Giosuè 22:10-34
Giosuè 22:10-34 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
E come giunsero alla regione del Giordano che appartiene al paese di Canaan, i figli di Ruben, i figli di Gad e la mezza tribù di Manasse vi costruirono un altare, presso il Giordano: un grande altare, che colpiva la vista. I figli d’Israele udirono che si diceva: «Ecco, i figli di Ruben, i figli di Gad e la mezza tribù di Manasse hanno costruito un altare di fronte al paese di Canaan, nella regione del Giordano, dal lato dei figli d’Israele». Quando i figli d’Israele udirono questo, tutta la comunità dei figli d’Israele si riunì a Silo per salire a combattere contro di loro. E i figli d’Israele mandarono ai figli di Ruben, ai figli di Gad e alla mezza tribù di Manasse, nel paese di Galaad, Fineas, figlio del sacerdote Eleazar, e con lui dieci capi, un capo per ogni casa paterna di tutte le tribù d’Israele: tutti erano capi di una casa paterna fra le migliaia d’Israele. Essi andarono dai figli di Ruben, dai figli di Gad e dalla mezza tribù di Manasse nel paese di Galaad, e dissero loro: «Così ha detto tutta la comunità del SIGNORE: “Che cos’è questa infedeltà che avete commesso contro il Dio d’Israele? Oggi, perché voltate le spalle e non seguite più il SIGNORE e avete costruito un altare per ribellarvi oggi al SIGNORE? È forse poca cosa per noi il peccato commesso a Peor del quale fino a oggi non ci siamo purificati e che attirò quel flagello sulla comunità del SIGNORE? Voi oggi voltate le spalle e non seguite più il SIGNORE! Così, se oggi voi vi ribellate al SIGNORE, domani egli si adirerà contro tutta la comunità d’Israele. Se ritenete impuro il paese che possedete, ebbene, passate nel paese che è proprietà del SIGNORE, dov’è stabilito il tabernacolo del SIGNORE, e stanziatevi in mezzo a noi; ma non vi ribellate al SIGNORE, e non fate di noi dei ribelli, costruendovi un altare oltre all’altare del SIGNORE nostro Dio. Acan, figlio di Zerac, che commise un’infedeltà relativa all’interdetto, non attirò forse l’ira del SIGNORE su tutta la comunità d’Israele? Così quell’uomo non fu il solo a perire per la sua iniquità”». Allora i figli di Ruben, i figli di Gad e la mezza tribù di Manasse risposero e dissero ai capi delle migliaia d’Israele: «Dio, Dio, il SIGNORE, Dio, Dio, il SIGNORE lo sa, e anche Israele lo saprà. Se abbiamo agito per ribellione, o per infedeltà verso il SIGNORE, o Dio, non ci salvare in questo giorno! Se abbiamo costruito un altare per voltare le spalle e non seguire più il SIGNORE; se è per offrirvi sopra olocausti o oblazioni o per farvi sopra sacrifici di riconoscenza, il SIGNORE ce ne chieda conto! Egli sa se non lo abbiamo fatto, invece, per timore di questo: che, cioè, in avvenire, i vostri figli potessero dire ai nostri figli: “Che cosa avete a che fare voi con il SIGNORE, il Dio d’Israele?” Il SIGNORE ha posto il Giordano come confine tra noi e voi, o figli di Ruben, o figli di Gad; voi non avete parte alcuna nel SIGNORE! E così i vostri figli farebbero cessare i nostri figli dal temere il SIGNORE. Perciò abbiamo detto: “Mettiamo ora mano a costruirci un altare, non per offrirci sopra olocausti né sacrifici, ma perché serva da testimonianza tra noi e voi e in mezzo ai nostri discendenti dopo di noi, che vogliamo servire il SIGNORE, nel suo cospetto, con i nostri olocausti, con i nostri sacrifici e con i nostri sacrifici di riconoscenza, affinché i vostri figli non abbiano un giorno a dire ai figli nostri: ‘Voi non avete parte alcuna nel SIGNORE!’” E abbiamo detto: “Se in avvenire essi diranno questo a noi o ai nostri discendenti, noi risponderemo: ‘Guardate la forma dell’altare del SIGNORE che i nostri padri fecero, non per olocausti né per sacrifici, ma perché servisse di testimonianza tra noi e voi’”. Lungi da noi l’idea di ribellarci al SIGNORE e di voltare le spalle e non seguire più il SIGNORE, costruendo un altare per olocausti, per oblazioni o per sacrifici, oltre all’altare del SIGNORE nostro Dio, che è davanti al suo tabernacolo!» Quando il sacerdote Fineas, e i capi della comunità, i capi delle migliaia d’Israele che erano con lui, ebbero udito le parole dette dai figli di Ruben, dai figli di Gad e dai figli di Manasse, rimasero soddisfatti. Fineas, figlio del sacerdote Eleazar, disse ai figli di Ruben, ai figli di Gad e ai figli di Manasse: «Oggi riconosciamo che il SIGNORE è in mezzo a noi, perché non avete commesso questa infedeltà verso il SIGNORE; così avete liberato i figli d’Israele dalla mano del SIGNORE». Fineas, figlio del sacerdote Eleazar, e i capi si allontanarono dai figli di Ruben e dai figli di Gad e tornarono dal paese di Galaad al paese di Canaan presso i figli d’Israele, ai quali riferirono l’accaduto. I figli d’Israele furono soddisfatti, benedissero Dio e non parlarono più di salire a combattere contro i figli di Ruben e di Gad per devastare il paese che essi abitavano. E i figli di Ruben e i figli di Gad diedero a quell’altare il nome di Ed, perché dissero: «Esso è una testimonianza in mezzo a noi che il SIGNORE è Dio».
Giosuè 22:10-34 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
E come giunsero alla regione del Giordano che appartiene al paese di Canaan, i figli di Ruben, i figli di Gad e la mezza tribú di Manasse vi costruirono un altare, presso il Giordano: un grande altare, che colpiva la vista. I figli d'Israele udirono che si diceva: «Ecco, i figli di Ruben, i figli di Gad e la mezza tribú di Manasse hanno costruito un altare di fronte al paese di Canaan, nella regione del Giordano, dal lato dei figli d'Israele». Quando i figli d'Israele udirono questo, tutta la comunità dei figli d'Israele si riuní a Silo per salire a combattere contro di loro. E i figli d'Israele mandarono ai figli di Ruben, ai figli di Gad e alla mezza tribú di Manasse, nel paese di Galaad, *Fineas, figlio del *sacerdote *Eleazar, e con lui dieci capi, un capo per ogni casa paterna di tutte le tribú d'Israele: tutti erano capi di una casa paterna fra le migliaia d'Israele. Essi andarono dai figli di Ruben, dai figli di Gad e dalla mezza tribú di Manasse nel paese di Galaad, e dissero loro: «Cosí ha detto tutta la comunità del Signore: “Che cos'è questa infedeltà che avete commesso contro il Dio d'Israele? Oggi, perché voltate le spalle e non seguite piú il Signore e avete costruito un altare per ribellarvi oggi al Signore? È forse poca cosa per noi il peccato commesso a Peor del quale fino a oggi non ci siamo purificati e che attirò quel flagello sulla comunità del Signore? Voi oggi voltate le spalle e non seguite piú il Signore! Cosí, se oggi voi vi ribellate al Signore, domani egli si adirerà contro tutta la comunità d'Israele. Se ritenete impuro il paese che possedete, ebbene, passate nel paese che è proprietà del Signore, dov'è stabilito il *tabernacolo del Signore, e stanziatevi in mezzo a noi; ma non vi ribellate al Signore, e non fate di noi dei ribelli, costruendovi un altare oltre all'altare del Signore nostro Dio. Acan, figlio di Zerac, che commise un'infedeltà relativa all'interdetto, non attirò forse l'ira del Signore su tutta la comunità d'Israele? Cosí quell'uomo non fu il solo a perire per la sua *iniquità”». Allora i figli di Ruben, i figli di Gad e la mezza tribú di Manasse risposero e dissero ai capi delle migliaia d'Israele: «Dio, Dio, il Signore, Dio, Dio, il Signore lo sa, e anche Israele lo saprà. Se abbiamo agito per ribellione, o per infedeltà verso il Signore, o Dio, non ci salvare in questo giorno! Se abbiamo costruito un altare per voltare le spalle e non seguire piú il Signore; se è per offrirvi sopra olocausti o oblazioni o per farvi sopra sacrifici di riconoscenza, il Signore ce ne chieda conto! Egli sa se non l'abbiamo fatto, invece, per timore di questo: che, cioè, in avvenire, i vostri figli potessero dire ai nostri figli: “Che cosa avete a che fare voi con il Signore, il Dio d'Israele?” Il Signore ha posto il Giordano come confine tra noi e voi, o figli di Ruben, o figli di Gad; voi non avete parte alcuna nel Signore! E cosí i vostri figli farebbero cessare i nostri figli dal temere il Signore. Perciò abbiamo detto: Mettiamo ora mano a costruirci un altare, non per offrirci sopra olocausti né sacrifici, ma perché serva da testimonianza tra noi e voi e in mezzo ai nostri discendenti dopo di noi, che vogliamo servire il Signore, nel suo cospetto, con i nostri olocausti, con i nostri sacrifici e con i nostri sacrifici di riconoscenza, affinché i vostri figli non abbiano un giorno a dire ai figli nostri: “Voi non avete parte alcuna nel Signore!” E abbiamo detto: Se in avvenire essi diranno questo a noi o ai nostri discendenti, noi risponderemo: “Guardate la forma dell'altare del Signore che i nostri padri fecero, non per olocausti né per sacrifici, ma perché servisse di testimonianza tra noi e voi”. Lungi da noi l'idea di ribellarci al Signore e di voltare le spalle e non seguire piú il Signore, costruendo un altare per olocausti, per oblazioni o per sacrifici, oltre all'altare del Signore nostro Dio, che è davanti al suo tabernacolo!» Quando il sacerdote Fineas, e i capi della comunità, i capi delle migliaia d'Israele che erano con lui, ebbero udito le parole dette dai figli di Ruben, dai figli di Gad e dai figli di Manasse, rimasero soddisfatti. Fineas, figlio del sacerdote Eleazar, disse ai figli di Ruben, ai figli di Gad e ai figli di Manasse: «Oggi riconosciamo che il Signore è in mezzo a noi, perché non avete commesso questa infedeltà verso il Signore; cosí avete liberato i figli d'Israele dalla mano del Signore». Fineas, figlio del sacerdote Eleazar, e i capi si allontanarono dai figli di Ruben e dai figli di Gad e tornarono dal paese di Galaad al paese di Canaan presso i figli d'Israele, ai quali riferirono l'accaduto. I figli d'Israele furono soddisfatti, benedissero Dio e non parlarono piú di salire a combattere contro i figli di Ruben e di Gad per devastare il paese che essi abitavano. E i figli di Ruben e i figli di Gad diedero a quell'altare il nome di Ed, perché dissero: «Esso è una testimonianza in mezzo a noi che il Signore è Dio».
Giosuè 22:10-34 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Quando gli uomini di Ruben, di Gad e di metà della tribù di Manasse arrivarono a Gàlgala, che si trova ancora in terra di Canaan, costruirono sulle sponde del Giordano un altare imponente. Alcuni andarono a dire agli altri Israeliti: «Sentite! Gli uomini delle tribù di Ruben, di Gad e di metà della tribù di Manasse hanno costruito un altare a Gàlgala ancora in terra di Canaan, dalla nostra parte del Giordano!». Quando gli Israeliti sentirono la notizia, si radunarono tutti insieme in assemblea a Silo, decisi a far guerra a quelle tribù. Ma prima mandarono Finees, il figlio del sacerdote Eleàzaro, dagli uomini di Ruben, di Gad e di metà della tribù di Manasse. Accompagnavano Finees dieci capi, scelti uno per ogni tribù. Ciascuno di essi era il capofamiglia di un gruppo d'Israeliti. Essi si recarono nel territorio di Gàlaad, dagli uomini delle tribù di Ruben, di Gad e di metà della tribù di Manasse e dissero loro: «Noi parliamo a nome di tutta la comunità del Signore. Che cos’è questa offesa al Dio d'Israele? Vi siete costruiti un altare per ribellarvi al Signore? Avete deciso di non seguirlo più? Non bastava il peccato di Peor commesso da noi tutti? Il Signore allora punì il suo popolo con un’epidemia. Ne portiamo ancora l’impurità. Se vi allontanate dal Signore e oggi vi ribellate voi a lui, domani egli andrà in collera con tutta la comunità d'Israele. Se il vostro territorio non è adatto al culto del Signore, venite a stabilirvi da noi, nella terra del Signore; là c’è la sua Abitazione. Ma non ribellatevi al Signore, non mettetevi contro di noi, non costruitevi un altro altare, in aggiunta a quello del Signore nostro Dio. Ricordate Acan, discendente di Zerach! Egli non rispettò gli ordini del Signore sullo sterminio di Gerico. Tutta la comunità d'Israele fu colpita per quello. E Acan non fu il solo a pagare la sua colpa con la vita!». Gli uomini della tribù di Ruben, di Gad e della metà della tribù di Manasse risposero così ai capifamiglia delle tribù dell'ovest: «Dio, l’Onnipotente, il Signore — Dio, l’Onnipotente, il Signore, sa perché abbiamo agito così, ma vogliamo che lo sappiate anche voi! Se ci siamo ribellati al Signore e abbiamo voluto disubbidirgli, oggi il Signore ci faccia morire. Se abbiamo abbandonato il Signore e abbiamo costruito il nostro altare per offrire sacrifici completi, doni o sacrifici per il banchetto sacro, il Signore ci castighi! Ma non è così! Noi lo abbiamo fatto per paura che in avvenire i vostri figli possano dire ai nostri: “Voi, che cosa avete a che fare con il Signore, il Dio d'Israele? Il Signore ha messo il Giordano come confine tra noi e voi, uomini di Ruben e di Gad. Quindi voi non avete niente a che fare con il Signore!”. Così i vostri figli spingerebbero i nostri a non restare più fedeli al Signore. Perciò abbiamo deciso di costruire un altare, non per sacrifici o offerte, ma solo come segno per noi e per voi, da oggi e per sempre, perché si sappia che noi siamo fedeli al Signore e gli rendiamo culto con i nostri sacrifici e offerte. Abbiamo costruito questo altare per impedire che un giorno i vostri figli possano dire che le nostre tribù non hanno niente a che fare con il Signore. Abbiamo pensato che, se in futuro questo dovesse capitare, allora i nostri figli potranno dire: “Guardate: i nostri padri hanno costruito un altare identico all’altare del Signore!”. Non l’abbiamo fatto con lo scopo di bruciarvi sacrifici o offerte, ma soltanto perché resti come segno tra la nostra gente e la vostra! Mai abbiamo pensato di ribellarci al Signore e di abbandonarlo. Non vogliamo certamente costruire un altare per sacrifici e offerte in concorrenza con quello del Signore nostro Dio, che è davanti alla sua Abitazione!». Il sacerdote Finees e i dieci capi della comunità che lo avevano accompagnato, capifamiglia delle tribù dell'ovest, ascoltarono le parole degli uomini delle tribù di Ruben, di Gad e di metà della tribù di Manasse e ne rimasero soddisfatti. Il sacerdote Finees, figlio di Eleàzaro, disse loro: «Ora so che il Signore è con noi. Non vi siete ribellati contro di lui e così avete salvato il popolo d'Israele da un castigo del Signore». Allora Finees e i capi lasciarono gli uomini di Ruben e di Gad. Dal territorio di Gàlaad tornarono nella terra di Canaan e raccontarono tutto agli Israeliti dell'ovest. Essi furono soddisfatti e lodarono il Signore; non parlarono più di guerra e di invasione del territorio abitato dalle tribù di Ruben e di Gad. Gli uomini di Ruben e di Gad chiamarono quell’altare «Testimone» e dissero: «Questo altare è testimone davanti a tutti noi che il Signore è Dio!».
Giosuè 22:10-34 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
E, arrivati agli argini del Giordano, che sono nel paese di Canaan, i figliuoli di Ruben, e i figliuoli di Gad, e la mezza tribù di Manasse, edificarono quivi un altare, presso al Giordano; un altare grande e ragguardevole. E i figliuoli d'Israele udirono dire: Ecco, i figliuoli di Ruben, e i figliuoli di Gad, e la mezza tribù di Manasse, hanno edificato un altare dirincontro al paese di Canaan, presso agli argini del Giordano, dal lato de' figliuoli d'Israele. E ciò udito, tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele si adunò in Silo, per salire a far loro guerra. Ma prima i figliuoli d'Israele mandarono a' figliuoli di Ruben, e a' figliuoli di Gad, e alla mezza tribù di Manasse, nel paese di Galaad, Finees, figliuolo del Sacerdote Eleazaro; e, con lui, dieci uomini principali, uno per ciascuna casa paterna di tutte le tribù d'Israele; e ciascun di loro era Capo della sua casa paterna fra le migliaia d'Israele. Costoro adunque vennero a' figliuoli di Ruben, e a' figliuoli di Gad, e alla mezza tribù di Manasse, nel paese di Galaad, e parlarono con loro, dicendo: Così ha detto tutta la raunanza del Signore: Qual misfatto è questo, che voi avete commesso contro all'Iddio d'Israele, rivoltandovi oggi indietro dal Signore, edificandovi un altare, per ribellarvi oggi contro al Signore? L'iniquità di Peor, della quale infino ad oggi non siamo purgati, e per la quale fu quella piaga sopra la raunanza del Signore, ci pare ella poca cosa, che voi oggi vi rivoltiate indietro dal Signore? onde avverrà che, ribellandovi oggi contro al Signore, domani egli si adirerà contro a tutta la raunanza d'Israele. Che se pure il paese della vostra possessione è immondo, passate al paese della possessione del Signore, nel quale il Tabernacolo del Signore è stanziato; e abbiate possessione fra noi, e non vi ribellate contro al Signore, e non vi rivoltate da noi, edificandovi un altare, oltre all'Altare del Signore Iddio nostro. Acan, figliuolo di Zera, non commise egli misfatto intorno all'interdetto; onde vi fu indegnazione contro a tutta la raunanza d'Israele? e quell'uomo non morì solo per la sua iniquità. Ma i figliuoli di Ruben, e i figliuoli di Gad, e la mezza tribù di Manasse, risposero, e dissero a' Capi delle migliaia d'Israele: Il Signore Iddio degl'iddii, il Signore Iddio degl'iddii, esso il sa; Israele anch'esso il saprà. O Signore se abbiam fatto questo per ribellione, e per commetter misfatto contro a te, non salvarci in questo giorno. Se, edificandoci un altare l'abbiam fatto per rivoltarci indietro dal Signore; ovvero per offerir sopra esso olocausto od offerta; ovvero, per far sopra esso sacrificio da render grazie; il Signore istesso ne domandi conto. E se non l'abbiam fatto per tema di questo, cioè che per l'innanzi i vostri figliuoli potrebbero dire a' nostri figliuoli: Che avete voi a fare col Signore Iddio d'Israele? Poichè il Signore ha posto un confine tra voi e noi, o figliuoli di Ruben, e figliuoli di Gad, cioè il Giordano; voi non avete parte alcuna nel Signore; laonde i vostri figliuoli farebbero che i nostri figliuoli resterebbero di temere il Signore. Perciò abbiamo detto: Provvediamo ora a noi, edificando questo altare, non per olocausto, nè per sacrificio; anzi, acciocchè sia un testimonio fra noi e voi, e fra le nostre generazioni dopo noi, che noi possiamo fare il servigio del Signore nel suo cospetto, ne' nostri olocausti, ne' nostri sacrificii, e nelle nostre offerte da render grazie; e che i vostri figliuoli per l'innanzi non dicano a' nostri figliuoli: Voi non avete alcuna parte nel Signore. Abbiamo adunque detto: Quando per innanzi diranno così a noi, e alle nostre generazioni, noi diremo loro: Vedete la somiglianza dell'Altare del Signore, che i padri nostri hanno fatta, non per olocausto, nè per sacrificio; anzi acciocchè sia testimonio fra noi e voi. Tolga Iddio da noi che noi ci ribelliamo contro al Signore, e che oggi ci rivoltiamo indietro dal Signore, per edificare un altare per olocausto, per offerta, o per altro sacrificio, oltre all'Altare del Signore Iddio nostro, che è davanti al suo Tabernacolo. Quando il Sacerdote Finees, e i principali della raunanza, e i Capi delle migliaia d'Israele, ch'erano con lui, ebbero intese le parole che i figliuoli di Ruben, e i figliuoli di Gad, e i figliuoli di Manasse dissero, la cosa piacque loro. E Finees, figliuolo del Sacerdote Eleazaro, disse a' figliuoli di Ruben, e a' figliuoli di Gad, e a' figliuoli di Manasse: Oggi conosciamo che il Signore è nel mezzo di noi, poichè voi non avete commesso questo misfatto contro al Signore; a tal'ora avete scampati i figliuoli d'Israele dalla man del Signore. E Finees, figliuolo del Sacerdote Eleazaro, e que' principali, se ne ritornarono d'appresso a' figliuoli di Ruben, e d'appresso a' figliuoli di Gad, dal paese di Galaad, nel paese di Canaan, a' figliuoli d'Israele, e rapportarono loro la cosa. E la cosa piacque a' figliuoli d'Israele; ed essi benedissero Iddio, e non parlarono più di salire a far guerra a' figliuoli di Ruben e di Gad, per guastare il paese nel quale essi abitavano. E i figliuoli di Ruben, e i figliuoli di Gad, posero nome a quell'altare: Ed; perciocchè dissero: Esso è testimonio fra noi, che il Signore è l'Iddio.