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Salmi 18:1-40

Salmi 18:1-40 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Al direttore del coro. Di Davide, servo del SIGNORE, il quale rivolse al SIGNORE le parole di questo cantico, quando il SIGNORE lo liberò dalla mano di Saul. Egli disse: «Io ti amo, o SIGNORE, mia forza! Il SIGNORE è la mia rocca, la mia fortezza, il mio liberatore; il mio Dio, la mia rupe, in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio. Io invocai il SIGNORE, che è degno d’ogni lode, e fui salvato dai miei nemici. I legami della morte mi avevano circondato, i torrenti della distruzione mi avevano spaventato. I legami del soggiorno dei morti mi avevano attorniato, i lacci della morte mi avevano sorpreso. Nella mia angoscia invocai il SIGNORE, gridai al mio Dio. Egli udì la mia voce dal suo tempio, il mio grido giunse a lui, ai suoi orecchi. Allora la terra fu scossa e tremò, le fondamenta dei monti furono smosse e scrollate; perché egli era colmo di sdegno. Un fumo saliva dalle sue narici; un fuoco consumante gli usciva dalla bocca e ne venivano fuori carboni accesi. Egli abbassò i cieli e discese, una fitta nube aveva sotto i piedi. Cavalcava un cherubino e volava; volava veloce sulle ali del vento. Aveva fatto delle tenebre la sua stanza nascosta; aveva posto intorno a sé, per suo padiglione, l’oscurità delle acque, le dense nubi dei cieli. Per lo splendore che emanava da lui, le dense nubi si sciolsero con grandine e con carboni ardenti. Il SIGNORE tuonò nei cieli, l’Altissimo fece udire la sua voce con grandine e con carboni ardenti. Scagliò le sue saette e disperse i nemici; lanciò folgori in gran numero e li mise in fuga. Allora apparve il fondo del mare e le fondamenta del mondo furono scoperte al tuo rimprovero, o SIGNORE, al soffio del vento delle tue narici. Egli tese dall’alto la mano e mi prese, mi trasse fuori dalle grandi acque. Mi liberò dal mio potente nemico, da quelli che mi odiavano, perché erano più forti di me. Essi mi erano piombati addosso nel dì della mia calamità, ma il SIGNORE fu il mio sostegno. Egli mi trasse fuori al largo, mi liberò, perché mi gradisce. Il SIGNORE mi ha ricompensato secondo la mia giustizia, mi ha reso secondo la purezza delle mie mani, poiché ho osservato le vie del SIGNORE e non mi sono allontanato dal mio Dio, comportandomi da empio. Poiché ho tenuto tutte le sue leggi davanti a me e non ho rifiutato i suoi precetti. Sono stato integro verso di lui, mi sono guardato dalla mia iniquità. Perciò il SIGNORE mi ha ripagato secondo la mia giustizia, secondo la purezza delle mie mani in sua presenza. Tu ti mostri pietoso verso il pio, integro verso l’uomo integro; ti mostri puro con il puro e ti mostri astuto con il perverso; poiché tu sei colui che salva la gente afflitta e fa abbassare gli occhi alteri. Sì, tu fai risplendere la mia lampada; il SIGNORE, il mio Dio, illumina le mie tenebre. Con te io assalgo tutta una schiera, con il mio Dio salgo sulle mura. La via di Dio è perfetta; la parola del SIGNORE è purificata con il fuoco; egli è lo scudo di tutti quelli che sperano in lui. Poiché chi è Dio all’infuori del SIGNORE? E chi è Rocca all’infuori del nostro Dio, il Dio che mi cinge di forza e rende la mia via retta? Egli rende i miei piedi simili a quelli delle cerve, mi rende saldo sulle mie alture; addestra le mie mani alla battaglia e le mie braccia tendono un arco di bronzo. Tu mi hai anche dato lo scudo della tua salvezza, la tua destra mi ha sostenuto, la tua bontà mi ha reso grande. Tu hai allargato la via davanti ai miei passi e i miei piedi non hanno vacillato. Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti; non sono tornato indietro prima di averli distrutti. Li ho abbattuti e non sono potuti risorgere; sono caduti sotto i miei piedi. Tu m’hai cinto di forza per la guerra; tu hai fatto piegare sotto di me i miei avversari; hai fatto voltare le spalle davanti a me ai miei nemici, e ho distrutto quelli che mi odiavano.

Salmi 18:1-40 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Al direttore del coro. Di *Davide, servo del Signore, il quale rivolse al Signore le parole di questo cantico, quando il Signore lo liberò dalla mano di *Saul. Egli disse: «Io ti amo, o Signore, mia forza! Il Signore è la mia ròcca, la mia fortezza, il mio liberatore; il mio Dio, la mia rupe, in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio. Io invocai il Signore ch'è degno d'ogni lode e fui salvato dai miei nemici. I legami della morte mi avevano circondato, i torrenti della distruzione mi avevano spaventato. I legami del *soggiorno dei morti mi avevano attorniato, i lacci della morte m'avevano sorpreso. Nella mia angoscia invocai ilSignore, gridai al mio Dio. Egli udí la mia voce dal suo tempio, il mio grido giunse a lui, ai suoi orecchi. Allora la terra fu scossa e tremò, le fondamenta dei monti furono smosse e scrollate; perch'egli era colmo di sdegno. Un fumo saliva dalle sue narici; un fuoco consumante gli usciva dalla bocca e ne venivan fuori carboni accesi. Egli abbassò i cieli e discese, una fitta nube aveva sotto i piedi. Cavalcava un *cherubino e volava; volava veloce sulle ali del vento; aveva fatto delle tenebre la sua stanza nascosta; aveva posto intorno a sé, per suo padiglione, l'oscurità delle acque, le dense nubi dei cieli. Per lo splendore che emanava da lui, le dense nubi si sciolsero con grandine e con carboni ardenti. Il Signore tonò nei cieli, l'Altissimo fece udire la sua voce con grandine e con carboni ardenti. Scagliò le sue saette e disperse i nemici; lanciò folgori in gran numero e li mise in fuga. Allora apparve il fondo del mare, e le fondamenta del mondo furono scoperte al tuo rimprovero, o Signore, al soffio del vento delle tue narici. Egli tese dall'alto la mano e mi prese, mi trasse fuori dalle grandi acque. Mi liberò dal mio potente nemico, da quelli che mi odiavano, perch'eran piú forti di me. Essi mi erano piombati addosso nel dí della mia calamità, ma il Signore fu il mio sostegno. Egli mi trasse fuori al largo, mi liberò, perché mi gradisce. Il Signore mi ha ricompensato secondo la mia giustizia, mi ha reso secondo la purezza delle mie mani, poiché ho osservato le vie delSignore e non mi sono allontanato dal mio Dio, comportandomi da empio. Poiché ho tenuto tutte le sue leggi davanti a me e non ho rifiutato i suoi precetti. Sono stato integro verso di lui, mi son guardato dalla mia *iniquità. Perciò il Signore mi ha ripagato secondo la mia giustizia, secondo la purezza delle mie mani in sua presenza. Tu ti mostri pietoso verso il pio, integro verso l'uomo integro; ti mostri puro con il puro e ti mostri astuto con il perverso; poiché tu sei colui che salva la gente afflitta e fa abbassare gli occhi alteri. Sí, tu fai risplendere la mia lampada; il Signore, il mio Dio, illumina le mie tenebre. Con te io assalgo tutta una schiera, con il mio Dio salgo sulle mura. La via di Dio è perfetta; la parola del Signore è purificata con il fuoco; egli è lo scudo di tutti quelli che sperano in lui. Poiché chi è Dio all'infuori delSignore? E chi è Ròcca all'infuori del nostro Dio, il Dio che mi cinge di forza e rende la via retta? Egli rende i miei piedi simili a quelli delle cerve, mi rende saldo sulle mie alture; addestra le mie mani alla battaglia e le mie braccia tendono un arco di rame. Tu m'hai anche dato lo scudo della tua salvezza, la tua destra mi ha sostenuto, la tua bontà mi ha reso grande. Tu hai allargato la via davanti ai miei passi e i miei piedi non hanno vacillato. Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti; non son tornato indietro prima d'averli distrutti. Li ho abbattuti e non son potuti risorgere; sono caduti sotto i miei piedi. Tu m'hai cinto di forza per la guerra; tu hai fatto piegare sotto di me i miei avversari; hai fatto voltar le spalle davanti a me ai miei nemici, e ho distrutto quelli che mi odiavano.

Salmi 18:1-40 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Ti amo, Signore, mia forza! Il Signore è la mia roccia, la mia fortezza, il mio liberatore. Il mio Dio è la mia roccia, in lui ho un rifugio; egli è il mio scudo, è la forza che mi salva. Lode al Signore! Io l’ho invocato ed egli mi salva dai nemici. Mi avevano avvolto legami di morte, fiumi impetuosi mi avevano sommerso. Mi stringevano legami infernali, trappole mortali mi aspettavano. Nell’angoscia ho invocato il Signore, ho gridato aiuto verso il mio Dio. Dal suo tempio ha udito la mia voce, il mio grido è giunto al suo orecchio. Un terremoto scosse la terra, tremarono i monti dalle fondamenta, sussultarono per la collera di Dio. Fumo usciva dalle sue narici, dalla sua bocca un fuoco divorante, un getto di carboni ardenti. Inclinò il cielo e discese, una nube scura sotto i suoi piedi. Volava portato da un cherubino appariva sulle ali del vento. S’avvolgeva di un velo di tenebre tra nere nuvole cariche d'acqua. Dal bagliore che lo precedeva avanzavano le nubi con grandine e carboni ardenti. E il Signore tuonò dal cielo, l’Altissimo fece udire la sua voce. Scagliò frecce e li disperse, con lampi li mise in fuga. Allora apparve il fondo dei mari, si scoprirono le fondamenta del mondo, davanti alle minacce del Signore, davanti al soffio delle sue narici. Dall’alto stese la mano e mi afferrò, mi tirò fuori dalle acque profonde; mi salvò dal tremendo nemico, da avversari più forti di me. Mi avevano assalito quand'ero già a terra, ma il Signore mi sostenne. Mi liberò e mi condusse in campo aperto, e mi salvò perché mi vuole bene. Il Signore ha premiato la mia fedeltà, ha ricompensato la mia innocenza. Perché ho seguito le vie del Signore, non mi sono allontanato dal mio Dio. Ho sempre tenuto presenti le sue leggi, non ho mai ignorato i suoi decreti. Davanti a lui sono stato irreprensibile, sempre attento a non peccare. Il Signore ha premiato la mia fedeltà, la mia innocenza di fronte a lui. Con chi è fedele, tu sei fedele e con l’uomo retto anche tu sei retto. Con chi è puro, tu sei puro, ma con i malvagi sai essere astuto. Perché tu, Signore, liberi gli oppressi, abbassi lo sguardo dei superbi e schiacci il loro orgoglio. Signore, tu dai luce alla mia lampada; mio Dio, tu rischiari le mie tenebre. Col tuo aiuto respingo un esercito, con te, mio Dio, scavalco anche le mura. Perfetto è l’agire di Dio! La sua parola è degna di fede. Egli è scudo per chi in lui si rifugia. Chi è Dio, se non il Signore? Chi è la roccia, se non il nostro Dio? È Dio che mi riempie di forza e spiana il mio cammino, mi rende agile come un cervo, capace di star ritto sui monti. Addestra le mie mani alla battaglia, le mie braccia a tendere l’arco più duro. Signore, mi hai protetto come uno scudo, con il tuo favore mi hai sostenuto: mi hai esaudito e reso forte. Mi hai fatto avanzare a grandi passi, i miei piedi non hanno inciampato. Ho inseguito i miei nemici, li ho raggiunti, non sono tornato prima d'averli sconfitti. Li ho colpiti e non potranno rialzarsi, sono caduti sotto i miei piedi. Mi dai forze per la battaglia, sotto di me pieghi gli avversari.

Salmi 18:1-40 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

O SIGNORE, mia forza, io ti amerò affettuosamente. Il Signore è la mia rocca, e la mia fortezza, e il mio liberatore, Il mio Dio, la mia rupe; io spererò in lui; Il mio scudo, e il corno della mia salute, il mio alto ricetto. Io invocai il Signore, a cui si deve ogni lode; E fui salvato da' miei nemici. Doglie di morte mi avevano circondato, E torrenti di scellerati mi avevano spaventato. Legami di sepolcro mi avevano intorniato, Lacci di morte mi avevano incontrato. Nella mia distretta io invocai il Signore, E gridai all'Iddio mio; Ed egli udì la mia voce dal suo Tempio, E il mio grido pervenne davanti a lui a' suoi orecchi. Allora la terra fu scossa, e tremò; E i fondamenti de' monti furono smossi E scrollati; perciocchè egli era acceso nell'ira. Un fumo gli saliva per le nari, Ed un fuoco consumante per la bocca; Da lui procedevano brace accese. Ed egli abbassò i cieli, e discese; E vi era una caligine sotto a' suoi piedi. E cavalcava sopra Cherubini, e volava; Ed era portato a volo sopra l'ale del vento. Egli aveva poste delle tenebre per suo nascondimento; Egli avea d'intorno a sè il suo padiglione, Oscurità d'acque, nubi dell'aria. Le sue nubi si dileguarono per lo splendore che scoppiava davanti a lui, Con gragnuola e brace accese. E il Signore tuonò nel cielo, E l'Altissimo diede fuori la sua voce, Con gragnuola e brace accese. Ed avventò le sue saette, e disperse coloro; Egli lanciò folgori, e li mise in rotta. E per lo tuo sgridare, o Signore, E per lo soffiar del vento delle tue nari, I canali delle acque apparvero, E i fondamenti del mondo furono scoperti. Egli da alto distese la mano e mi prese, E mi trasse, fuori di grandi acque. Egli mi riscosse dal mio potente nemico, E da quelli che mi odiavano; perciocchè erano più forti di me. Essi erano venuti incontro a me nel giorno della mia calamità; Ma il Signore fu il mio sostegno; E mi trasse fuori al largo; Egli mi liberò, perciocchè egli mi gradisce. Il Signore mi ha fatta retribuzione secondo la mia giustizia; Egli mi ha renduto secondo la purità delle mie mani; Perciocchè io ho osservate le vie del Signore, E non mi sono empiamente rivolto dall'Iddio mio; Perciocchè io ho tenute davanti a me tutte le sue leggi, E non ho rimossi d'innanzi a me i suoi statuti. E sono stato intiero inverso lui, E mi son guardato dalla mia iniquità. E il Signore mi ha renduto secondo la mia giustizia, Secondo la purità delle mie mani nel suo cospetto. Tu ti mostri pietoso inverso l'uomo pio, Intiero inverso l'uomo intiero. Tu ti mostri puro col puro, E procedi ritrosamente col perverso; Perciocchè tu sei quel che salvi la gente afflitta, Ed abbassi gli occhi altieri; Perciocchè tu sei quel che fai risplendere la mia lampana; Il Signore Iddio mio allumina le mie tenebre; Perciocchè per la tua virtù io rompo tutta una schiera; E per la virtù dell'Iddio mio salgo sopra il muro. La via di Dio è intiera; La parola del Signore è purgata col fuoco; Egli è lo scudo di tutti coloro che sperano in lui. Perciocchè chi è Dio, fuor che il Signore? E chi è Rocca, fuor che l'Iddio nostro? Iddio è quel che mi cinge di prodezza, E che ha appianata la mia via. Egli rende i miei piedi simili a quelli delle cerve, E mi fa star ritto in su i miei alti luoghi. Egli ammaestra le mie mani alla battaglia; E colle mie braccia un arco di rame è rotto. Tu mi hai ancora dato lo scudo della tua salvezza; E la tua destra mi ha sostenuto, E la tua benignità mi ha accresciuto. Tu hai allargati i miei passi sotto di me; E le mie calcagna non son vacillate. Io ho perseguitati i miei nemici, e li ho aggiunti; E non me ne son tornato indietro, finchè non li abbia distrutti. Io li ho rotti, e non son potuti risorgere; Mi son caduti sotto i piedi. E tu mi hai cinto di prodezza per la guerra; Ed hai abbattuti sotto di me quelli che si levavano contro a me. Ed hai fatto voltar le spalle a' miei nemici davanti a me; Ed io ho distrutti quelli che mi odiavano. Essi gridarono, ma non vi fu chi li salvasse; Gridarono al Signore, ma egli non rispose loro.

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