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Dal Pozzo Alla Pienezza

La Verità Senza Maschera: La Bibbia Contro I Bias Cognitivi E Le Fallacie Della Mente

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 <div class="chapter ch17" data-usfm="JDG.17">
 <div class="label">17</div><div class="s3">Culto idolatra nella casa di Mica in Efraim</div><div class="p">1C&#8217;era un uomo nella regione montuosa di Efraim che si chiamava Mica. 2Egli disse a sua madre: &#171;I millecento sicli d&#8217;argento che ti hanno rubato e a proposito dei quali hai pronunciato una maledizione, e l&#8217;hai pronunciata in mia presenza, ecco, li ho io; quel denaro l&#8217;avevo preso io&#187;. Sua madre disse: &#171;Il Signore ti benedica, figlio mio!&#187; 3Egli restitu&#236; a sua madre i millecento sicli d&#8217;argento, e sua madre disse: &#171;Io consacro al Signore, di mano mia, quest&#8217;argento a favore di mio figlio, per farne un&#8217;immagine scolpita e un&#8217;immagine di metallo fuso; e ora te lo rendo&#187;. 4Quando egli ebbe restituito l&#8217;argento a sua madre, questa prese duecento sicli e li diede al fonditore, il quale ne fece un&#8217;immagine scolpita, di metallo fuso, che fu messa in casa di Mica. 5Cos&#236; quest&#8217;uomo, Mica, ebbe una casa per gli idoli; fece un efod#Efod, vd. nota a 8:27. e degli idoli domestici#Idoli domestici, figure che rappresentavano gli d&#232;i protettori della famiglia, associati al culto familiare degli avi nelle civilt&#224; antiche. e consacr&#242; uno dei suoi figli, che teneva come sacerdote.</div><div class="p">6In quel tempo non vi era re in Israele; ognuno faceva quello che gli pareva meglio.</div><div class="p">7Vi era un giovane di Betlemme di Giuda, della famiglia di Giuda, il quale era un Levita, e abitava in questo luogo. 8Quest&#8217;uomo part&#236; dalla citt&#224; di Betlemme di Giuda per cercare un luogo adatto dove stabilirsi; e, cammin facendo, giunse nella regione montuosa di Efraim, alla casa di Mica. 9Mica gli chiese: &#171;Da dove vieni?&#187; Quello gli rispose: &#171;Sono un Levita di Betlemme di Giuda e vado a stabilirmi dove trover&#242; un luogo adatto&#187;. 10Mica gli disse: &#171;Rimani con me e sii per me padre e sacerdote; ti dar&#242; dieci sicli d&#8217;argento all&#8217;anno, un vestito completo e il vitto&#187;. Il Levita entr&#242;. 11Egli acconsent&#236; a stare con quell&#8217;uomo, che tratt&#242; il giovane come uno dei suoi figli. 12Mica consacr&#242; quel Levita; il giovane gli serv&#236; da sacerdote e si stabil&#236; in casa sua. 13Mica disse: &#171;Ora so che il Signore mi far&#224; del bene, perch&#233; ho questo Levita come mio sacerdote&#187;.</div>
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 <div class="chapter ch18" data-usfm="JDG.18">
 <div class="label">18</div><div class="s3">I Daniti, alla ricerca di un territorio, rubano l&#8217;idolo di Mica</div><div class="p">1In quel tempo non vi era re in Israele; e in quel medesimo tempo la trib&#249; dei Daniti cercava un suo territorio per stabilirvisi, perch&#233;, fino a quei giorni, non le era toccata alcuna eredit&#224; fra le trib&#249; d&#8217;Israele. 2I figli di Dan mandarono dunque da Sorea e da Estaol cinque uomini della loro trib&#249;, scelti fra loro tutti, uomini valorosi, per esplorare ed esaminare il paese; e dissero loro: &#171;Andate a esaminare il paese!&#187; Quelli giunsero nella regione montuosa di Efraim, alla casa di Mica e pernottarono in quel luogo. 3Quando furono in prossimit&#224; della casa di Mica, riconobbero la voce del giovane Levita; e, avvicinatisi, gli chiesero: &#171;Chi ti ha condotto qua? Che fai in questo luogo? Perch&#233; sei qui?&#187; 4Egli disse loro quello che Mica aveva fatto per lui e aggiunse: &#171;Mi stipendia e io gli servo da sacerdote&#187;. 5Quelli gli dissero: &#171;Consulta Dio, affinch&#233; sappiamo se il viaggio che abbiamo intrapreso avr&#224; successo&#187;. 6Il sacerdote rispose loro: &#171;Andate in pace; il viaggio che fate &#232; sotto lo sguardo del Signore&#187;.</div><div class="p">7I cinque uomini dunque partirono, giunsero a Lais e videro che il popolo che vi abitava viveva al sicuro, come gli abitanti di Sidone, tranquillo e fiducioso, poich&#233; nel paese non c&#8217;era nessuno in autorit&#224; che potesse fare loro il minimo torto; inoltre erano lontani dai Sidoni e non avevano relazione con nessuno.</div><div class="p">8Poi tornarono dai loro fratelli a Sorea e a Estaol; i fratelli chiesero loro: &#171;Che dite?&#187; 9Quelli risposero: &#171;Su, saliamo contro quella gente; poich&#233; abbiamo visto il paese, ed ecco, &#232; eccellente. E voi ve ne state l&#224; senza dir nulla? Non siate pigri a muovervi per andare a prendere possesso del paese! 10Quando arriverete l&#224;, troverete un popolo che se ne sta sicuro. Il paese &#232; vasto e Dio ve lo ha messo in mano: &#232; un luogo dove non manca nulla di ci&#242; che &#232; sulla terra&#187;.</div><div class="p">11Cos&#236; seicento uomini della famiglia dei Daniti partirono da Sorea e da Estaol, armati per la guerra. 12Salirono e si accamparono a Chiriat-Iearim, in Giuda; perci&#242; quel luogo, che &#232; a ovest di Chiriat-Iearim, fu chiamato e si chiama anche oggi Macan&#232;-Dan#Macan&#232;-Dan, lett. campo di Dan.. 13Di l&#224; passarono nella regione montuosa di Efraim e giunsero alla casa di Mica.</div><div class="p">14Allora i cinque uomini che erano andati a esplorare il paese di Lais dissero ai loro fratelli: &#171;Sapete voi che in questa casa c&#8217;&#232; un efod, ci sono degli idoli domestici, un&#8217;immagine scolpita di metallo fuso? Considerate ora quello che dovete fare&#187;. 15Essi si diressero da quella parte, giunsero alla casa del giovane Levita, alla casa di Mica, e gli chiesero come stava. 16I seicento uomini dei figli di Dan, armati per la guerra, si misero davanti alla porta. 17Ma i cinque uomini che erano andati a esplorare il paese salirono, entrarono in casa, presero l&#8217;immagine scolpita, l&#8217;efod, gli idoli domestici e l&#8217;immagine di metallo fuso, mentre il sacerdote stava davanti alla porta con i seicento uomini armati. 18Quando furono entrati in casa di Mica ed ebbero preso l&#8217;immagine scolpita, l&#8217;efod, gli idoli domestici e l&#8217;immagine di metallo fuso, il sacerdote disse loro: &#171;Che fate?&#187; 19Essi gli risposero: &#171;Taci, mettiti la mano sulla bocca, vieni con noi e ci farai da padre e da sacerdote. Che &#232; meglio per te, essere sacerdote in casa di un uomo solo, oppure essere sacerdote di una trib&#249; e di una famiglia in Israele?&#187; 20Il sacerdote si rallegr&#242; nel suo cuore; prese l&#8217;efod, gli idoli domestici e l&#8217;immagine scolpita e si un&#236; a quella gente.</div><div class="p">21Cos&#236; si rimisero in cammino, mettendo davanti a loro i bambini, il bestiame e i bagagli. 22Quando erano gi&#224; lontani dalla casa di Mica, la gente che abitava nelle case vicine a quella di Mica si radun&#242; e insegu&#236; i figli di Dan. 23Siccome gridava dietro ai figli di Dan, questi, voltatisi indietro, dissero a Mica: &#171;Che cos&#8217;hai? Perch&#233; hai radunato questa gente?&#187; 24Egli rispose: &#171;Avete portato via gli d&#232;i che mi ero fatti e il mio sacerdote e ve ne siete andati. Che cosa mi rimane? Come potete dunque dirmi: &#8220;Che hai?&#8221;&#187; 25I figli di Dan gli dissero: &#171;Non alzare la voce verso di noi, perch&#233; alcuni potrebbero irritarsi e scagliarsi su di voi e tu ci perderesti la vita tua e quella della tua famiglia!&#187; 26I figli di Dan continuarono il loro viaggio; e Mica, vedendo che essi erano pi&#249; forti di lui, se ne torn&#242; a casa sua.</div><div class="s3">Occupazione di Lais</div><div class="p">27Essi, dopo aver preso le cose che Mica aveva fatte e il sacerdote che aveva al suo servizio, giunsero a Lais, da un popolo che se ne stava tranquillo e senza timori; lo passarono a fil di spada e diedero la citt&#224; alle fiamme. 28Non ci fu nessuno che la liberasse, perch&#233; era lontana da Sidone e i suoi abitanti non avevano relazioni con altra gente. Essa era nella valle che si estende verso Bet-Reob. 29Poi i Daniti ricostruirono la citt&#224; e l&#8217;abitarono. Le posero nome Dan, dal nome di Dan, loro padre, che era stato uno dei figli d&#8217;Israele; ma prima, il nome della citt&#224; era Lais. 30Poi i figli di Dan rizzarono per s&#233; l&#8217;immagine scolpita; e Gionatan, figlio di Ghersom, figlio di Mos&#232;, e i suoi figli furono sacerdoti della trib&#249; dei Daniti fino al giorno in cui gli abitanti del paese furono deportati. 31Cos&#236; collocarono per s&#233; l&#8217;immagine scolpita, che Mica aveva fatta, per tutto il tempo che la casa di Dio#Casa di Dio, cio&#232; la tenda di convegno o tabernacolo. rimase a Silo.</div>
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 <div class="chapter ch19" data-usfm="JDG.19">
 <div class="label">19</div><div class="s3">Violenza fatta alla moglie di un Levita in Ghibea di Beniamino</div><div class="p">1In quel tempo non c&#8217;era re in Israele. Un Levita, il quale abitava nella parte pi&#249; lontana della regione montuosa di Efraim, si prese per concubina una donna di Betlemme di Giuda. 2Questa sua concubina gli fu infedele e lo lasci&#242; per andarsene a casa di suo padre a Betlemme di Giuda, dove stette per un periodo di quattro mesi. 3Suo marito si mosse e and&#242; da lei per parlare al suo cuore e ricondurla con s&#233;. Egli aveva preso con s&#233; il suo servo e due asini. Lei lo condusse in casa di suo padre; e come il padre della giovane lo vide, gli si fece incontro festosamente. 4Suo suocero, il padre della giovane, lo trattenne ed egli rimase con lui tre giorni; mangiarono, bevvero e pernottarono l&#224;.</div><div class="p">5Il quarto giorno si alzarono di buon&#8217;ora e il Levita si disponeva a partire; il padre della giovane disse a suo genero: &#171;Prendi un boccone di pane per fortificarti il cuore; poi ve ne andrete&#187;. 6Si sedettero ambedue, mangiarono e bevvero insieme. Poi il padre della giovane disse al marito: &#171;Ti prego, acconsenti a passare qui la notte e il tuo cuore si rallegri&#187;. 7Ma quell&#8217;uomo si alz&#242; per andarsene; nondimeno, per l&#8217;insistenza del suocero, pernott&#242; di nuovo l&#224;.</div><div class="p">8Il quinto giorno egli si alz&#242; di buon&#8217;ora per andarsene; e il padre della giovane gli disse: &#171;Ti prego, fortificati il cuore e aspettate finch&#233; declini il giorno&#187;. Si misero a mangiare insieme. 9Quando quell&#8217;uomo si alz&#242; per andarsene con la sua concubina e con il suo servo, il suocero, il padre della giovane, gli disse: &#171;Ecco, il giorno volge ora a sera. Ti prego, trattieniti qui questa notte; vedi, il giorno sta per finire; pernotta qui e il tuo cuore si rallegri. Domani vi metterete di buon&#8217;ora in cammino e te ne andrai a casa&#187;. 10Ma il marito non volle passarvi la notte; si alz&#242;, part&#236;, e giunse di fronte a Gebus, che &#232; Gerusalemme, con i suoi due asini sellati e con la sua concubina.</div><div class="p">11Quando furono vicini a Gebus, era quasi notte; il servo disse al suo padrone: &#171;Vieni, ti prego, dirigiamo il cammino verso questa citt&#224; dei Gebusei e passiamoci la notte&#187;. 12Il padrone gli rispose: &#171;No, non dirigeremo il cammino verso una citt&#224; di stranieri i cui abitanti non sono figli d&#8217;Israele, ma andremo fino a Ghibea&#187;. 13Disse ancora al suo servo: &#171;Andiamo, cerchiamo di arrivare a uno di quei luoghi e pernotteremo a Ghibea o a Rama&#187;. 14Cos&#236; passarono oltre e continuarono il viaggio; e il sole tramont&#242; quando erano presso Ghibea, che appartiene a Beniamino. 15Volsero il cammino in quella direzione, per andare a pernottare a Ghibea. Il Levita and&#242; e si ferm&#242; sulla piazza della citt&#224;; ma nessuno li accolse in casa per la notte. 16Quando ecco un vecchio, che tornava la sera dai campi, dal suo lavoro; era un uomo della regione montuosa di Efraim, che abitava come forestiero a Ghibea, in mezzo ai Beniaminiti. 17Il vecchio alz&#242; gli occhi, vide quel viandante sulla piazza della citt&#224; e gli disse: &#171;Dove vai, e da dove vieni?&#187; 18Quello gli rispose: &#171;Siamo partiti da Betlemme di Giuda e andiamo nella parte pi&#249; remota della zona montuosa di Efraim. Io sono di l&#224; ed ero andato a Betlemme di Giuda; ora sto andando alla casa del Signore, ma nessuno mi accoglie in casa sua. 19Eppure abbiamo paglia e foraggio per i nostri asini e anche pane e vino per me, per la tua serva e per il giovane che &#232; con i tuoi servi; a noi non manca nulla&#187;. 20Il vecchio gli disse: &#171;La pace sia con te! Mi incarico io di ogni tuo bisogno; ma non devi passare la notte sulla piazza&#187;. 21Cos&#236; lo condusse in casa sua e diede del foraggio agli asini; i viandanti si lavarono i piedi, mangiarono e bevvero.</div><div class="p">22Mentre stavano rallegrandosi, ecco gli uomini della citt&#224;, gente perversa, circondarono la casa, picchiarono alla porta e dissero al vecchio, al padrone di casa: &#171;Fa&#8217; uscire quell&#8217;uomo che &#232; entrato in casa tua, perch&#233; vogliamo abusare di lui!&#187; 23Ma il padrone di casa, uscito fuori, disse loro: &#171;No, fratelli miei, vi prego, non fate una cattiva azione; dal momento che quest&#8217;uomo &#232; venuto in casa mia, non commettete quest&#8217;infamia! 24Ecco qua mia figlia che &#232; vergine, e la concubina di quell&#8217;uomo; io ve le condurr&#242; fuori e voi abusatene e fatene quel che vi piacer&#224;; ma non commettete contro quell&#8217;uomo una simile infamia!&#187; 25Ma quegli uomini non vollero dargli ascolto. Allora l&#8217;uomo prese la sua concubina e la condusse fuori da loro; ed essi la presero, abusarono di lei tutta la notte fino al mattino; poi, allo spuntar dell&#8217;alba, la lasciarono andare.</div><div class="p">26Quella donna, sul far del giorno, venne a cadere alla porta di casa dell&#8217;uomo presso il quale stava suo marito e rimase l&#236; finch&#233; fu giorno chiaro. 27Suo marito, la mattina, si alz&#242;, apr&#236; la porta di casa e usc&#236; per continuare il suo viaggio, quand&#8217;ecco la donna, la sua concubina, giaceva distesa alla porta di casa, con le mani sulla soglia. 28Egli le disse: &#171;&#192;lzati, andiamocene!&#187; Ma non ebbe risposta. Allora il marito la caric&#242; sull&#8217;asino e part&#236; per tornare a casa sua.</div><div class="p">29Quando giunse a casa, si mun&#236; di un coltello, prese la sua concubina e la divise, membro per membro, in dodici pezzi, che mand&#242; per tutto il territorio d&#8217;Israele. 30Tutti quelli che videro ci&#242; dissero: &#171;Una cosa simile non &#232; mai accaduta n&#233; si &#232; mai vista, da quando i figli d&#8217;Israele salirono dal paese d&#8217;Egitto fino al giorno d&#8217;oggi! Prendete a cuore questo fatto, consultatevi e parlate&#187;.</div>
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 <div class="chapter ch20" data-usfm="JDG.20">
 <div class="label">20</div><div class="s3">Guerra contro la trib&#249; di Beniamino</div><div class="p">1Allora tutti i figli d&#8217;Israele uscirono, da Dan fino a Beer-Sceba e al paese di Galaad, e la comunit&#224; si raccolse come un solo uomo davanti al Signore, a Mispa. 2I capi di tutto il popolo e tutte le trib&#249; d&#8217;Israele si presentarono all&#8217;assemblea del popolo di Dio, in numero di quattrocentomila fanti, capaci di usare la spada. 3I figli di Beniamino udirono che i figli d&#8217;Israele erano saliti a Mispa. I figli d&#8217;Israele dissero: &#171;Parlate! Com&#8217;&#232; stato commesso questo delitto?&#187; 4Allora il Levita, il marito della donna che era stata uccisa, rispose: &#171;Io ero giunto con la mia concubina a Ghibea di Beniamino per passarvi la notte. 5Ma gli abitanti di Ghibea insorsero contro di me e circondarono di notte la casa dove stavo; avevano l&#8217;intenzione di uccidermi; violentarono la mia concubina e lei mor&#236;. 6Io presi la mia concubina, la feci a pezzi, che mandai per tutto il territorio della eredit&#224; d&#8217;Israele, perch&#233; costoro hanno commesso un delitto e una infamia in Israele. 7Eccovi qui tutti, o figli d&#8217;Israele; dite qui il vostro parere e che cosa consigliate di fare&#187;.</div><div class="p">8Tutto il popolo si alz&#242; come un sol uomo e disse: &#171;Nessuno di noi torner&#224; alla sua tenda, nessuno di noi rientrer&#224; in casa sua. 9Ecco ora quel che faremo a Ghibea: l&#8217;assaliremo, tireremo a sorte chi deve cominciare. 10Prenderemo in tutte le trib&#249; d&#8217;Israele dieci uomini su cento, cento su mille e mille su diecimila, i quali andranno a cercare dei viveri per il popolo affinch&#233;, al loro ritorno, Ghibea di Beniamino sia trattata secondo tutta l&#8217;infamia che ha commessa in Israele&#187;. 11Cos&#236; tutti gli uomini d&#8217;Israele si radunarono contro quella citt&#224;, uniti come fossero un solo uomo.</div><div class="p">12Le trib&#249; d&#8217;Israele mandarono degli uomini in tutte le famiglie di Beniamino a dire: &#171;Che delitto &#232; questo che &#232; stato commesso in mezzo a voi? 13Consegnateci dunque quegli uomini, quegli scellerati di Ghibea, perch&#233; li mettiamo a morte e togliamo il male da Israele&#187;. Ma i figli di Beniamino non vollero dare ascolto alla voce dei loro fratelli, i figli d&#8217;Israele. 14I figli di Beniamino uscirono dalle loro citt&#224; e si radunarono a Ghibea per andare a combattere contro i figli d&#8217;Israele. 15Il censimento che in quel giorno si fece dei figli di Beniamino usciti dalle citt&#224; fu di ventiseimila uomini capaci di usare la spada, senza contare gli abitanti di Ghibea, che erano settecento uomini scelti. 16Fra tutta questa gente c&#8217;erano settecento uomini scelti, che erano mancini. Tutti costoro potevano lanciare una pietra con la fionda a un capello, senza fallire il colpo.</div><div class="p">17Si fece pure il censimento degli uomini d&#8217;Israele, non compresi quelli di Beniamino; ed erano in numero di quattrocentomila uomini capaci di usare la spada, tutta gente di guerra. 18I figli d&#8217;Israele si mossero, salirono a Betel e consultarono Dio, dicendo: &#171;Chi di noi salir&#224; per primo a combattere contro i figli di Beniamino?&#187; Il Signore rispose: &#171;Giuda salir&#224; per primo&#187;.</div><div class="p">19L&#8217;indomani mattina, i figli d&#8217;Israele si misero in marcia e si accamparono presso Ghibea. 20Gli uomini d&#8217;Israele uscirono per combattere contro Beniamino e si disposero in ordine di battaglia contro di loro, presso Ghibea. 21Allora i figli di Beniamino uscirono da Ghibea e in quel giorno stesero al suolo, morti, ventiduemila uomini d&#8217;Israele.</div><div class="p">22Il popolo, gli uomini d&#8217;Israele, ripresero animo, si disposero di nuovo in ordine di battaglia, nel luogo dove si erano disposti il primo giorno. 23I figli d&#8217;Israele salirono e piansero davanti al Signore fino alla sera; e consultarono il Signore, dicendo: &#171;Devo continuare a combattere contro i figli di Beniamino, mio fratello?&#187; Il Signore rispose: &#171;Salite contro di loro&#187;. 24I figli d&#8217;Israele attaccarono i figli di Beniamino il giorno appresso. 25I Beniaminiti una seconda volta uscirono da Ghibea contro di loro e stesero al suolo, morti, altri diciottomila uomini dei figli d&#8217;Israele, tutti capaci di usare la spada.</div><div class="p">26Allora tutti i figli d&#8217;Israele e tutto il popolo salirono a Betel, piansero e rimasero l&#224; davanti al Signore e digiunarono quel giorno fino alla sera e offrirono olocausti e sacrifici di riconoscenza davanti al Signore. 27I figli d&#8217;Israele consultarono il Signore &#8211; l&#8217;arca del patto di Dio, in quel tempo, era l&#224; 28e Fineas#Fineas, la sua menzione colloca questo episodio all&#8217;inizio del periodo dei giudici., figlio di Eleazar, figlio di Aaronne, ne faceva allora il servizio &#8211; e dissero: &#171;Devo continuare ancora a combattere contro i figli di Beniamino mio fratello, o devo cessare?&#187; Il Signore rispose: &#171;Salite, poich&#233; domani ve li dar&#242; nelle mani&#187;.</div><div class="p">29Cos&#236; Israele tese un&#8217;imboscata intorno a Ghibea. 30I figli d&#8217;Israele salirono per la terza volta contro i figli di Beniamino e si disposero in ordine di battaglia presso Ghibea come le altre volte. 31I figli di Beniamino, usciti per affrontare il popolo, si lasciarono attirare lontano dalla citt&#224; e cominciarono a colpire e a uccidere, come le altre volte, alcuni del popolo d&#8217;Israele, per le strade, delle quali una sale a Betel e l&#8217;altra a Ghibea per la campagna; ne uccisero circa trenta. 32Allora i figli di Beniamino dissero: &#171;Eccoli sconfitti davanti a noi come la prima volta!&#187; Ma i figli d&#8217;Israele dissero: &#171;Fuggiamo e attiriamoli lontano dalla citt&#224; sulle strade maestre!&#187; 33Tutti gli uomini d&#8217;Israele abbandonarono la loro posizione e si disposero in ordine di battaglia a Baal-Tamar, mentre l&#8217;imboscata d&#8217;Israele si slanci&#242; fuori dal luogo dove si trovava, da Maare-Ghibea. 34Diecimila uomini scelti in tutto Israele giunsero davanti a Ghibea. Il combattimento fu aspro e i Beniaminiti non si accorgevano del disastro che stava per colpirli. 35Il Signore sconfisse Beniamino davanti a Israele; e i figli d&#8217;Israele uccisero quel giorno venticinquemilacento uomini di Beniamino, tutti capaci di usare la spada.</div><div class="p">36I figli di Beniamino si accorsero di essere sconfitti; infatti gli Israeliti avevano ceduto terreno a Beniamino, perch&#233; confidavano nell&#8217;imboscata che avevano tesa contro Ghibea. 37Quelli dell&#8217;imboscata si gettarono prontamente su Ghibea; avanzarono e passarono a fil di spada l&#8217;intera citt&#224;. 38C&#8217;era un segnale convenuto fra gli uomini d&#8217;Israele e quelli dell&#8217;imboscata: questi dovevano far salire dalla citt&#224; un segnale di fumo. 39Gli uomini d&#8217;Israele avevano dunque voltato le spalle nel combattimento; e quelli di Beniamino avevano cominciato a colpire e uccidere circa trenta uomini d&#8217;Israele. Essi dicevano: &#171;Certo, li abbiamo sconfitti come nella prima battaglia!&#187; 40Ma quando il segnale, la colonna di fumo, cominci&#242; ad alzarsi dalla citt&#224;, quelli di Beniamino si voltarono indietro, ed ecco che da tutta la citt&#224; salivano le fiamme verso il cielo. 41Allora gli uomini d&#8217;Israele si voltarono e quelli di Beniamino furono spaventati, vedendo il disastro che piombava loro addosso. 42Essi voltarono le spalle davanti agli uomini d&#8217;Israele, e presero la via del deserto; ma gli assalitori si misero alle loro calcagna e uccidevano sul posto quelli che uscivano dalla citt&#224;. 43Circondarono i Beniaminiti, li inseguirono, furono loro addosso dovunque si fermavano, fino di fronte a Ghibea dal lato dove nasce il sole. 44Caddero, dei Beniaminiti, diciottomila uomini, tutta gente di valore. 45I Beniaminiti voltarono le spalle e fuggirono verso il deserto, in direzione del masso di Rimmon, e gli Israeliti ne uccisero per le strade cinquemila, poi continuarono l&#8217;inseguimento fino a Ghideom e ne colpirono altri duemila. 46Cos&#236; il numero totale dei Beniaminiti che caddero quel giorno fu di venticinquemila, tutta gente di valore, capace di usare la spada.</div><div class="p">47Seicento uomini, che avevano voltato le spalle ed erano fuggiti verso il deserto in direzione del masso di Rimmon, vi rimasero quattro mesi. 48Poi gli Israeliti tornarono contro i figli di Beniamino, li passarono a fil di spada, dagli abitanti delle citt&#224; al bestiame, a tutto quello che si trovava; e diedero alle fiamme tutte le citt&#224; che trovarono.</div>
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 <div class="chapter ch21" data-usfm="JDG.21">
 <div class="label">21</div><div class="s3">Ristabilimento della trib&#249; di Beniamino</div><div class="p">1Gli uomini d&#8217;Israele avevano giurato a Mispa, dicendo: &#171;Nessuno di noi dar&#224; sua figlia in moglie a un Beniaminita&#187;. 2Il popolo venne a Betel, dove rimase fino alla sera in presenza di Dio; alzando la voce, pianse a dirotto e disse: 3&#171;Signore, Dio d&#8217;Israele, perch&#233; mai &#232; avvenuto questo in Israele? Perch&#233; oggi c&#8217;&#232; in Israele una trib&#249; di meno? 4Il giorno seguente, il popolo si alz&#242; di buon mattino, costru&#236; l&#224; un altare e offr&#236; olocausti e sacrifici di riconoscenza. 5I figli d&#8217;Israele dissero: &#171;Chi &#232;, fra tutte le trib&#249; d&#8217;Israele, che non sia salito all&#8217;assemblea davanti al Signore?&#187; Poich&#233; avevano fatto questo giuramento solenne contro chiunque non fosse salito in presenza del Signore a Mispa: &#171;Quel tale dovr&#224; essere messo a morte&#187;. 6I figli d&#8217;Israele ebbero piet&#224; di Beniamino, loro fratello, e dissero: &#171;Oggi &#232; stata soppressa una trib&#249; d&#8217;Israele. 7Come faremo a procurare delle donne ai superstiti, visto che abbiamo giurato nel nome del Signore di non dar loro in moglie nessuna delle nostre figlie?&#187; 8Dissero dunque: &#171;Qual &#232; fra le trib&#249; d&#8217;Israele quella che non &#232; salita in presenza del Signore a Mispa?&#187; Ecco che nessuno di Iabes in Galaad era venuto all&#8217;accampamento, all&#8217;assemblea; 9poich&#233;, fatto il censimento del popolo, si trov&#242; che l&#224; non vi era nessuno degli abitanti di Iabes in Galaad. 10Allora la comunit&#224; mand&#242; l&#224; dodicimila uomini fra i pi&#249; valorosi e diede loro quest&#8217;ordine: &#171;Andate e passate a fil di spada gli abitanti di Iabes in Galaad, con le donne e i bambini. 11Farete questo: voterete allo sterminio ogni maschio e ogni donna che ha avuto relazioni carnali con un uomo&#187;. 12Quelli trovarono, fra gli abitanti di Iabes in Galaad, quattrocento fanciulle che non avevano avuto relazioni carnali con uomini e le condussero all&#8217;accampamento, a Silo, che &#232; nel paese di Canaan. 13Tutta la comunit&#224; invi&#242; dei messaggeri per parlare ai figli di Beniamino che erano al masso di Rimmon per annunciare loro la pace. 14Allora i Beniaminiti tornarono e furono loro date le donne di Iabes in Galaad a cui era stata risparmiata la vita; ma non ve ne fu abbastanza per tutti.</div><div class="p">15Il popolo dunque ebbe piet&#224; di Beniamino, perch&#233; il Signore aveva aperto una breccia fra le trib&#249; d&#8217;Israele. 16Gli anziani della comunit&#224; dissero: &#171;Come faremo a procurare delle donne ai superstiti, visto che le donne beniaminite sono state distrutte?&#187; 17Poi dissero: &#171;Quelli che sono scampati rimangano in possesso di ci&#242; che apparteneva a Beniamino, affinch&#233; non sia soppressa una trib&#249; in Israele. 18Ma noi non possiamo dar loro le nostre figlie in moglie&#187;. Poich&#233; i figli d&#8217;Israele avevano giurato, dicendo: &#171;Maledetto chi dar&#224; una moglie a Beniamino!&#187; 19Allora dissero: &#171;Ecco, ogni anno si fa una festa in onore del Signore a Silo, che &#232; a nord di Betel, a oriente della strada che sale da Betel a Sichem e a mezzogiorno di Lebna&#187;. 20Diedero quest&#8217;ordine ai figli di Beniamino: &#171;Andate e fate un&#8217;imboscata nelle vigne; 21state attenti, e quando le figlie di Silo usciranno per danzare in gruppo, sbucherete dalle vigne; ciascuno rapir&#224; una delle figlie di Silo per prenderla in moglie e ve ne andrete nel paese di Beniamino. 22Quando i loro padri o i loro fratelli verranno a lamentarsi con noi, noi diremo loro: &#8220;Datecele, per favore, poich&#233; in questa guerra non abbiamo preso una donna per uno. Inoltre non siete voi che gliele avete date; in quel caso, voi sareste colpevoli&#8221;&#187;. 23I figli di Beniamino fecero a quel modo: si presero delle mogli, secondo il loro numero, fra le danzatrici; le rapirono, poi partirono e tornarono nella loro eredit&#224;, ricostruirono le citt&#224; e vi stabilirono la loro dimora. 24In quel medesimo tempo, i figli d&#8217;Israele se ne andarono di l&#224; e tornarono ciascuno nella sua trib&#249; e nella sua famiglia, ciascuno nel luogo della sua eredit&#224;. 25In quel tempo non c&#8217;era re in Israele; ognuno faceva quello che gli pareva meglio.</div><div class="p"> </div>
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