Perciò, cari miei, come sempre mi avete ubbidito, non sol come nella mia presenza, ma ancora molto più al presente nella mia assenza, compiete la vostra salute con timore, e tremore. Poichè Iddio è quel che opera in voi il volere e l'operare, per il suo beneplacito. Fate ogni cosa senza mormorii, e quistioni; acciocchè siate irreprensibili, e sinceri, figliuoli di Dio senza biasimo, in mezzo della perversa e storta generazione, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, portando innanzi a quella la parola della vita; acciocchè io abbia di che gloriarmi nel giorno di Cristo, ch'io non son corso in vano, nè in vano ho faticato. E se pure anche sono, a guisa d'offerta da spandere, sparso sopra l'ostia e il sacrificio della fede vostra, io ne gioisco, e ne congioisco con tutti voi. Gioitene parimente voi, e congioitene meco.
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