Lettera ai Romani 6:16-23
Lettera ai Romani 6:16-23 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Non sapete voi che se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, siete schiavi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte o dell’ubbidienza che conduce alla giustizia? Ma sia ringraziato Dio, che eravate schiavi del peccato, ma avete ubbidito di cuore a quella forma d’insegnamento che vi è stata trasmessa; e, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia. Parlo alla maniera degli uomini, a causa della debolezza della vostra carne; poiché, come già prestaste le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità per commettere l’iniquità, così prestate ora le vostre membra a servizio della giustizia per la santificazione. Perché quando eravate schiavi del peccato, eravate liberi riguardo alla giustizia. Quale frutto dunque avevate allora? Di queste cose ora vi vergognate, poiché la loro fine è la morte. Ma ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita eterna; perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.
Lettera ai Romani 6:16-23 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Non sapete voi che se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, siete schiavi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte o dell'ubbidienza che conduce alla giustizia? Ma sia ringraziato Dio perché eravate schiavi del peccato ma avete ubbidito di cuore a quella forma d'insegnamento che vi è stata trasmessa; e, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia. Parlo alla maniera degli uomini, a causa della debolezza della vostra carne; poiché, come già prestaste le vostre membra a servizio dell'impurità e dell'iniquità per commettere l'iniquità, cosí prestate ora le vostre membra a servizio della giustizia per la santificazione. Perché quando eravate schiavi del peccato, eravate liberi riguardo alla giustizia. Quale frutto dunque avevate allora? Di queste cose ora vi vergognate, poiché la loro fine è la morte. Ma ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita eterna; perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesú, nostro Signore.
Lettera ai Romani 6:16-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Sapete benissimo che se vi mettete al servizio di qualcuno, dovete ubbidirgli e diventare suoi schiavi: sia del peccato che conduce alla morte, sia di Dio che vi conduce a una vita giusta dinanzi a lui. Prima, voi eravate schiavi del peccato; poi, avete ubbidito di tutto cuore all’insegnamento che avete ricevuto. Perciò ringraziamo Dio perché non siete più schiavi del peccato, ma siete entrati al servizio di ciò che è giusto. Sto parlando con esempi umani, perché possiate capire. Come prima avevate posto voi stessi al servizio dell’impurità e della malvagità che conducono alla ribellione contro Dio, così, ora, mettetevi al servizio di quel che è giusto per vivere una vita santa. Infatti, quando eravate schiavi del peccato ed estranei al volere di Dio, che cosa ne avete ricavato? Una vita che vi conduceva alla morte e della quale adesso vi vergognate; ora, invece, liberati dalla schiavitù del peccato, siete passati al servizio di Dio: il risultato è una vita che piace a Dio, e il traguardo è la vita eterna. Perché il peccato ci ripaga con la morte, Dio invece ci dona la vita eterna mediante Cristo Gesù, nostro Signore.
Lettera ai Romani 6:16-23 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Non sapete voi, che a chiunque vi rendete servi per ubbidirgli, siete servi a colui a cui ubbidite, o di peccato a morte, o d'ubbidienza a giustizia? Ora, ringraziato sia Iddio, ch'eravate servi del peccato; ma avete di cuore ubbidito alla forma della dottrina, nella quale siete stati tramutati. Ora, essendo stati francati dal peccato, voi siete stati fatti servi della giustizia. (Io parlo nella maniera degli uomini, per la debolezza della vostra carne.) Perciocchè, siccome già prestaste le vostre membra ad esser serve alla bruttura, ed all'iniquità, per commetter l'iniquità; così ora dovete prestare le vostre membra ad esser serve alla giustizia, a santificazione. Perciocchè, allora che voi eravate servi del peccato, voi eravate franchi della giustizia. Qual frutto adunque avevate allora nelle cose, delle quali ora vi vergognate? poichè la fin d'esse è la morte. Ma ora, essendo stati francati dal peccato, e fatti servi a Dio, voi avete il vostro frutto a santificazione, ed alla fine vita eterna. Perciocchè il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna, in Cristo Gesù, nostro Signore.