Vangelo secondo Luca 20:27-38
Vangelo secondo Luca 20:27-38 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Poi si avvicinarono alcuni sadducei, i quali negano che ci sia risurrezione, e lo interrogarono, dicendo: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se il fratello di uno muore, avendo moglie ma senza figli, il fratello di lui ne prenda la moglie e dia una discendenza a suo fratello”. C’erano dunque sette fratelli. Il primo prese moglie e morì senza figli. Il secondo pure la sposò, poi il terzo; e così, fino al settimo, morirono senza lasciare figli. Infine morì anche la donna. Nella risurrezione, dunque, di chi sarà moglie quella donna? Perché tutti e sette l’hanno avuta per moglie». Gesù disse loro: «I figli di questo mondo sposano e sono sposati, ma quelli che saranno ritenuti degni di aver parte al mondo avvenire e alla risurrezione dai morti non prendono né danno moglie; neanche possono più morire perché sono simili agli angeli e sono figli di Dio, essendo figli della risurrezione. Che poi i morti risuscitino, lo dichiarò anche Mosè nel passo del pruno, quando chiama il Signore, Dio di Abraamo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Ora, egli non è Dio di morti, ma di vivi; perché per lui tutti vivono».
Vangelo secondo Luca 20:27-38 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Poi si avvicinarono alcuni *sadducei, i quali negano che ci sia risurrezione, e lo interrogarono, dicendo: «Maestro, *Mosè ci ha prescritto: “Se il fratello di uno muore, avendo moglie ma senza figli, il fratello ne prenda la moglie e dia una discendenza a suo fratello”. C'erano dunque sette fratelli. Il primo prese moglie, e morí senza figli. Il secondo pure la sposò; poi il terzo; e cosí, fino al settimo, morirono senza lasciar figli. Infine morí anche la donna. Nella risurrezione, dunque, di chi sarà moglie quella donna? Perché tutti e sette l'hanno avuta per moglie». Gesú disse loro: «I figli di questo mondo sposano e sono sposati; ma quelli che saranno ritenuti degni di aver parte al mondo avvenire e alla risurrezione dai morti, non prendono né danno moglie; neanche possono piú morire perché sono simili agli angeli e sono figli di Dio, essendo figli della risurrezione. Che poi i morti risuscitino, lo dichiarò anche Mosè nel passo del «pruno», quando chiama il Signore, Dio di *Abraamo, Dio di *Isacco e Dio di *Giacobbe. Ora, egli non è Dio di morti, ma di vivi; perché per lui tutti vivono».
Vangelo secondo Luca 20:27-38 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
I *sadducei dicevano che nessuno può risorgere dopo la morte. Alcuni di loro si fecero avanti e domandarono a Gesù: — *Maestro, Mosè ci ha lasciato questo comandamento scritto: Se uno muore e lascia la moglie senza figli, suo fratello deve sposare la vedova e cercare di avere dei figli per quello che è morto. Dunque: c’erano una volta sette fratelli. Il primo si sposò e morì senza lasciare figli. Anche il secondo e il terzo sposarono quella vedova senza avere figli, e così via tutti e sette: tutti morirono senza lasciare figli. Poi morì anche quella donna. Ora, nel giorno della risurrezione, di chi sarà moglie quella donna? Perché tutti e sette i fratelli l’hanno avuta come moglie. Gesù rispose loro: — Solo in questa vita gli uomini e le donne sposano e sono sposati. Ma quelli che risorgeranno dai morti e saranno giudicati degni della vita futura non prenderanno più né moglie né marito. Essi non possono più morire perché sono uguali agli *angeli e sono figli di Dio perché sono risorti. È certo che i morti risorgono: lo afferma anche Mosè quando parla del cespuglio in fiamme. In quel punto Mosè dice che il Signore è il Dio di Abramo , il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe. Quindi Dio è il Dio dei vivi e non dei morti, perché tutti da lui ricevono la vita.
Vangelo secondo Luca 20:27-38 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
OR alcuni de' Sadducei, i quali pretendono non esservi risurrezione, accostatisi, lo domandarono, dicendo: Maestro, Mosè ci ha scritto, che se il fratello d'alcuno muore avendo moglie, e muore senza figliuoli, il suo fratello prenda la moglie, e susciti progenie al suo fratello. Or vi furono sette fratelli; e il primo, presa moglie, morì senza figliuoli. E il secondo prese quella moglie, e morì anch'egli senza figliuoli. Poi il terzo la prese; e simigliantemente tutti e sette; e morirono senza aver lasciati figliuoli. Ora, dopo tutti, morì anche la donna. Nella risurrezione adunque, di chi di loro sarà ella moglie? poichè tutti e sette l'hanno avuta per moglie. E Gesù, rispondendo, disse loro: I figliuoli di questo secolo sposano, e son maritati; ma coloro che saranno reputati degni d'ottener quel secolo, e la risurrezion de' morti, non isposano, e non son maritati. Perciocchè ancora non possono più morire; poichè siano pari agli angeli; e son figliuoli di Dio, essendo figliuoli della risurrezione. Or che i morti risuscitino, Mosè stesso lo dichiarò presso al pruno, quando egli nomina il Signore l'Iddio d'Abrahamo, e l'Iddio d'Isacco, e l'Iddio di Giacobbe. Or egli non è Dio de' morti, anzi de' viventi; poichè tutti vivono per lui.