Pregare sotto un cielo apertoCampione

Il suo corpo spezzato per noi, i nostri cuori spezzati per lui

Molti anni fa ebbi una visione molto interessante. Vidi un'enorme diga: da una parte stava trattenendo un fiume possente, ma dall'altra c'era un terreno secco, arido e crepato dal sole. Capii che il fiume rappresentava la gloria di Dio e il terreno arido rappresentava il mondo. Sapevo che era volontà di Dio che la conoscenza della Sua gloria coprisse la terra come le acque coprono il mare, e così dissi: “Signore, come farà la Tua gloria a sfondare quel muro enorme?”. Poi lo vidi: nella diga cominciarono a formarsi minuscole spaccature in alcuni punti... sottili fratture che sembravano così insignificanti. Ma da quelle minuscole crepe cominciarono a fuoriuscire spruzzi d'acqua affilati come rasoi. Le crepe continuarono a formarsi, e vidi piccoli pezzi di muro che cominciavano a cadere. Presto l'acqua zampillò da tutti i lati e all'improvviso, in un momento, la potente diga fu spazzata via e il terreno arido fu ricoperto. Il Signore mi parlò dicendo: “La mia gloria coprirà la terra attraverso le persone rotte”.

Sono stato colpito dalla dichiarazione che fece Gesù quando spezzò il pane durante l'Ultima Cena: “Quest'è il mio corpo, il qual per voi è rotto” (1 Corinzi 11:24, DO885). Si riferiva alla Sua crocifissione e - mentre leggevo le Sue parole - immediatamente le parole dell'apostolo Paolo in Galati 2:20 hanno inondato il mio spirito: “Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me”. Che potente confessione! Essere crocifisso con Cristo: questa è la rottura che da Lui fluirà nella nostra vita verso il mondo secco e arido che ci circonda. “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”.

Ma come possiamo essere crocifissi con Cristo? La realtà è che Gesù aveva deposto la sua vita molto prima di essere inchiodato sulla croce. Vediamo come pregava nel giardino: “Non la mia volontà, ma la tua sia fatta” (Luca 22:42). Questa è la vera rottura. È qui che avviene la vera crocifissione, ed è in questo deporre la nostra volontà e i nostri desideri che le nostre preghiere diventano veramente potenti.