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Ritrovare forza nell’attesa

Versetto chiave: “Ma quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze, s’alzano a volo come aquile; corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano.” Isaia 40:31 (NR06)

L’attesa è una delle prove più difficili della fede. Viviamo in un mondo che non ama aspettare: tutto deve essere veloce, immediato, disponibile con un clic. Ma Dio non segue i ritmi del mondo. Egli opera secondo il tempo della grazia, non quello dell’impazienza. E mentre noi ci affanniamo a voler tutto subito, Dio ci invita a sperare in Lui e rinnovare le forze nell’attesa.

Isaia non dice che chi spera nel Signore “riceve” forza, ma che “acquista nuove forze”. È un processo continuo, non un dono una tantum. Ogni volta che scegli di non arrenderti, che continui a pregare, che resti fermo nella fede, stai accumulando forza spirituale. L’attesa, infatti, non è tempo perso: è tempo di formazione. È nella pausa che Dio costruisce la profondità, come un’aquila che resta ferma prima di spiccare il volo.

Le aquile non volano in preda all’agitazione: attendono il vento giusto. E quando arriva, non si sforzano di battere le ali — si lasciano portare in alto. Così è per chi spera nel Signore. Non devi sprecare energie per forzare ciò che solo Dio può fare. Devi imparare a fidarti del Suo tempo. La speranza non è passiva, è una scelta attiva di fiducia. È dire: “Signore, non vedo ancora, ma so che Tu stai preparando il mio volo.”

Molte volte pensiamo che Dio sia in ritardo, ma in realtà è puntuale. Il Suo silenzio non significa che non stia lavorando; significa che sta mettendo tutto al posto giusto. Ogni attesa custodita nella fede diventa un seme di forza.
Ciò che oggi ti sembra fermo, domani potrebbe diventare il trampolino per una nuova stagione.

Isaia descrive tre livelli di forza: volare, correre e camminare. Volare rappresenta le stagioni di vittoria, quando vedi chiaramente la mano di Dio. Correre indica i momenti di progresso, quando tutto sembra fluire. Ma camminare — quello è il livello più profondo. È il passo costante di chi, anche senza entusiasmo, continua a fidarsi. È la fede che non ha bisogno di emozioni per restare in piedi.

Forse oggi non stai volando, e nemmeno correndo. Forse stai solo camminando, un passo alla volta, con fatica. Ma sappi che Dio vede ogni tuo passo, e ogni passo è fedele ai Suoi occhi. Non devi essere veloce: devi essere costante.
Alla fine dell’attesa, scoprirai che non solo Dio è rimasto fedele, ma che tu sei diventato più forte.

Ricorda oggi: l’attesa non è una pausa, è un allenamento. Se continui a sperare nel Signore, le tue forze si rinnoveranno. Quando sarà il momento giusto, volerai di nuovo — non per la tua potenza, ma per la Sua grazia.