Vangelo secondo Luca 23:40-42
Vangelo secondo Luca 23:40-42 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Ma l’altro lo rimproverava, dicendo: «Non hai nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio? Per noi è giusto, perché riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre azioni, ma questi non ha fatto nulla di male». E diceva: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno!»
Vangelo secondo Luca 23:40-42 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Ma l'altro lo rimproverava, dicendo: «Non hai nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio? Per noi è giusto, perché riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre azioni; ma questi non ha fatto nulla di male». E diceva: «Gesú, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno!»
Vangelo secondo Luca 23:40-42 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
L’altro invece si mise a rimproverare il suo compagno e disse: — Tu che stai subendo la stessa condanna non hai proprio nessun timore di Dio? Per noi due è giusto scontare il castigo per ciò che abbiamo fatto, lui invece non ha fatto nulla di male. Poi aggiunse: — Gesù, ricordati di me quando sarai nel tuo *regno.
Vangelo secondo Luca 23:40-42 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ma l'altro, rispondendo, lo sgridava, dicendo: Non hai tu timore, non pur di Dio, essendo nel medesimo supplizio? E noi di vero vi siam giustamente, perciocchè riceviamo la condegna pena de' nostri fatti; ma costui non ha commesso alcun misfatto. Poi disse a Gesù: Signore, ricordati di me, quando sarai venuto nel tuo regno.