Un Caffè Con DioCampione

NON MODIFICARE IL TEMPIO DI DIO

“Allora il re Acaz andò a Damasco, incontro a Tiglat-Pileser, re d'Assiria; e dopo aver visto l'altare che era a Damasco, il re Acaz mandò al sacerdote Uria il disegno e il modello di quell'altare, in tutti i suoi particolari.” 2 Re 16:10 NR06

Il re Acaz è stato uno dei peggiori re di Giuda. Lontano dalla volontà di Dio, arrivò a far passare suo figlio attraverso il fuoco, secondo le pratiche di falsi dèi. In questo versetto leggiamo che vide a Damasco un altare che trovò più bello del proprio e decise di sostituirlo a quello del Signore. Inoltre, rimosse le basi del mare e delle conche e modificò persino il portico e l’ingresso del tempio a causa del re d’Assiria. In questo modo, aprì le porte a una religione che piaceva al mondo.

Non smantellare il tempio del tuo cuore

A volte, anche noi vediamo nella società moderna cose che ci sembrano migliori di ciò che abbiamo. Ci sembrano belle e le importiamo nella nostra vita. Così facendo, mettiamo da parte il nostro altare, che simboleggia l'espiazione e il valore della croce. Senza accorgercene, iniziamo a smantellare pezzo dopo pezzo il tempio di Dio nel nostro cuore.

Viviamo in un mondo corrotto, in cui anche cose in sé buone possono trasformarsi in trappole. Successo, lavoro, sport, musica, studio e le ambizioni terrene non sono peccati, ma possono diventare i nostri "alti luoghi", ovvero quegli altari su cui, senza accorgercene, offriamo il nostro tempo e la nostra energia. Spesso, queste attività dominano a tal punto le nostre vite da sostituirsi a Dio, prendendo il posto che spetta solo a Lui. Dobbiamo stare attenti a non far diventare ciò che è lecito un idolo, perché solo Dio deve avere il primo posto nel nostro cuore.

Facciamo attenzione a non alterare nulla nel tempio di Dio. È vero che la vita fuori sembra più facile, senza limiti o privazioni. La strada che conduce alla perdizione è larga e la porta è spalancata. Ma noi vogliamo entrare dalla porta stretta e piccola, quella che ci conduce nella Gerusalemme Celeste, per stare con il Signore per l'eternità.