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Nuova Riveduta 2006

<div class="version vid122 iso6393ita" data-vid="122" data-iso6393="ita">
 <div class="book bkGEN">
 <div class="chapter ch27" data-usfm="GEN.27.1+GEN.27.2+GEN.27.3+GEN.27.4+GEN.27.5+GEN.27.6+GEN.27.7+GEN.27.8+GEN.27.9+GEN.27.10+GEN.27.11+GEN.27.12+GEN.27.13+GEN.27.14+GEN.27.15+GEN.27.16+GEN.27.17+GEN.27.18+GEN.27.19+GEN.27.20+GEN.27.21+GEN.27.22+GEN.27.23+GEN.27.24+GEN.27.25+GEN.27.26+GEN.27.27+GEN.27.28+GEN.27.29+GEN.27.30+GEN.27.31+GEN.27.32+GEN.27.33+GEN.27.34+GEN.27.35+GEN.27.36+GEN.27.37+GEN.27.38">
 <div class="p">1Isacco era invecchiato e i suoi occhi indeboliti non ci vedevano pi&#249;. Allora egli chiam&#242; Esa&#249;, suo figlio maggiore, e gli disse: &#171;Figlio mio!&#187; 2Quello rispose: &#171;Eccomi!&#187; E Isacco: &#171;Ecco, io sono vecchio e non so il giorno della mia morte. 3Ora prendi, ti prego, le tue armi, le tue frecce e il tuo arco, va&#8217; fuori nei campi e prendimi un po&#8217; di selvaggina. 4Poi preparami una pietanza saporita, di quelle che mi piacciono; portamela perch&#233; io la mangi e ti benedica prima che io muoia&#187;. 5Rebecca stava ad ascoltare mentre Isacco parlava a suo figlio Esa&#249;. Ed Esa&#249; se ne and&#242; nei campi per cacciare della selvaggina e portarla a suo padre.</div><div class="p">6Rebecca parl&#242; a suo figlio Giacobbe e gli disse: &#171;Ho udito tuo padre che parlava con tuo fratello Esa&#249;, e gli diceva: 7&#8220;Portami un po&#8217; di selvaggina e fammi una pietanza saporita perch&#233; io la mangi e ti benedica davanti al Signore, prima che io muoia&#8221;. 8Ora, figlio mio, ubbidisci alla mia voce e fa&#8217; quello che ti comando. 9Va&#8217; al gregge e prendimi due buoni capretti e io ne far&#242; una pietanza saporita per tuo padre, di quelle che gli piacciono. 10Tu la porterai a tuo padre, perch&#233; la mangi e cos&#236; ti benedica prima che egli muoia&#187;. 11Giacobbe disse a Rebecca sua madre: &#171;Mio fratello Esa&#249; &#232; peloso, e io no. 12Pu&#242; darsi che mio padre mi tasti e mi consideri un impostore e mi attirer&#242; addosso una maledizione invece di una benedizione&#187;. 13Sua madre gli rispose: &#171;Questa maledizione ricada su di me, figlio mio! Ubbidisci pure alla mia voce e va&#8217; a prendermi i capretti&#187;. 14Egli dunque and&#242; a prenderli e li port&#242; a sua madre; e sua madre ne prepar&#242; una pietanza saporita, di quelle che piacevano al padre di lui. 15Poi Rebecca prese i pi&#249; bei vestiti di Esa&#249;, suo figlio maggiore, i quali erano in casa presso di lei, e li fece indossare a Giacobbe suo figlio minore; 16con le pelli dei capretti gli copr&#236; le mani e il collo, che erano senza peli. 17Poi mise in mano a suo figlio Giacobbe la pietanza saporita e il pane che aveva preparato.</div><div class="p">18Egli and&#242; da suo padre e gli disse: &#171;Padre mio!&#187; Isacco rispose: &#171;Eccomi; chi sei tu, figlio mio?&#187; 19Giacobbe disse a suo padre: &#171;Sono Esa&#249;, il tuo primogenito. Ho fatto come tu mi hai detto. &#192;lzati, ti prego, mettiti a sedere e mangia la mia selvaggina, perch&#233; tu mi benedica&#187;. 20Isacco disse a suo figlio: &#171;Come hai fatto a trovarne cos&#236; presto, figlio mio?&#187; E quello rispose: &#171;Perch&#233; il Signore, il tuo Dio, l&#8217;ha fatta venire sulla mia via&#187;. 21Allora Isacco disse a Giacobbe: &#171;Avvic&#236;nati, figlio mio, e lascia che io ti tasti, per sapere se sei proprio mio figlio Esa&#249;, o no&#187;. 22Giacobbe s&#8217;avvicin&#242; a suo padre Isacco; e, come questi lo ebbe tastato, disse: &#171;La voce &#232; la voce di Giacobbe, ma le mani sono le mani di Esa&#249;&#187;. 23Non lo riconobbe, perch&#233; le sue mani erano pelose come le mani di suo fratello Esa&#249;, e lo benedisse. 24Disse: &#171;Tu sei proprio mio figlio Esa&#249;?&#187; Egli rispose: &#171;S&#236;&#187;. 25E Isacco gli disse: &#171;Portami da mangiare la selvaggina di mio figlio, e io ti benedir&#242;&#187;. Giacobbe gliene serv&#236;, e Isacco mangi&#242;. Giacobbe gli port&#242; anche del vino, ed egli bevve.</div><div class="p">26Poi suo padre Isacco gli disse: &#171;Ora avvic&#236;nati e baciami, figlio mio&#187;. 27Egli s&#8217;avvicin&#242; e lo baci&#242;. E Isacco sent&#236; l&#8217;odore dei vestiti, e lo benedisse dicendo: &#171;Ecco, l&#8217;odore di mio figlio &#232; come l&#8217;odore di un campo, che il Signore ha benedetto.</div><div class="p">28Dio ti conceda la rugiada del cielo, la fertilit&#224; della terra e abbondanza di frumento e di vino.</div><div class="p">29Ti servano i popoli e le nazioni s&#8217;inchinino davanti a te. Sii padrone dei tuoi fratelli e i figli di tua madre s&#8217;inchinino davanti a te. Maledetto sia chiunque ti maledice, benedetto sia chiunque ti benedice!&#187;</div><div class="p">30Appena Isacco ebbe finito di benedire Giacobbe e Giacobbe se ne fu andato dalla presenza di suo padre Isacco, Esa&#249; suo fratello giunse dalla caccia. 31Anch&#8217;egli prepar&#242; una pietanza saporita, la port&#242; a suo padre e gli disse: &#171;Si alzi mio padre, e mangi della selvaggina di suo figlio, perch&#233; mi benedica&#187;. 32Suo padre Isacco gli disse: &#171;Chi sei tu?&#187; Ed egli rispose: &#171;Sono Esa&#249;, tuo figlio primogenito&#187;. 33Isacco fu preso da un tremito fortissimo e disse: &#171;E allora, chi &#232; colui che ha preso della selvaggina e me l&#8217;ha portata? Io ho mangiato di tutto prima che tu venissi, e l&#8217;ho benedetto; e benedetto egli sar&#224;&#187;. 34Quando Esa&#249; ud&#236; le parole di suo padre, emise un grido forte e amarissimo. Poi disse a suo padre: &#171;Benedici anche me, padre mio&#187;. 35Isacco rispose: &#171;Tuo fratello &#232; venuto con inganno e si &#232; preso la tua benedizione&#187;. 36Ed Esa&#249;: &#171;Non &#232; forse a ragione che egli &#232; stato chiamato Giacobbe? Mi ha gi&#224; soppiantato due volte: mi tolse la mia primogenitura, ed ecco che ora mi ha tolto la mia benedizione&#187;. Poi aggiunse: &#171;Non hai serbato qualche benedizione per me?&#187; 37Isacco rispose e disse a Esa&#249;: &#171;Io l&#8217;ho costituito tuo padrone, gli ho dato tutti i suoi fratelli per servi e l&#8217;ho provveduto di frumento e di vino; che potrei dunque fare per te, figlio mio?&#187; 38Allora Esa&#249; disse a suo padre: &#171;Hai tu questa sola benedizione, padre mio? Benedici anche me, padre mio!&#187; Quindi Esa&#249; alz&#242; la voce e pianse. </div>
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 <div class="chapter ch32" data-usfm="GEN.32">
 <div class="label">32</div><div class="p">1Giacobbe continu&#242; il suo cammino e gli vennero incontro degli angeli di Dio. 2Come Giacobbe li vide, disse: &#171;Questo &#232; l&#8217;esercito di Dio&#187;. E chiam&#242; quel luogo Maanaim.</div><div class="p">3Giacobbe mand&#242; davanti a s&#233; dei messaggeri a Esa&#249; suo fratello, nel paese di Seir, nella campagna di Edom. 4E diede loro quest&#8217;ordine: &#171;Direte queste cose a Esa&#249; mio signore: &#8220;Cos&#236; dice il tuo servo Giacobbe: Io ho abitato presso Labano e vi sono rimasto fino ad ora; 5ho buoi, asini, pecore, servi e serve; lo mando a dire al mio signore, per trovare grazia ai tuoi occhi&#8221;&#187;.</div><div class="p">6I messaggeri tornarono da Giacobbe, dicendo: &#171;Siamo andati da tuo fratello Esa&#249; ed eccolo che ti viene incontro con quattrocento uomini&#187;. 7Allora Giacobbe fu preso da gran paura e angoscia, divise in due schiere la gente, le greggi, gli armenti, i cammelli che erano con lui e disse: 8&#171;Se Esa&#249; viene contro una delle schiere e la batte, l&#8217;altra che rimane potr&#224; salvarsi&#187;.</div><div class="p">9Poi Giacobbe disse: &#171;O Dio di Abraamo mio padre, Dio di mio padre Isacco! O Signore, che mi dicesti: &#8220;Torna al tuo paese, dai tuoi parenti, e ti far&#242; del bene&#8221;, 10io sono troppo piccolo per essere degno di tutta la benevolenza che hai usata e di tutta la fedelt&#224; che hai dimostrata al tuo servo; perch&#233; quando passai questo Giordano avevo solo il mio bastone, e ora ho due schiere. 11Liberami, ti prego, dalle mani di mio fratello, dalle mani di Esa&#249;, perch&#233; io ho paura di lui e temo che venga e mi assalga, non risparmiando n&#233; madre n&#233; figli. 12Tu dicesti: &#8220;Certo, io ti far&#242; del bene e far&#242; diventare la tua discendenza come la sabbia del mare, tanto numerosa che non la si pu&#242; contare&#8221;&#187;.</div><div class="p">13Egli rimase l&#224; quella notte; e di ci&#242; che possedeva prese di che fare un dono a suo fratello Esa&#249;: 14duecento capre e venti becchi, duecento pecore e venti montoni, 15trenta cammelle che allattavano e i loro piccoli, quaranta vacche e dieci tori, venti asine e dieci puledri. 16Li consegn&#242; ai suoi servi, gregge per gregge separatamente, e disse ai suoi servi: &#171;Passate davanti a me e lasciate qualche intervallo tra gregge e gregge&#187;. 17E diede quest&#8217;ordine al primo: &#171;Quando mio fratello Esa&#249; t&#8217;incontrer&#224; e ti chieder&#224;: &#8220;Di chi sei? Dove vai? A chi appartiene questo gregge che va davanti a te?&#8221;, 18tu risponderai: &#8220;Al tuo servo Giacobbe; &#232; un dono inviato al mio signore Esa&#249;: ecco, egli stesso viene dietro di noi&#8221;&#187;. 19Diede lo stesso ordine al secondo, al terzo e a tutti quelli che seguivano le greggi, dicendo: &#171;In questo modo parlerete a Esa&#249;, quando lo troverete, 20e direte: &#8220;Ecco il tuo servo Giacobbe; egli stesso viene dietro a noi&#8221;&#187;. Perch&#233; diceva: &#171;Io lo placher&#242; con il dono che mi precede e dopo soltanto mi presenter&#242; a lui; forse mi far&#224; buona accoglienza&#187;. 21Cos&#236; il dono and&#242; davanti a lui ed egli pass&#242; la notte nell&#8217;accampamento.</div><div class="p">22Quella notte si alz&#242;, prese le sue due mogli, le sue due serve, i suoi undici figli e pass&#242; il guado dello Iabboc. 23Li prese, fece loro passare il torrente e lo fece passare a tutto quello che possedeva.</div><div class="s3">Lotta di Giacobbe con l&#8217;angelo a Peniel</div><div class="p">24Giacobbe rimase solo e un uomo lott&#242; con lui fino all&#8217;apparire dell&#8217;alba; 25quando quest&#8217;uomo vide che non poteva vincerlo, gli tocc&#242; la giuntura dell&#8217;anca, e la giuntura dell&#8217;anca di Giacobbe fu slogata, mentre quello lottava con lui. 26E l&#8217;uomo disse: &#171;Lasciami andare, perch&#233; spunta l&#8217;alba&#187;. E Giacobbe: &#171;Non ti lascer&#242; andare prima che tu mi abbia benedetto!&#187; 27L&#8217;altro gli disse: &#171;Qual &#232; il tuo nome?&#187; Ed egli rispose: &#171;Giacobbe&#187;. 28Quello disse: &#171;Il tuo nome non sar&#224; pi&#249; Giacobbe, ma Israele#Israele, lett. colui che lotta con Dio., perch&#233; tu hai lottato con Dio e con gli uomini e hai vinto&#187;. 29Giacobbe gli chiese: &#171;Ti prego, svelami il tuo nome&#187;. Quello rispose: &#171;Perch&#233; chiedi il mio nome?&#187; 30E lo benedisse l&#236;. Giacobbe chiam&#242; quel luogo Peniel#Peniel, lett. faccia di Dio., perch&#233; disse: &#171;Ho visto Dio faccia a faccia e la mia vita &#232; stata risparmiata&#187;. 31Il sole si lev&#242; quando egli ebbe passato Peniel; e Giacobbe zoppicava dall&#8217;anca. 32Per questo, fino al giorno d&#8217;oggi, gli Israeliti non mangiano il nervo della coscia che passa per la giuntura dell&#8217;anca, perch&#233; quell&#8217;uomo aveva toccato la giuntura dell&#8217;anca di Giacobbe, al punto del nervo della coscia.</div>
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