EquipHer Vol. 25: "Imperfetta Ma Scelta"Campione

Giorno 1 – Dire “Sì”

Ti è mai capitato di affrontare un’opportunità importante — un colloquio di lavoro, una presentazione, una riunione decisiva — e uscire con l’amara sensazione di averla rovinata? Eri preparata, sicura di te, conoscevi a memoria ogni dettaglio, ma poi qualcosa non è andato secondo i piani. Non è stato perfetto. E quella sensazione, che inizialmente sembrava solo delusione, ha iniziato a diventare dubbio. Forse non sei davvero la persona giusta. Forse non sei abbastanza qualificata per la chiamata che pensavi di avere ricevuto.

Ti riconosci in tutto questo?

Viviamo in una cultura che insiste sul legame diretto tra eccellenza e successo. Solo chi ha i voti perfetti viene ammesso. Solo chi affronta un colloquio senza sbavature ottiene l’opportunità. Solo chi dà il 200% viene notato per la promozione. E così via.

Se non stiamo attente, finiamo per inseguire queste voci — i ruoli, i titoli, il denaro — e senza accorgercene permettiamo ai pensieri del mondo di farsi spazio nella nostra mente. Le loro opinioni cominciano a sembrare vere. Ma proprio in quei momenti, dobbiamo ricordarci Chi ci ha create… e come ci ha create.

La Bibbia ci ricorda che siamo state formate a immagine e somiglianza di Dio stesso: "Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio..." (Genesi 1:27 NR2020)

E non solo: ci mostra anche quanto siamo modellabili nelle Sue mani, come creta nelle mani di un vasaio che non scarta il materiale imperfetto, ma lo lavora con pazienza e intenzione. “Ma ora, Signore, tu sei nostro padre; noi siamo l’argilla e tu colui che ci plasma, siamo tutti opera delle tue mani.” (Isaia 64:8, NR2020)

Dio non ci chiede di essere già “finite”. Non cerca in noi un curriculum impeccabile, né un conto in banca brillante, né una prestazione senza errori. Quello che desidera è un cuore disposto a dire “Sì” al luogo in cui ci sta chiamando ad andare.

Fidarsi di Lui non è sempre facile. Ma è ciò che ci viene chiesto. Ciò che a noi sembra insicurezza, a Lui appare come potenziale. Dove noi vediamo limiti, Lui vede spazio per operare. Dove ci sentiamo piccole, Lui ci ricorda che è grande abbastanza per portarci dove da sole non arriveremmo mai.

Forse oggi non ci sentiamo pronte — ma Dio non ci sta chiedendo prontezza. Sta cercando disponibilità. Un cuore che dica: “Eccomi. Sono qui. Imperfetta, ma disposta.”

È questa la disposizione che Gli permette di agire attraverso di noi.

Domande riflessive:

• C’è un’area della tua vita professionale o personale in cui Dio ti sta chiedendo di fare un passo avanti, ma tu ti senti inadeguata?
• Come sarebbe se oggi rispondessi con un semplice “Sì”, anche senza sentirti perfetta?

Preghiera:

Signore, oggi voglio scegliere di fidarmi di Te. Anche se non mi sento pronta, anche se vedo i miei limiti, scelgo di dire “Sì” alla Tua chiamata. Voglio offrirti la mia disponibilità, sapendo che Tu non mi chiedi la perfezione, ma un cuore disposto. Plasmami Tu, secondo la Tua volontà. Amen.