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Informazioni sul Piano

Una Guida di 7 Giorni Per La PreghieraCampione

A 7-Day Guide To Prayer

GIORNO 3 DI 7

Ripensa la preghiera.



Pregare è mettere se stesso nelle mani di Dio. - Madre Teresa



Molti seguaci di Cristo faticano ad avere una vita di preghiera decente. Può essere davvero difficile per noi perché facilmente ci si focalizza sulla preghiera stessa invece di focalizzarsi su Dio. Avere una bella vita in preghiera non è lo scopo da raggiungere. Lo scopo è restare connessi con Dio e far crescere la nostra intimità con Lui.



Probabilmente ti sarà familiare questo scenario: cominciamo a pregare quando la vita è dura. Poi le cose diventano semplici e non preghiamo più così tanto perché non sentiamo più bisogno di Dio come prima. Ma qualcosa di difficile incrocia il nostro orticello e noi riconosciamo che dobbiamo pregare per la difficoltà. Ci sentiamo in colpa perché non abbiamo pregato per un po' e crediamo che Dio sia arrabbiato con noi.



È ora di ripensare al concetto di preghiera 



Pensiamo alla preghiera alla luce delle nostre relazioni più strette. Potrebbe essere un fratello, il coniuge o il migliore amico. Comunicare con loro è facile e naturale. Potremmo inviar loro un messaggio, fare una chiamata o anche visitarli di persona. Alle volte le visite sono lunghe e altre volte i messaggi sono brevi. Di solito non iniziamo la conversazione con queste persone così: "Cara Jenny, grazie per aver risposto alla mia chiamata oggi. Sono entusiasta di parlare con te. Parliamo di..." Invece, abbiamo una conversazione sempre aperta che tende a continuare con la successiva. 



Se concepissimo la preghiera come quel tipo di relazione che abbiamo con quelli che ci sono più stretti, la preghiera si intreccerebbe con tutte le aree della nostra esistenza. Rimetterebbe in collegamento con Dio le parti di noi che non lo sono. Sarebbe una conversazione continua che abbiamo con Lui-intrisa di ringraziamento, intercessione per altre persone, e anche condivisione delle nostre frustrazioni. E se questa conversazione resta sempre aperta, allora in verità c'è davvero sempre bisogno di dire "amen"?



Questo non significa che non Lo onoriamo. Lui ne è degno. Non ci rivolgiamo a Dio con "Ehi amico mio..." no, viviamo vite che Lo onorano e Lo adorano e facendolo i nostri incontri con Lui sono sempre più genuini. Lui si preoccuperà meno delle parole che diciamo e di più del luogo da cui le parole escono.



La nostra relazione con Dio crescerà nell'abnegazione con cui faticheremo ad avere una conversazione sempre aperta con Lui. vanno bene tanto le preghiere corte quanto quelle lunghe. ma non aspettiamoci di riuscire a conoscerLo pregando solo cinque minutini la mattina. Dobbiamo portare Gesù nelle nostre vite di ogni giorno e permetterGli di portare il Suo alito di pace, speranza, conforto e guida in ogni aspetto della nostra vita.



È tempo di rielaborare il concetto di preghiera



Rifletti




  • Tendi a pregare una sola volta o parli con Dio tutto il giorno?

  • Che cosa puoi iniziare a fare oggi per avere una conversazione sempre aperta con Dio? (Promemoria, sveglie, pregare ad un'ora fissa?)

  • Scrivi ogni rivelazione che Dio dà alla tua vita attraverso la lettura biblica di oggi o il devozionale.

Giorno 2Giorno 4

Riguardo questo Piano

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