Lettera a Filemone 1:1-10
Lettera a Filemone 1:1-10 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Paolo, prigioniero di Cristo Gesù, e il fratello Timoteo, al caro Filemone, nostro collaboratore, alla sorella Apfia, ad Archippo, nostro compagno d’armi, e alla chiesa che si riunisce in casa tua: grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo. Io ringrazio continuamente il mio Dio, ricordandomi di te nelle mie preghiere, perché sento parlare dell’amore e della fede che hai verso il Signore Gesù e verso tutti i santi. Chiedo a lui che la fede che ci è comune diventi efficace nel farti riconoscere tutto il bene che noi possiamo compiere, alla gloria di Cristo. Infatti ho provato una grande gioia e consolazione per il tuo amore, perché per opera tua, fratello, il cuore dei santi è stato confortato. Perciò, pur avendo molta libertà in Cristo di comandarti quello che conviene fare, preferisco fare appello al tuo amore, semplicemente come Paolo, vecchio e ora anche prigioniero di Cristo Gesù; ti prego per mio figlio che ho generato mentre ero in catene, per Onesimo
Lettera a Filemone 1:1-10 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
*Paolo, prigioniero di Cristo Gesú, e il fratello *Timoteo, al caro Filemone, nostro collaboratore, alla sorella Apfia, ad Archippo, nostro compagno d'armi, e alla chiesa che si riunisce in casa tua, grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesú Cristo. Io ringrazio continuamente il mio Dio, ricordandomi di te nelle mie preghiere, perché sento parlare dell'amore e della fede che hai verso il Signore Gesú e verso tutti i santi. Chiedo a lui che la fede che ci è comune diventi efficace nel farti riconoscere tutto il bene che noi possiamo compiere, alla gloria di Cristo. Infatti ho provato una grande gioia e consolazione per il tuo amore, perché per opera tua, fratello, il cuore dei santi è stato confortato. Perciò, pur avendo molta libertà in Cristo di comandarti quello che conviene fare, preferisco fare appello al tuo amore, semplicemente come Paolo, vecchio, e ora anche prigioniero di Cristo Gesú; ti prego per mio figlio che ho generato mentre ero in catene, per Onesimo
Lettera a Filemone 1:1-10 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Paolo, prigioniero a causa di Gesù *Cristo, e Timòteo nostro fratello scrivono a te, Filèmone, amico e compagno di lavoro, alla nostra sorella Appia e ad Archippo, nostro compagno nella lotta, e alla comunità cristiana che si riunisce nella tua casa. Dio nostro Padre e Gesù *Cristo nostro Signore diano a voi grazia e pace. Quando prego mi ricordo sempre di te e ringrazio il mio Dio, perché sento parlare del tuo amore verso tutti i cristiani e della tua fede nel Signore Gesù. Tu hai la nostra stessa fede: mostraci concretamente tutto il bene che possiamo fare vivendo per Cristo. Carissimo amico, tu hai saputo dare sollievo e conforto a molti cristiani, e questo tuo amore generoso ha dato grande gioia e consolazione anche a me. Con la forza che mi viene da Cristo, potrei facilmente ordinarti di compiere quel che devi fare. Tuttavia, preferisco farti una richiesta in nome dell'amore. Io, Paolo, vecchio e ora anche prigioniero a causa di Gesù Cristo, ti chiedo un favore per Onèsimo. Qui in prigione egli è diventato per me come un figlio.
Lettera a Filemone 1:1-10 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
PAOLO, prigione di Gesù Cristo, e il fratello Timoteo, a Filemone, nostro diletto, e compagno d'opera; ed alla diletta Appia, e ad Archippo, nostro compagno di milizia, ed alla chiesa che è in casa tua; grazia a voi e pace, da Dio Padre nostro, e dal Signor Gesù Cristo. Io rendo grazie all'Iddio mio, facendo sempre di te memoria nelle mie orazioni; udendo la tua carità, e la fede che tu hai inverso il Signore Gesù, e inverso tutti i santi; acciocchè la comunione della tua fede sia efficace, col far riconoscere tutto il bene che è in voi, inverso Cristo Gesù. Perciocchè noi abbiamo grande allegrezza e consolazione della tua carità; poichè le viscere dei santi siano state per te ricreate, fratello. PERCIÒ, benchè io abbia molta libertà in Cristo, di comandarti ciò che è del dovere; pur nondimeno, più tosto ti prego per carità così come sono, Paolo, vecchio, ed al presente ancora prigione di Gesù Cristo; ti prego, dico, per lo mio figliuolo Onesimo, il quale io ho generato ne' miei legami.