Levitico 7:1-38
Levitico 7:1-38 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«“Questa è la legge del sacrificio per la colpa; è cosa santissima. Nel luogo dove si sgozza l’olocausto, si sgozzerà la vittima del sacrificio per la colpa; e se ne spargerà il sangue sull’altare da ogni lato; si offrirà tutto il grasso, la coda, il grasso che copre le interiora, i due rognoni, il grasso che c’è sopra e che copre i fianchi, e la rete del fegato che si staccherà vicino ai rognoni. Il sacerdote farà bruciare tutto questo sull’altare, come un sacrificio consumato dal fuoco per il SIGNORE. Questo è un sacrificio per la colpa. Soltanto i maschi delle famiglie dei sacerdoti ne potranno mangiare; lo si mangerà in luogo santo; è cosa santissima. Il sacrificio per la colpa è come il sacrificio espiatorio; la stessa legge vale per entrambi; la vittima sarà del sacerdote che farà l’espiazione. Il sacerdote che offrirà l’olocausto per qualcuno avrà per sé la pelle della vittima che avrà offerta. Così pure ogni oblazione, cotta nel forno, o preparata in padella, o sulla piastra, sarà del sacerdote che l’ha offerta. Ogni oblazione, impastata con olio o asciutta, sarà per tutti i figli di Aaronne: per l’uno come per l’altro. «“Questa è la legge del sacrificio di riconoscenza, che si offrirà al SIGNORE. Se qualcuno lo offre come ringraziamento, offrirà il sacrificio di ringraziamento con l’aggiunta di focacce azzime intrise con olio, gallette senza lievito unte con olio e fior di farina cotto in forma di focacce intrise d’olio. Oltre alle focacce, potrà offrire pane lievitato, in occasione del suo sacrificio di ringraziamento e di riconoscenza. Di ognuna di queste offerte si presenterà una parte come oblazione elevata al SIGNORE; essa sarà del sacerdote che avrà fatto l’aspersione del sangue del sacrificio di riconoscenza. La carne del sacrificio di ringraziamento e di riconoscenza sarà mangiata il giorno stesso in cui esso è offerto; non se ne lascerà nulla fino alla mattina. Ma se il sacrificio che uno offre è votivo o volontario, la vittima sarà mangiata il giorno che egli la offrirà, e quel che ne rimane dovrà essere mangiato l’indomani; ma quello che sarà rimasto della carne del sacrificio fino al terzo giorno dovrà essere bruciato. Se uno mangia della carne del suo sacrificio di riconoscenza il terzo giorno, colui che l’ha offerto non sarà gradito; dell’offerta non gli sarà tenuto conto; quella carne è immonda e colui che ne avrà mangiato porterà la pena della sua iniquità. La carne che sarà stata a contatto con qualcosa di impuro, non sarà mangiata; sarà bruciata. Quanto alla carne che si mangia, chiunque è puro ne potrà mangiare; ma la persona che, impura, mangerà della carne del sacrificio di riconoscenza che appartiene al SIGNORE, sarà tolta via dalla sua gente. Se uno toccherà qualcosa di impuro, un’impurità umana, un animale impuro o qualsiasi cosa abominevole, immonda, e mangerà della carne del sacrificio di riconoscenza che appartiene al SIGNORE, sarà tolto via dalla sua gente”». Il SIGNORE parlò ancora a Mosè, e disse: «Parla ai figli d’Israele, e di’ loro: “Non mangerete nessun grasso, né di bue, né di pecora, né di capra. Il grasso di una bestia morta da sé, o il grasso di una bestia sbranata potrà servire per qualsiasi altro uso ma non ne mangerete affatto; perché chiunque mangerà del grasso degli animali che si offrono in sacrificio consumato dal fuoco per il SIGNORE, sarà tolto via dalla sua gente. Non mangerete neppure del sangue, né di uccelli né di quadrupedi, dovunque abiterete. Chiunque mangerà sangue di qualsiasi specie, sarà eliminato dalla sua gente”». Il SIGNORE parlò ancora a Mosè, e disse: «Parla ai figli d’Israele e di’ loro: “Colui che offrirà al SIGNORE il suo sacrificio di riconoscenza porterà la sua offerta al SIGNORE, prelevandola dal suo sacrificio di riconoscenza. Porterà con le proprie mani ciò che dev’essere offerto al SIGNORE mediante il fuoco; porterà il grasso insieme con il petto, il petto per agitarlo come offerta agitata davanti al SIGNORE. Il sacerdote farà bruciare il grasso sull’altare; ma il petto sarà di Aaronne e dei suoi figli. Darete pure al sacerdote, come offerta elevata, la coscia destra dei vostri sacrifici di riconoscenza. Chiunque tra i figli di Aaronne offrirà il sangue e il grasso dei sacrifici di riconoscenza avrà, come sua parte, la coscia destra. Infatti, dai sacrifici di riconoscenza offerti dai figli d’Israele, io prendo il petto dell’offerta agitata e la coscia dell’offerta elevata, e li do al sacerdote Aaronne e ai suoi figli per legge perenne, che sarà osservata dai figli d’Israele”». Questa è la parte spettante ad Aaronne e ai suoi figli, dei sacrifici consumati dal fuoco per il SIGNORE, dal giorno in cui saranno presentati per esercitare il sacerdozio del SIGNORE. Il SIGNORE ha ordinato ai figli d’Israele di dar loro questo dal giorno della loro unzione. È una parte che è loro dovuta per sempre, di generazione in generazione. Questa è la legge dell’olocausto, dell’oblazione, del sacrificio espiatorio, del sacrificio per il peccato, della consacrazione e del sacrificio di riconoscenza: legge che il SIGNORE diede a Mosè sul monte Sinai il giorno che ordinò ai figli d’Israele di presentare le loro offerte al SIGNORE nel deserto del Sinai.
Levitico 7:1-38 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
«“Questa è la legge del sacrificio per la colpa; è cosa santissima. Nel luogo dove si sgozza l'olocausto, si sgozzerà la vittima del sacrificio per la colpa; e se ne spargerà il sangue sull'altare da ogni lato; si offrirà tutto il grasso, la coda, il grasso che copre le interiora, i due rognoni, il grasso che c'è sopra e che copre i fianchi, e la rete del fegato che si staccherà vicino ai rognoni. Il *sacerdote farà bruciare tutto questo sull'altare, come un sacrificio consumato dal fuoco per il Signore. Questo è un sacrificio per la colpa. Soltanto i maschi delle famiglie dei sacerdoti ne potranno mangiare; lo si mangerà in luogo santo; è cosa santissima. Il sacrificio per la colpa è come il sacrificio espiatorio; la stessa legge vale per entrambi; la vittima sarà del sacerdote che farà l'espiazione. Il sacerdote che offrirà l'olocausto per qualcuno avrà per sé la pelle della vittima che avrà offerta. Cosí pure ogni oblazione, cotta nel forno, o preparata in padella, o sulla piastra, sarà del sacerdote che l'ha offerta. Ogni oblazione, impastata con olio o asciutta, sarà per tutti i figli d'*Aaronne: per l'uno come per l'altro. «“Questa è la legge del sacrificio di riconoscenza, che si offrirà al Signore. Se qualcuno lo offre come ringraziamento, offrirà il sacrificio di ringraziamento con l'aggiunta di focacce azzime intrise con olio, gallette senza lievito unte con olio e fior di farina cotto in forma di focacce intrise d'olio. Oltre alle focacce, potrà offrire pane lievitato, in occasione del suo sacrificio di ringraziamento e di riconoscenza. Di ognuna di queste offerte si presenterà una parte come oblazione elevata al Signore; essa sarà del sacerdote che avrà fatto l'aspersione del sangue del sacrificio di riconoscenza. La carne del sacrificio di ringraziamento e di riconoscenza sarà mangiata il giorno stesso in cui esso è offerto; non se ne lascerà nulla fino alla mattina. Ma se il sacrificio che uno offre è votivo o volontario, la vittima sarà mangiata il giorno che egli la offrirà, e quel che ne rimane dovrà essere mangiato l'indomani; ma quello che sarà rimasto della carne del sacrificio fino al terzo giorno dovrà essere bruciato. Se uno mangia della carne del suo sacrificio di riconoscenza il terzo giorno, colui che l'ha offerto non sarà gradito; dell'offerta non gli sarà tenuto conto; quella carne è immonda e colui che ne avrà mangiato porterà la pena della sua iniquità. La carne che sarà stata a contatto con qualcosa di impuro, non sarà mangiata; sarà bruciata. Quanto alla carne che si mangia, chiunque è puro ne potrà mangiare; ma la persona che, impura, mangerà della carne del sacrificio di riconoscenza che appartiene al Signore, sarà tolta via dalla sua gente. Se uno toccherà qualcosa di impuro, un'impurità umana, un animale impuro o qualsiasi cosa abominevole, immonda, e mangerà della carne del sacrificio di riconoscenza che appartiene al Signore, sarà tolto via dalla sua gente”». Il Signore parlò ancora a *Mosè, e disse: «Parla ai figli d'*Israele, e di' loro: “Non mangerete nessun grasso, né di bue, né di pecora, né di capra. Il grasso di una bestia morta da sé, o il grasso di una bestia sbranata potrà servire per qualsiasi altro uso ma non ne mangerete affatto; perché chiunque mangerà del grasso degli animali che si offrono in sacrificio consumato dal fuoco per il Signore, sarà tolto via dalla sua gente. Non mangerete neppure del sangue, né di uccelli né di quadrupedi, dovunque abiterete. Chiunque mangerà sangue di qualsiasi specie, sarà eliminato dalla sua gente”». Il Signore parlò ancora a Mosè, e disse: «Parla ai figli d'Israele e di' loro: “Colui che offrirà al Signore il suo sacrificio di riconoscenza porterà la sua offerta al Signore, prelevandola dal suo sacrificio di riconoscenza. Porterà con le proprie mani ciò che dev'essere offerto al Signore mediante il fuoco; porterà il grasso insieme con il petto, il petto per agitarlo come offerta agitata davanti al Signore. Il sacerdote farà bruciare il grasso sull'altare; ma il petto sarà di Aaronne e dei suoi figli. Darete pure al sacerdote, come offerta elevata, la coscia destra dei vostri sacrifici di riconoscenza. Chiunque tra i figli d'Aaronne offrirà il sangue e il grasso dei sacrifici di riconoscenza avrà, come sua parte, la coscia destra. Infatti, dai sacrifici di riconoscenza offerti dai figli d'Israele, io prendo il petto dell'offerta agitata e la coscia dell'offerta elevata, e li do al sacerdote Aaronne e ai suoi figli per legge perenne, che sarà osservata dai figli d'Israele”». Questa è la parte spettante ad Aaronne e ai suoi figli, dei sacrifici consumati dal fuoco per il Signore, dal giorno in cui saranno presentati per esercitare il sacerdozio del Signore. Il Signore ha ordinato ai figli d'Israele di dar loro questo dal giorno della loro unzione. È una parte che è loro dovuta per sempre, di generazione in generazione. Questa è la legge dell'olocausto, dell'oblazione, del sacrificio espiatorio, del sacrificio per il peccato, della consacrazione e del sacrificio di riconoscenza: legge che il Signore diede a Mosè sul monte Sinai il giorno che ordinò ai figli d'Israele di presentare le loro offerte al Signore nel deserto del Sinai.
Levitico 7:1-38 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
«Ecco le regole per il sacrificio di riparazione: Si tratta di un’offerta santissima. Si deve sgozzare l’animale nel luogo dove si sgozzano gli animali offerti come sacrificio completo, e con il suo sangue si aspergono i lati dell’altare. Si offrono al Signore queste parti grasse: la coda, il grasso che copre le viscere, i due reni con il grasso che vi è attaccato, il grasso che è intorno ai fianchi e il lobo del fegato insieme con i reni. Il sacerdote brucia tutto sull’altare. Questo è un sacrificio di riparazione, consumato dal fuoco in onore del Signore. Soltanto gli uomini delle famiglie sacerdotali possono mangiare la carne di questo animale; la mangeranno in un luogo santo, perché essa è cosa santissima. Queste regole valgono sia per il sacrificio per invocare il perdono sia per il sacrificio di riparazione. La carne della vittima spetta al sacerdote che ha compiuto la cerimonia del perdono». «Quando viene offerto un sacrificio completo, la pelle dell'animale spetta al sacerdote che ha presieduto la cerimonia. Ogni offerta vegetale, cotta nel forno o preparata nella pentola o nella teglia, spetta al sacerdote che presiede la cerimonia. Ogni offerta preparata con olio o asciutta, invece, spetta a tutti i figli di Aronne in misura uguale». «Queste sono le regole del sacrificio per il banchetto sacro offerto al Signore: Quando un sacrificio è offerto come ringraziamento, si offriranno con il sacrificio di ringraziamento anche focacce senza lievito intrise con olio, alcune schiacciate senza lievito unte con olio, e focacce fatte con farina mescolata con olio. Oltre alle focacce, come offerta, si porterà pane lievitato, per accompagnare il sacrificio di ringraziamento. Da ognuna di queste offerte se ne preleverà una parte come tributo per il Signore: è la parte che spetta al sacerdote che ha asperso l’altare con il sangue del sacrificio per il banchetto sacro. La carne dell'animale sacrificato dovrà essere mangiata il giorno stesso. Non ne deve restare per il giorno dopo. «Quando un sacrificio per il banchetto sacro è offerto o per adempire un voto o di spontanea volontà, il giorno stesso del sacrificio si può mangiarne la carne; il giorno dopo, quel che rimane. Quel che rimane fino al terzo giorno dovrà essere gettato nel fuoco. Se, al terzo giorno, qualcuno mangia la carne del sacrificio che egli ha offerto, non può ottenere l’approvazione del Signore; il suo sacrificio non vale nulla, perché la carne non è più adatta a nessun uso religioso. Chi ne mangia, si rende colpevole di un peccato. Se la carne è entrata in contatto con qualche cosa d’impuro, non si deve consumarla, ma gettarla nel fuoco. «Chiunque è in stato di purità rituale può mangiare la carne del sacrificio. Se qualcuno è in stato di impurità personale e mangia la carne della vittima sacrificata nel sacrificio per il banchetto sacro offerto al Signore, sarà escluso dalla comunità d'Israele; e così sarà per chiunque ne mangi dopo essere stato in contatto con una persona impura, un animale domestico impuro o qualsiasi altra cosa impura». Il Signore disse a Mosè di comunicare agli Israeliti queste regole: «Voi non dovete mangiare nessuna parte grassa di un animale, né di bue né di montone né di capra. Il grasso di una bestia che è morta naturalmente o il grasso di una bestia sbranata può servire per qualsiasi altro uso, ma non deve essere mangiato. Chiunque mangerà il grasso di un animale destinato a essere consumato sul fuoco come sacrificio per il Signore, sarà escluso dalla comunità d'Israele. Voi non dovete affatto mangiare sangue, né di uccelli né di animali domestici, in qualunque posto abitiate. Chiunque mangerà sangue, di qualsiasi animale esso sia, sarà escluso dalla comunità d'Israele». Il Signore disse a Mosè di comunicare agli Israeliti anche queste regole: «Se qualcuno offre un sacrificio per il banchetto sacro, darà al Signore la parte che gli spetta; porterà lui stesso quel che è riservato al Signore, cioè il grasso e il petto dell'animale. Il petto deve essere offerto al Signore con il gesto rituale di presentazione. Il sacerdote brucerà il grasso sopra l’altare; il petto spetterà ad Aronne e ai suoi figli. Voi dovete anche prelevare la coscia destra dell'animale sacrificato e consegnarla al sacerdote. È la parte che spetta a quel figlio di Aronne che porta all’altare il sangue e il grasso dei sacrifici per il banchetto sacro. Il Signore stesso vi ordina, Israeliti, di mettere da parte il petto e la coscia degli animali offerti in sacrificio per il banchetto sacro, per darli al sacerdote Aronne e ai suoi discendenti, perché queste parti sono riservate a loro, secondo una legge valida per sempre. «Tra le offerte consumate dal fuoco in onore del Signore queste sono le parti riservate ad Aronne e ai suoi figli, dal giorno in cui eserciteranno il loro ministero di sacerdoti del Signore. Il Signore vi ordina, Israeliti, di consegnarle a loro, dal giorno in cui saranno consacrati: questa prescrizione deve essere osservata in ogni epoca». Queste sono le regole riguardanti i sacrifici completi, le offerte di vegetali, i sacrifici per il perdono, i sacrifici di riparazione, i sacrifici di investitura e i sacrifici per il banchetto sacro. Il Signore le ha trasmesse a Mosè sul monte Sinai, il giorno stesso in cui ha ordinato agli Israeliti di offrirgli sacrifici nel deserto del Sinai.
Levitico 7:1-38 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Or quest'è la legge del sacrificio per la colpa; è cosa santissima: Scannisi il sacrificio per la colpa nello stesso luogo dove si scannano gli olocausti; e spargasene il sangue sopra l'Altare, attorno attorno. E offeriscasene tutto il grasso, la coda, e il grasso che copre l'interiora; e i due arnioni, e il grasso che è sopra essi, che è sopra i fianchi; e levisi la rete che è in sul fegato, insieme co' due arnioni. E faccia il sacerdote bruciar quelle cose sopra l'Altare, per offerta fatta per fuoco al Signore; è sacrificio per la colpa. Ogni maschio d'intra i sacerdoti ne potrà mangiare; mangisi in luogo santo: è cosa santissima. Facciasi al sacrificio per la colpa, come al sacrificio per lo peccato; siavi una stessa legge per l'uno e per l'altro; sia quel sacrificio del sacerdote, il qual con esso avrà fatto il purgamento del peccato. Parimente abbia per sè il sacerdote, che avrà offerto l'olocausto di alcuno, la pelle dell'olocausto ch'egli avrà offerto. Così ancora ogni offerta di panatica che si cuocerà al forno, o si apparecchierà nella padella, o in su la teglia sia del sacerdote che l'offerirà. Ma ogni offerta di panatica, intrisa con olio, o asciutta, sia di tutti i figliuoli di Aaronne indifferentemente. E quest'è la legge del sacrificio da render grazie, che si offerirà al Signore. Se alcuno l'offerisce per sacrificio di laude, offerisca, oltre ad esso sacrificio di laude, delle focacce azzime, intrise con olio, e delle schiacciate azzime, unte con olio; e del fior di farina, cotta in su la teglia, in focacce intrise con olio. Offerisca ancora per sua offerta, oltre a quelle focacce, del pan lievitato, insieme col suo sacrificio di laude, da render grazie. E di quel pane lievitato, presentine uno di tutta l'offerta, in offerta elevata al Signore; ed esso sia del sacerdote che avrà sparso il sangue del sacrificio da render grazie. E mangisi la carne del suo sacrificio di laude da render grazie, nel giorno stesso ch'egli avrà fatta la sua offerta; non lascisene nulla di avanzo fino alla mattina. E se il sacrificio ch'egli offerirà è votato, o volontario, mangisi nel giorno stesso ch'egli l'avrà offerto; e se ne rimane alcuna cosa, mangisi il giorno seguente. E brucisi col fuoco quello che sarà rimasto della carne di esso sacrificio fino al terzo giorno. E se pure al terzo giorno si mangia della carne del sacrificio di colui da render grazie, colui che l'avrà offerto non sarà gradito; quello non gli sarà imputato; sarà fracidume; e la persona che ne avrà mangiato porterà la sua iniquità. E di questa carne ciò che avrà toccata qualunque cosa immonda, non mangisi; brucisi col fuoco; quant'è a questa carne, mangine chiunque è mondo. Ma la persona che avrà mangiata della carne del sacrificio da render grazie, offerto al Signore, avendo la sua immondizia addosso, sia ricisa da' suoi popoli. Parimente la persona, la quale, avendo toccata qualunque cosa immonda, come immondizia d'uomo, o alcun animale immondo, o alcun rettile immondo, mangerà della carne del sacrificio da render grazie, offerta al Signore, sia ricisa da' suoi popoli. Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: Parla a' figliuoli d'Israele, dicendo: Non mangiate alcun grasso, nè di bue, nè di pecora, nè di capra. Ben potrassi adoperare in qualunque altro uso il grasso di una bestia morta da sè, o il grasso di una bestia lacerata dalle fiere; ma non mangiatelo per niuna maniera. Perciocchè, se alcuno mangia del grasso di alcun animale, del quale si offerisce sacrificio fatto per fuoco al Signore, la persona che ne mangerà sarà ricisa da' suoi popoli. Parimente, non mangiate, in niuna delle vostre abitazioni, alcun sangue, nè di uccelli, nè di bestie. Qualunque persona avrà mangiato alcun sangue, sia ricisa da' suoi popoli. Il Signore parlò, oltre a ciò, a Mosè, dicendo: Parla a' figliuoli d'Israele, dicendo: Se alcuno offerisce al Signore un suo sacrificio da render grazie, porti egli stesso al Signore la sua offerta del sacrificio da render grazie. Portino le sue mani stesse quelle cose che si hanno da ardere al Signore; porti il grasso, insieme col petto; il petto, per esser dimenato per offerta dimenata, nel cospetto del Signore. E faccia il sacerdote bruciare il grasso sopra l'Altare; e il petto sia di Aaronne e de' suoi figliuoli. Date ancora al sacerdote, per offerta elevata, la spalla destra de' vostri sacrificii da render grazie. Sia quella spalla destra di colui de' figliuoli di Aaronne che avrà offerto il sangue, e il grasso de' sacrificii da render grazie, per sua parte. Perciocchè io ho preso dai figliuoli d'Israele il petto dell'offerta dimenata, e la spalla dell'offerta elevata, de' lor sacrificii da render grazie; e ho date al Sacerdote Aaronne, e a' suoi figliuoli, per istatuto perpetuo, quelle cose che si devono prendere da' figliuoli d'Israele. Quest'è il diritto dell' Unzione di Aaronne, e dell'Unzione dei figliuoli suoi, che si deve torre dell'offerte fatte per fuoco al Signore, il quale è stato loro assegnato nel giorno che il Signore li ha fatti accostare, per esercitargli il sacerdozio. Il quale il Signore ha comandato che sia loro dato da' figliuoli d'Israele, nel giorno che li ha unti, per istatuto perpetuo, per le lor generazioni. Quest'è la legge dell'olocausto, dell'offerta di panatica, e del sacrificio per lo peccato, e del sacrificio per la colpa, e del sacrificio delle consacrazioni, e del sacrificio da render grazie; la quale il Signore diede a Mosè, in sul monte di Sinai, nel giorno ch'egli comandò nel deserto di Sinai, a' figliuoli d'Israele, d'offerir le loro offerte al Signore.