L’umiltà

Oggi continuiamo la nostra miniserie sulle sei qualità di Gesù per vivere una vita santa. La prima che Gesù evidenzia (l’umiltà), la troviamo nella risposta che Gesù stesso ha dato ai discepoli quando tra loro discutevano per sapere “chi di loro è il più grande”.

'Allora, sedutosi, chiamò i dodici e disse loro: «Se qualcuno vuole essere il primo, sarà l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».' (Marco 9:35)

Gesù è sempre stato umile durante la Sua vita. Pur essendo il Figlio di Dio, il Re al di sopra di ogni re, ha vissuto una vita semplice, tra la gente comune, ma non solo: è sempre andato a cercare gli ultimi! Si è abbassato a tal punto da rendere ai Suoi discepoli il servizio più umile che esisteva: lavare i loro piedi!

Credo che Gesù fosse umile perché aveva la certezza della Sua identità. Sapeva benissimo di essere Figlio di Dio, anche se faceva i servizi più umili.

Non possiamo essere umili se siamo confusi riguardo a chi siamo. Se ad esempio siamo medici o avvocati e pensiamo che lavare i bagni faccia di noi un medico o un avvocato mediocre, significa che siamo confusi riguardo alla nostra identità. Tu sei adottato da Dio, sei Suo figlio, qualsiasi cosa tu faccia. Non paragonarti agli altri, perché è sufficiente che tu sia te stesso.

Quando abitavo a Roma, in inverno, ho soccorso i senza tetto con l’Esercito della Salvezza e i City Angels. Lo facevo con tutto il cuore, sentendo di essere le braccia e le gambe di Gesù. Non lo facevo per sentirmi “grande”, lo facevo perché, attraverso questo servizio, sapevo di essere vicino al cuore del Signore dei signori. Non è necessario servire i senza tetto per essere vicino al cuore di Dio, ma le opportunità che hai per servire sono infinite e sono prima di tutto all’interno della tua famiglia.

Cosa puoi fare oggi per servire qualcuno che ti sta accanto, amico mio?

Grazie di esistere,

Emmanuel Gau