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Giosuè 5:1-15

Giosuè 5:1-15 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Quando tutti i re degli Amorei che erano di là dal Giordano verso occidente e tutti i re dei Cananei che erano presso il mare udirono che il SIGNORE aveva prosciugato le acque del Giordano davanti ai figli d’Israele finché fossero passati, il loro cuore venne meno e non rimase più in loro alcun coraggio di fronte ai figli d’Israele. In quel tempo il SIGNORE disse a Giosuè: «Fatti dei coltelli di pietra e torna di nuovo a circoncidere i figli d’Israele». E Giosuè si fece dei coltelli di pietra e circoncise i figli d’Israele sul colle di Aralot. Questo fu il motivo per cui li circoncise: tutti i maschi del popolo uscito dall’Egitto, cioè tutti gli uomini di guerra, erano morti nel deserto durante il viaggio dopo essere usciti dall’Egitto. Tutto il popolo uscito dall’Egitto era circonciso, ma tutto il popolo nato nel deserto durante il viaggio, dopo l’uscita dall’Egitto, non era stato circonciso. Infatti i figli d’Israele avevano camminato per quarant’anni nel deserto, finché tutta la nazione, cioè tutti gli uomini di guerra che erano usciti dall’Egitto, furono distrutti, perché non avevano ubbidito alla voce del SIGNORE. Il SIGNORE aveva loro giurato che non avrebbe fatto loro vedere il paese che aveva promesso con giuramento ai loro padri di dare a noi: paese dove scorrono il latte e il miele; e sostituì a loro i loro figli. E questi Giosuè circoncise, perché erano incirconcisi, non essendo stati circoncisi durante il viaggio. Quando tutta la nazione fu circoncisa, quelli rimasero al loro posto nell’accampamento, finché fossero guariti. Allora il SIGNORE disse a Giosuè: «Oggi vi ho tolto di dosso l’infamia d’Egitto». E quel luogo fu chiamato Ghilgal, nome che dura fino ad oggi. I figli d’Israele si accamparono a Ghilgal e, sulla sera del quattordicesimo giorno del mese, celebrarono la Pasqua nelle pianure di Gerico. L’indomani della Pasqua, in quello stesso giorno, mangiarono i prodotti del paese: pani azzimi e grano arrostito. E la manna cessò l’indomani del giorno in cui mangiarono i prodotti del paese; e i figli d’Israele non ebbero più manna, ma mangiarono, quell’anno stesso, il frutto del paese di Canaan. Mentre Giosuè era presso Gerico, egli alzò gli occhi, guardò, ed ecco un uomo in piedi che gli stava davanti, tenendo in mano la spada sguainata. Giosuè andò verso di lui e gli disse: «Sei tu dei nostri o dei nostri nemici?» E quello rispose: «No, io sono il capo dell’esercito del SIGNORE; arrivo adesso». Allora Giosuè cadde con la faccia a terra, si prostrò e gli disse: «Che cosa vuol dire il mio Signore al suo servo?» Il capo dell’esercito del SIGNORE disse a Giosuè: «Togliti i calzari dai piedi; perché il luogo dove stai è santo». E Giosuè fece così.

Giosuè 5:1-15 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Quando tutti i re degli *Amorei che erano di là dal *Giordano verso occidente e tutti i re dei *Cananei che erano presso il mare udirono che il Signore aveva prosciugato le acque del Giordano davanti ai figli d'*Israele finché fossero passati, il loro cuore venne meno e non rimase piú in loro alcun coraggio di fronte ai figli d'Israele. In quel tempo il Signore disse a *Giosuè: «Fatti dei coltelli di pietra, e torna di nuovo a circoncidere i figli d'Israele». E Giosuè si fece dei coltelli di pietra e circoncise i figli d'Israele sul colle d'Aralot. Questo fu il motivo per cui li circoncise: tutti i maschi del popolo uscito dall'Egitto, cioè tutti gli uomini di guerra, erano morti nel deserto durante il viaggio dopo essere usciti dall'Egitto. Tutto il popolo uscito dall'Egitto era circonciso, ma tutto il popolo nato nel deserto durante il viaggio, dopo l'uscita dall'Egitto, non era stato circonciso. Infatti i figli d'Israele avevano camminato per quarant'anni nel deserto, finché tutta la nazione, cioè tutti gli uomini di guerra che erano usciti dall'Egitto, furono distrutti, perché non avevano ubbidito alla voce del Signore. Il Signore aveva loro giurato che non avrebbe fatto loro vedere il paese che aveva promesso con giuramento ai loro padri di dare a noi: paese dove scorrono il latte e il miele; e sostituí a loro i loro figli. E questi Giosuè circoncise, perché erano *incirconcisi, non essendo stati circoncisi durante il viaggio. Quando tutta la nazione fu circoncisa, quelli rimasero al loro posto nell'accampamento, finché fossero guariti. Allora il Signore disse a Giosuè: Oggi vi ho tolto di dosso l'infamia d'Egitto. E quel luogo fu chiamato *Ghilgal, nome che dura fino ad oggi. I figli d'Israele si accamparono a Ghilgal e, sulla sera del quattordicesimo giorno del mese, celebrarono la Pasqua nelle pianure di *Gerico. L'indomani della Pasqua, in quello stesso giorno, mangiarono i prodotti del paese: *pani azzimi e grano arrostito. E la *manna cessò l'indomani del giorno in cui mangiarono i prodotti del paese; e i figli d'Israele non ebbero piú manna, ma mangiarono, quell'anno stesso, il frutto del paese di *Canaan. Mentre Giosuè era presso Gerico, egli alzò gli occhi, guardò, ed ecco un uomo in piedi che gli stava davanti, tenendo in mano la spada sguainata. Giosuè andò verso di lui, e gli disse: «Sei tu dei nostri, o dei nostri nemici?» E quello rispose: «No, io sono il capo dell'esercito del Signore; arrivo adesso». Allora Giosuè cadde con la faccia a terra, si prostrò e gli disse: «Che cosa vuol dire il mio Signore al suo servo?». Il capo dell'esercito del Signore disse a Giosuè: «Togliti i calzari dai piedi; perché il luogo dove stai è santo». E Giosuè fece cosí.

Giosuè 5:1-15 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Tutti i re amorrei a ovest del Giordano e i re cananei della costa vennero a sapere che il Signore aveva prosciugato le acque del Giordano davanti agli Israeliti per farli passare. Tanta fu la paura che rimasero senza fiato di fronte agli Israeliti. Il Signore disse a Giosuè: «Procurati pietre affilate per sottoporre di nuovo gli Israeliti al rito della circoncisione». Giosuè fece come il Signore aveva ordinato e compì il rito sulla collina di Aralot (sul colle dei Prepuzi). Lo fece perché quelli che erano nati nel deserto dopo l’uscita dall’Egitto non erano ancora circoncisi. Erano stati invece circoncisi i maschi usciti dall’Egitto in grado di combattere, ma essi erano morti durante il viaggio. Infatti gli Israeliti avevano vagato per quarant’anni nel deserto e dei maschi usciti dall’Egitto non ne era rimasto neppure uno. Non avevano ascoltato il Signore e il Signore aveva giurato di non farli mai entrare nella terra, promessa ai loro padri, terra dove scorre latte e miele. Al loro posto il Signore fece sorgere una nuova generazione: proprio per questa Giosuè compì il rito della circoncisione, che non era mai stato celebrato durante il viaggio nel deserto. Dopo la circoncisione tutti rimasero in riposo nell’accampamento, per lasciar guarire la ferita. Poi il Signore disse a Giosuè: «Oggi io vi ho liberati dal disonore che durava fin dal tempo dell'Egitto». Per questo il luogo fu chiamato Gàlgala e ha conservato questo nome fino ai nostri giorni. Gli Israeliti si accamparono in Gàlgala e celebrarono la Pasqua nella pianura di Gerico il quattordici del mese, verso sera. Il giorno dopo la Pasqua, esattamente quel giorno, per la prima volta mangiarono i prodotti di quella terra: pani non lievitati e grano abbrustolito. Da quel giorno, quando per la prima volta mangiarono i frutti della terra, la manna cessò. Così, da allora in poi, gli Israeliti cominciarono a cibarsi dei prodotti della terra di Canaan. Un giorno, mentre era vicino a Gerico, Giosuè alzò gli occhi e vide di fronte a sé un uomo con la spada in pugno. Gli andò incontro e gli domandò: — Sei dei nostri oppure un nemico? Egli rispose: — Né uno dei vostri né un nemico. Sono il capo dell'esercito del Signore, e sono arrivato ora. Giosuè si gettò con la faccia a terra e gli domandò: — Quali sono i tuoi ordini? Il capo dell'esercito del Signore rispose: — Togliti i sandali dai piedi perché questo luogo è sacro. E così fece Giosuè.

Giosuè 5:1-15 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

Ora, come tutti re degli Amorrei che erano di qua dal Giordano, verso Ponente, e tutti i re de' Cananei, ch'erano presso al mare, udirono che il Signore avea seccate le acque del Giordano davanti a' figliuoli d'Israele, finchè fossero passati; il cuor loro divenne tutto fiacco, e non restò loro più alcun animo, per tema de' figliuoli d'Israele. IN quel tempo il Signore disse a Giosuè: Fatti de' coltelli taglienti, e torna di nuovo a circoncidere i figliuoli d'Israele. Giosuè adunque si fece dei coltelli taglienti, e circoncise i figliuoli d'Israele al colle de' prepuzi. Or questa fu la cagione per la quale Giosuè li circoncise: tutti i maschi del popolo, ch'era uscito di Egitto, cioè, tutti gli uomini di guerra, erano morti nel deserto per lo cammino, dopo essere usciti di Egitto. E, benchè tutto il popolo che uscì d'Egitto fosse circonciso, non però aveano circonciso tutto il popolo ch'era nato nel deserto per lo cammino, dopo che furono usciti d'Egitto. Perciocchè, dopo che i figliuoli d'Israele furono camminati quarant'anni per lo deserto, finchè fosse consumata la gente degli uomini di guerra ch'erano usciti di Egitto, i quali non aveano ubbidito alla voce del Signore, onde il Signore avea lor giurato, che non farebbe lor vedere il paese, del quale avea giurato a' lor padri, che ce lo darebbe; paese stillante latte e miele; il Signore fece sorgere, in luogo loro, i lor figliuoli, e quelli circoncise Giosuè; perciocchè erano incirconcisi, conciossiachè non fossero stati circoncisi per lo cammino. E, dopo che si fu finito di circoncidere tutta la gente, dimorarono fermi nel campo, finchè fossero guariti. E il Signore disse a Giosuè: Oggi io vi ho tolto d'addosso il vituperio di Egitto. Ed egli pose nome a quel luogo, Ghilgal, il quale dura fino a questo giorno. E i figliuoli d'Israele, accampati in Ghilgal, celebrarono la Pasqua nel quartodecimo giorno di quel mese, in su la sera nelle campagne di Gerico. E il giorno seguente la Pasqua, in quello stesso giorno, mangiarono del grano del paese, in pani azzimi, e del grano arrostito. E il giorno appresso ch'ebber mangiato del grano del paese, la manna cessò; e i figliuoli d'Israele non ebbero più manna; anzi quell'anno mangiarono del frutto della terra di Canaan. Or avvenne che, mentre Giosuè era presso a Gerico, egli alzò gli occhi, e riguardò, ed ecco, un uomo stava ritto davanti a lui, il quale avea la sua spada tratta in mano. E Giosuè andò a lui, e gli disse: Sei tu de' nostri, ovvero dei nostri nemici? Ed egli disse: No; anzi io sono il Capo dell'esercito del Signore; pur ora son venuto. E Giosuè cadde sopra la sua faccia in terra, e adorò; e gli disse: Che vuol dire il mio Signore al suo servitore? E il Capo dell'esercito del Signore disse a Giosuè: Tratti le scarpe da' piedi; perciocchè il luogo, sopra il quale tu stai, è santo. E Giosuè fece così.

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