Perché contendi con lui? Egli non rende conto dei suoi atti.
Dio parla una volta, e anche due, ma l’uomo non ci bada;
parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti essi giacciono assopiti;
allora egli apre i loro orecchi e dà loro in segreto degli ammonimenti,
per distogliere l’uomo dal suo modo di agire e tenere lontano da lui la superbia;
per salvargli l’anima dalla fossa, la vita dalla freccia mortale.
L’uomo è anche ammonito sul suo letto, dal dolore, dall’agitazione incessante delle sue ossa;
quando egli ha in avversione il pane e lo ripugnano i cibi più squisiti;
la carne gli si consuma e sparisce, mentre le ossa, prima invisibili, gli escono fuori;
egli si avvicina alla fossa, e la sua vita a quelli che infliggono la morte.
Ma se, presso di lui, c’è un angelo, un interprete, uno solo tra i mille, che mostri all’uomo il suo dovere, Dio ha pietà di lui e dice: “Risparmialo, che non scenda nella fossa! Ho trovato il suo riscatto”.
Allora la sua carne diviene più fresca di quella di un bimbo; egli torna ai giorni della sua giovinezza;
implora Dio, e Dio gli è propizio; gli dà di contemplare il suo volto con gioia e lo considera di nuovo come giusto.
Ed egli canterà tra la gente e dirà: “Avevo peccato, pervertito la giustizia, e non sono stato punito come meritavo.
Dio ha riscattato l’anima mia dalla fossa, e la mia vita si schiude alla luce!”
Ecco, tutto questo Dio lo fa due, tre volte, all’uomo