Vangelo secondo Marco 7:31-35
Vangelo secondo Marco 7:31-35 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Gesù partì di nuovo dalla regione di Tiro e, passando per Sidone, tornò verso il mare di Galilea attraversando il territorio della Decapoli. Condussero da lui un sordo che parlava a stento; e lo pregarono che gli imponesse le mani. Egli lo condusse fuori dalla folla, in disparte, gli mise le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; poi, alzando gli occhi al cielo, sospirò e gli disse: «Effatà!», che vuol dire: «Apriti!» E {subito} gli si aprirono gli orecchi, gli si sciolse la lingua e parlava bene.
Vangelo secondo Marco 7:31-35 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Gesú partí di nuovo dalla regione di Tiro e, passando per *Sidone, tornò verso il mar di *Galilea attraversando il territorio della *Decapoli. Condussero da lui un sordo che parlava a stento; e lo pregarono che gli imponesse le mani. Egli lo condusse fuori dalla folla, in disparte, gli mise le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; poi, alzando gli occhi al cielo, sospirò e gli disse: «Effatà!» che vuol dire: «Apriti!» E gli si aprirono gli orecchi; e subito gli si sciolse la lingua e parlava bene.
Vangelo secondo Marco 7:31-35 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Poi Gesù lasciò la regione di Tiro, passò per la città di Sidone e tornò ancora verso il lago di Galilea attraverso il territorio delle *Dieci Città. Gli portarono un uomo che era sordomuto e lo pregarono di porre le mani sopra di lui. Allora Gesù lo prese da parte, lontano dalla folla, gli mise le dita negli orecchi, sputò e gli toccò la lingua con la saliva. Poi alzò gli occhi al cielo, fece un sospiro e disse a quell’uomo: «Effatà!», che significa: «Apriti!». Subito le sue orecchie si aprirono, la sua lingua si sciolse ed egli si mise a parlare molto bene.
Vangelo secondo Marco 7:31-35 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
POI Gesù, partitosi di nuovo dai confini di Tiro e di Sidon, venne presso al mar della Galilea, per mezzo i confini di Decapoli. E gli fu menato un sordo scilinguato; e fu pregato che mettesse la mano sopra lui. Ed egli, trattolo da parte d'infra la moltitudine, gli mise le dita nelle orecchie; ed avendo sputato, gli toccò la lingua: poi, levati gli occhi al cielo, sospirò, e gli disse: Effata, che vuol dire: Apriti. E subito le orecchie di colui furono aperte, e gli si sciolse lo scilinguagnolo, e parlava bene.