulla di certo a causa della confusione, ordin&#242; che fosse condotto nella fortezza#Fortezza, la fortezza Antonia, all&#8217;angolo nord-ovest della cinta muraria del tempio; era la sede della guarnigione romana (v. 37; 22:24; 23:10, 16, 32); poich&#233; dominava la terrazza del tempio ci si arrivava per gradini (cfr. v. 35).. 35Quando Paolo arriv&#242; alla gradinata dovette, per la violenza della folla, essere portato di peso dai soldati, 36perch&#233; una marea di gente incalzava, gridando: &#171;A morte!&#187;</div><div class="p">37Quando Paolo stava per essere introdotto nella fortezza, disse al tribuno: &#171;Mi &#232; permesso dirti qualcosa?&#187; Quegli rispose: &#171;Sai il greco? 38Non sei dunque quell&#8217;egiziano che tempo fa sobill&#242; e condusse nel deserto quei quattromila briganti?&#187; 39Ma Paolo disse: &#171;Io sono un Giudeo di Tarso, cittadino di quella non oscura citt&#224; di Cilicia; e ti prego che tu mi permetta di parlare al popolo&#187;. 40Il tribuno glielo permise e Paolo, stando in piedi sulla gradinata, fece cenno con la mano al popolo e, fattosi un gran silenzio, parl&#242; loro in ebraico, dicendo:</div>
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 <div class="chapter ch22" data-usfm="ACT.22">
 <div class="label">22</div><div class="s3">Discorso di Paolo ai Giudei</div><div class="p">1&#171;Fratelli e padri, ascoltate ci&#242; che ora vi dico a mia difesa&#187;.</div><div class="p">2Quando ebbero udito che egli parlava loro in lingua ebraica, fecero ancora pi&#249; silenzio. Poi disse:</div><div class="p">3&#171;Io sono un Giudeo, nato a Tarso di Cilicia, ma allevato in questa citt&#224;, educato ai piedi di Gamaliele nella rigida osservanza della legge dei padri; sono stato zelante per la causa di Dio, come voi tutti siete oggi; 4perseguitai a morte questa Via, legando e mettendo in prigione uomini e donne, 5come me ne sono testimoni il sommo sacerdote e tutto il collegio degli anziani; avute da loro delle lettere per i fratelli, mi recavo a Damasco per condurre legati a Gerusalemme anche quelli che erano l&#224;, perch&#233; fossero puniti.</div><div class="p">6Mentre ero per strada e mi avvicinavo a Damasco, verso mezzogiorno, improvvisamente dal cielo mi sfolgor&#242; intorno una gran luce. 7Caddi a terra e udii una voce che mi disse: &#8220;Saulo, Saulo, perch&#233; mi perseguiti?&#8221; 8Io risposi: &#8220;Chi sei, Signore?&#8221; Ed egli mi disse: &#8220;Io sono Ges&#249; il Nazareno, che tu perseguiti&#8221;. 9Coloro che erano con me videro s&#236; la luce, ma non intesero la voce di colui che mi parlava. 10Allora dissi: &#8220;Signore, che devo fare?&#8221; E il Signore mi disse: &#8220;&#192;lzati, va&#8217; a Damasco, e l&#224; ti saranno dette tutte le cose che ti &#232; ordinato di fare&#8221;. 11E siccome non ci vedevo pi&#249; a causa del fulgore di quella luce, fui condotto per mano da quelli che erano con me; e cos&#236; giunsi a Damasco.</div><div class="p">12Un certo Anania, uomo pio secondo la legge, al quale tutti i Giudei che abitavano l&#224; rendevano buona testimonianza, 13venne da me e, accostatosi, mi disse: &#8220;Fratello Saulo, recupera la vista&#8221;. E in quell&#8217;istante riebbi la vista e lo guardai. 14Egli soggiunse: &#8220;Il Dio dei nostri padri ti ha destinato a conoscere la sua volont&#224;, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua bocca. 15Perch&#233; tu gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai viste e udite. 16E ora, perch&#233; indugi? &#192;lzati, sii battezzato e lavato dei tuoi peccati, invocando il suo nome&#8221;.</div><div class="p">17Dopo il mio ritorno a Gerusalemme, mentre pregavo nel tempio, fui rapito in estasi 18e vidi Ges&#249; che mi diceva: &#8220;Affr&#232;ttati, esci presto da Gerusalemme, perch&#233; essi non riceveranno la tua testimonianza su di me&#8221;. 19E io dissi: &#8220;Signore, essi sanno che io incarceravo e flagellavo nelle sinagoghe quelli che credevano in te; 20quando si versava il sangue di Stefano, tuo testimone, anch&#8217;io ero presente e approvavo, e custodivo i vestiti di coloro che lo uccidevano&#8221;. 21Ma egli mi disse: &#8220;Va&#8217;, perch&#233; io ti mander&#242; lontano, tra i popoli&#8221;&#187;.</div><div class="p">22Lo ascoltarono fino a questa parola; poi alzarono la voce, dicendo: &#171;Togli via dal mondo un uomo simile; perch&#233; non &#232; degno di vivere&#187;. 23Com&#8217;essi gridavano e gettavano via i loro vestiti e lanciavano polvere in aria, 24il tribuno comand&#242; che Paolo fosse condotto nella fortezza e che venisse interrogato mediante tortura, allo scopo di sapere per quale motivo gridassero cos&#236; contro di lui. 25Quando lo ebbero disteso e legato con le cinghie, Paolo disse al centurione che era presente: &#171;Vi &#232; lecito flagellare un cittadino romano, che non &#232; stato ancora condannato?&#187; 26Il centurione, udito questo, and&#242; a riferirlo al tribuno, dicendo: &#171;Che stai per fare? Quest&#8217;uomo &#232; romano!&#187; 27Il tribuno and&#242; da Paolo e gli chiese: &#171;Dimmi, sei romano?&#187; Ed egli rispose: &#171;S&#236;&#187;. 28Il tribuno replic&#242;: &#171;Io ho acquistato questa cittadinanza per una grande somma di denaro&#187;. E Paolo disse: &#171;Io, invece, l&#8217;ho di nascita&#187;. 29Allora quelli che stavano per sottoporlo a interrogatorio si ritirarono subito da lui; e anche il tribuno, sapendo che egli era romano, ebbe paura perch&#233; lo aveva fatto legare.</div><div class="s3">Paolo davanti al sinedrio</div><div class="p">30Il giorno seguente, volendo sapere con certezza di che cosa egli fosse accusato dai Giudei, lo liber&#242; e ordin&#242; ai capi dei sacerdoti e a tutto il sinedrio di radunarsi; e, condotto gi&#249; Paolo, lo fece comparire davanti a loro.</div>
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