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I sette "Io Sono" di GesùCampione

I sette "Io Sono" di Gesù

GIORNO 4 DI 7

Ieri abbiamo letto di come Gesù si definisca “la porta”. Le pecore non solo erano difese negli ovili, ma erano anche curate dal pastore e Gesù continua su questa similitudine dichiarando di essere il “buon pastore”.

Pensando a questa rivelazione, il ricordo facilmente corre ad uno dei Salmi più belli e conosciuti della storia ebreo-cristiana: il Salmo 23. Davide potette scrivere: “Il Signore è il mio pastore, nulla mi manca”. È evidente che in questo modo Gesù sta dichiarando la Sua divinità e la Sua uguaglianza a YHWH, l’Iddio rivelato a Mosè.

Egli è il Pastore che si prende cura del Suo gregge, la Chiesa; e nel Suo gregge ci sei anche tu! Egli è Colui che non ti fa mancare nulla nel presente e nel futuro. Un’altra traduzione del verso 1 del Salmo 23 sottolinea l’aspetto futuro traducendo con: “nulla mi mancherà”. Nel sermone sul monte, Gesù insegnò proprio a non stare in ansia per il domani, perché il nostro Padre Celeste sa le cose di cui abbiamo bisogno.

La prima riflessione dunque da fare oggi, è ricordare che il tuo Pastore, Gesù Cristo, ha tutto sotto controllo e provvederà alle tue necessità. Attenzione, necessità, non capricci. Non siamo bambini capricciosi che chiedono a Dio e poi piangono perché non ottengono; siamo uomini maturi che desiderano arrivare alla perfetta statura di Cristo. Da tali chiediamo al nostro Padre Celeste, sapendo che riceveremo, se chiediamo nella Sua volontà.

Gesù è il buon Pastore. È interessante l’aggettivo che usa Gesù, un’altra conferma della Sua divinità. Quando il giovane ricco chiamò “buono” Gesù, Egli subito rispose: “perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio”.

Eppure qui Gesù si definisce il BUON pastore. Questo aggettivo ci porta alla seconda riflessione, ovvero l’allerta.

Se c’è un buon pastore, ci sono anche quelli che non sono buoni. Il nostro Signore specifica immediatamente qual è la caratteristica che rende buono il pastore: “dà la sua vita per le pecore”. Il mercenario, invece, il pastore non buono, quello che non è interessato al gregge, le abbandona in balia del lupo.

Stai all'erta, dunque, con quelli che sembrano buoni pastori, ma non lo sono. Li riconoscerai dai loro frutti.

Stai all'erta su chi fissi lo sguardo: potresti essere deluso, potresti essere illuso o scandalizzato. Gli uomini sono mancanti, cadono e falliscono; l’unico che non delude mai è Gesù Cristo! Perciò nelle tue relazioni, anche con i leader spirituali, ricordati che non troverai un ministro perfetto, ma uomini e donne che vogliono onorare il Signore. Abbandonare la Chiesa perché il ministro di turno ti ha deluso non è saggio, anche se dovessi avere buone motivazioni. Gli scandali non dovrebbero avvenire, ma purtroppo avvengono. Se hai lo sguardo fisso su Gesù, il cattivo esempio di qualcuno non ti porterà lontano dalla Sua presenza.

Le pecore ascoltano la voce del pastore. Questo verso ci conduce all’ultima riflessione di oggi.

Chi è pratico della pastorizia sa che effettivamente le pecore riconoscono la voce del pastore e che quest’ultimo davvero le chiama per nome e le riconosce una ad una. Non sono per niente pratico di vita bucolica e per me tutte le pecore sono uguali, ma non è così per il pastore.

Agli occhi della società siamo tutti uguali, sempre di più saremo numeri e non persone; ma non è così per il buon Pastore. Gesù ti ha chiamato per nome perché ti conosce personalmente!

Non sei anonimo agli occhi di Dio, sei unico, creato in modo meraviglioso. Poco importano gli aggettivi che usano gli altri per descriverti o per deriderti; ciò che conta è quello che Dio dice di te.

So che viviamo in un frastuono mediatico dove riuscire a distinguere le “voci” è sempre più difficile; ma dobbiamo imparare a saper distinguere la voce del Maestro. A volte ci invita a fermarci, a volte ci fa cambiare direzione, altre volte ci incoraggia ad andare avanti. C’è un canto meraviglioso del gruppo Casting Crows, si chiama “Voice of truth” (“Voce della verità”); ricorda questa realtà.

Il coro fa pressappoco così:

Le onde mi ricordano che non ce la farò, non vincerò, ma la Voce della Verità mi racconta una storia diversa; la Voce della Verità dice: “non abbiate paura, questo è per la mia gloria”. E fra tutte le voci io scelgo di credere alla Voce della Verità, alla voce di Gesù.

Oggi, cosa sceglierai di ascoltare?

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Vorremmo ringraziare UnicaVia Church per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: https://www.youtube.com/channel/UCuaG-h-3PSrE4x7SQh20_Pw

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