Giosuè 11:1-23
Giosuè 11:1-23 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Quando Iabin, re di Asor, ebbe udito queste cose, mandò dei messaggeri a Iobab re di Madon, al re di Simrom, al re di Acsaf, ai re che erano al nord nella regione montuosa, nella pianura al sud di Chinneret, nella regione bassa, e sulle alture di Dor a occidente, ai Cananei d’oriente e d’occidente, agli Amorei, agli Ittiti, ai Ferezei, ai Gebusei nella regione montuosa, agli Ivvei ai piedi dell’Ermon nel paese di Mispa. E quelli uscirono con tutti i loro eserciti, formando un popolo innumerevole come la sabbia che è sulla riva del mare, e con cavalli e carri in grandissima quantità. Tutti questi re si riunirono e vennero ad accamparsi insieme presso le acque di Merom per combattere contro Israele. Il SIGNORE disse a Giosuè: «Non li temere, perché domani a quest’ora io farò in modo che siano tutti uccisi davanti a Israele; tu taglierai i garretti ai loro cavalli e darai fuoco ai loro carri». Giosuè dunque, con tutta la sua gente di guerra, marciò all’improvviso contro di essi alle acque di Merom e piombò loro addosso. Il SIGNORE li diede nelle mani degli Israeliti, i quali li batterono e li inseguirono fino a Sidone la Grande, fino a Misrefot-Maim e fino alla valle di Mispa, verso oriente; li batterono senza lasciarne scampare nessuno. E Giosuè li trattò come gli aveva detto il SIGNORE; tagliò i garretti ai loro cavalli e diede fuoco ai loro carri. Al suo ritorno, e in quel medesimo tempo, Giosuè prese Asor e ne fece perire di spada il re; poiché Asor era stata nel passato la capitale di tutti quei regni. Mise anche a fil di spada tutte le persone che vi si trovavano, votandole allo sterminio; non vi restò anima viva, e diede Asor alle fiamme. Giosuè prese pure tutte le città di quei re e tutti i loro re, li mise a fil di spada e li votò allo sterminio, come aveva ordinato Mosè, servo del SIGNORE. Ma Israele non incendiò nessuna delle città poste in collina, salvo Asor, la sola che Giosuè incendiò. I figli d’Israele tennero per sé tutto il bottino di quelle città e il bestiame, ma misero a fil di spada tutti gli uomini fino al loro totale sterminio, senza lasciare anima viva. Come il SIGNORE aveva comandato a Mosè suo servo, così Mosè ordinò a Giosuè, e così fece Giosuè, il quale non trascurò nessuno degli ordini che il SIGNORE aveva dati a Mosè. Giosuè prese dunque tutto quel paese, la regione montuosa, tutta la regione meridionale, tutta la terra di Goscen, la regione bassa, la pianura, la regione montuosa d’Israele e le sue regioni basse, dalla montagna brulla che si eleva verso Seir, fino a Baal-Gad nella valle del Libano ai piedi del monte Ermon; prese tutti i loro re, li colpì e li mise a morte. Giosuè fece per lungo tempo guerra a tutti quei re. Non ci fu città che facesse pace con i figli d’Israele, eccetto gli Ivvei che abitavano a Gabaon; le presero tutte, combattendo; infatti il SIGNORE faceva sì che il loro cuore si ostinasse a dar battaglia a Israele, perché Israele li votasse allo sterminio senza che ci fosse pietà per loro, e li distruggesse come il SIGNORE aveva comandato a Mosè. In quel medesimo tempo, Giosuè si mise in marcia e sterminò gli Anachiti della regione montuosa, di Ebron, di Debir, di Anab, di tutta la regione montuosa di Giuda e di tutta la regione montuosa d’Israele; Giosuè li votò allo sterminio con le loro città. Non rimasero più Anachiti nel paese dei figli d’Israele; non ne restarono che alcuni in Gaza, in Gat e in Asdod. Giosuè dunque prese tutto il paese, esattamente come il SIGNORE aveva detto a Mosè; e Giosuè lo diede in eredità a Israele, tribù per tribù, secondo la parte che toccava a ciascuna. E nel paese cessò la guerra.
Giosuè 11:1-23 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Quando Iabin, re di Asor, ebbe udito queste cose, mandò dei messaggeri a Iobab re di Madon, al re di Simrom, al re di Acsaf, ai re che erano al nord nella regione montuosa, nella pianura al sud di *Chinneret, nella regione bassa, e sulle alture di Dor a occidente, ai *Cananei d'oriente e di occidente, agli *Amorei, agli Ittiti, ai Ferezei, ai Gebusei nella regione montuosa, agli Ivvei ai piedi dell'Ermon nel paese di Mispa. E quelli uscirono con tutti i loro eserciti, formando un popolo innumerevole come la sabbia che è sulla riva del mare, e con cavalli e carri in grandissima quantità. Tutti questi re si riunirono e vennero ad accamparsi insieme presso le acque di Merom per combattere contro *Israele. Il Signore disse a *Giosuè: «Non li temere, perché domani a quest'ora io farò in modo che siano tutti uccisi davanti a Israele; tu taglierai i garretti ai loro cavalli e darai fuoco ai loro carri». Giosuè dunque, con tutta la sua gente di guerra, marciò all'improvviso contro di essi alle acque di Merom e piombò loro addosso. Il Signore li diede nelle mani degl'Israeliti, i quali li batterono e li inseguirono fino a *Sidone la Grande, fino a Misrefot-Maim e fino alla valle di Mispa, verso oriente; li batterono senza lasciarne scampare nessuno. E Giosuè li trattò come gli aveva detto il Signore; tagliò i garretti ai loro cavalli e diede fuoco ai loro carri. Al suo ritorno, e in quel medesimo tempo, Giosuè prese Asor e ne fece perire di spada il re; poiché Asor era stata nel passato la capitale di tutti quei regni. Mise anche a fil di spada tutte le persone che vi si trovavano, votandole allo sterminio; non vi restò anima viva, e diede Asor alle fiamme. Giosuè prese pure tutte le città di quei re e tutti i loro re, li mise a fil di spada e li votò allo sterminio, come aveva ordinato *Mosè, servo del Signore. Ma Israele non incendiò nessuna delle città poste in collina, salvo Asor, la sola che Giosuè incendiò. I figli d'Israele tennero per sé tutto il bottino di quelle città e il bestiame, ma misero a fil di spada tutti gli uomini fino al loro totale sterminio, senza lasciare anima viva. Come il Signore aveva comandato a Mosè suo servo, cosí Mosè ordinò a Giosuè, e cosí fece Giosuè, il quale non trascurò nessuno degli ordini che il Signore aveva dati a Mosè. Giosuè prese dunque tutto quel paese, la regione montuosa, tutta la regione meridionale, tutta la terra di Goscen, la regione bassa, la pianura, la regione montuosa d'Israele e le sue regioni basse, dalla montagna brulla che si eleva verso *Seir, fino a Baal-Gad nella valle del Libano ai piedi del monte Ermon; prese tutti i loro re, li colpí e li mise a morte. Giosuè fece per lungo tempo guerra a tutti quei re. Non ci fu città che facesse pace con i figli d'Israele, eccetto gli Ivvei che abitavano a Gabaon; le presero tutte, combattendo; infatti il Signore faceva sí che il loro cuore si ostinasse a dar battaglia a Israele, perché Israele li votasse allo sterminio senza che ci fosse pietà per loro, e li distruggesse come il Signore aveva comandato a Mosè. In quel medesimo tempo, Giosuè si mise in marcia e sterminò gli *Anachiti della regione montuosa, di Ebron, di Debir, di Anab, di tutta la regione montuosa di *Giuda e di tutta la regione montuosa d'Israele; Giosuè li votò allo sterminio con le loro città. Non rimasero piú Anachiti nel paese dei figli d'Israele; non ne restarono che alcuni in Gaza, in Gat e in Asdod. Giosuè dunque prese tutto il paese, esattamente come il Signore aveva detto a Mosè; e Giosuè lo diede in eredità a Israele, tribú per tribú, secondo la parte che toccava a ciascuna. E nel paese cessò la guerra.
Giosuè 11:1-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Quando Iabin re di Asor venne a sapere della vittoria d'Israele, mandò messaggeri a informare i re circostanti: Iobab re di Madon, il re di Simron, il re di Acsaf e anche i re della montagna del nord, della zona desertica a sud del lago di Galilea, della pianura e delle colline di Dor, a ovest. Informò anche i Cananei dell'intera regione, gli Amorrei, gli Ittiti, i Perizziti, i Gebusei che abitavano nella zona di montagna e gli Evei che abitavano ai piedi del monte Ermon, nella valle di Mispa. Questi re mobilitarono i loro soldati. Erano numerosi come la sabbia sulla riva del mare e avevano carri da guerra e cavalli in gran quantità. Si unirono e andarono ad accamparsi nei pressi del lago di Merom, per far guerra agli Israeliti. Ma il Signore disse a Giosuè: «Non aver paura! Vedrai che domani a quest’ora saranno un mucchio di cadaveri davanti a voi. Poi farai azzoppare i cavalli e bruciare i carri». Giosuè andò con tutti i suoi soldati al lago di Merom e attaccò i nemici di sorpresa. Il Signore diede a Israele la vittoria. Gli Israeliti sconfissero i nemici e li misero in fuga fino alla grande città di Sidone e a Misrefot-Màim verso nord, e fino alla valle di Mispa a est. Li uccisero tutti senza risparmiare nessuno. E Giosuè, come aveva ordinato il Signore, tagliò i garretti ai cavalli dei nemici e bruciò i loro carri. Poi Giosuè tornò indietro. Conquistò la città di Asor e uccise il suo re. In passato era stata la capitale di tutti quei regni. Giosuè destinò la città allo sterminio: uccise tutti i suoi abitanti senza risparmiarne nemmeno uno. Poi la incendiò. Giosuè conquistò tutte quelle città e sterminò i loro re, come aveva ordinato Mosè, il servo del Signore. Tuttavia, a parte Asor, gli Israeliti non bruciarono le città costruite in cima alle colline. In esse gli Israeliti si impossessarono del bottino e del bestiame e lo tennero per sé. Invece uccisero tutti gli abitanti; non risparmiarono nessuno. Il Signore aveva dato i suoi comandi al suo servo Mosè. Poi Mosè li aveva trasmessi a Giosuè. Giosuè ubbidì senza trascurare nessun comando del Signore. Così Giosuè occupò tutto questo territorio: la zona di montagna, la regione meridionale, la terra di Gosen e il bassopiano, la valle dell'Araba, la zona montagnosa d'Israele e il suo bassopiano. Il territorio si estendeva dalla catena del monte Calak, che va verso Seir, vicino alla regione degli Edomiti, a sud; fino a Baal-Gad nella valle del Libano sotto il monte Ermon, a nord. Giosuè fece guerra a lungo contro i re di questo territorio, ma riuscì a catturarli e li uccise tutti. L’unica città che si accordò con Israele senza combattere fu Gàbaon, abitata dagli Evei. Tutte le altre città furono conquistate con le armi. I loro abitanti avevano voluto opporsi in tutti i modi agli Israeliti. La loro ostinazione era voluta dal Signore perché fossero condannati allo sterminio e destinati a essere uccisi tutti, senza pietà. Era quello l’ordine dato dal Signore a Mosè. Dopo quei fatti Giosuè andò a distruggere gli Anakiti. Abitavano nella città di Ebron, Debìr, e Anab e anche sulle montagne, sia al nord sia al sud. Giosuè li sterminò e distrusse le loro città. Non restò più nessuno di loro in mezzo a Israele; alcuni superstiti sopravvissero nelle città di Gaza, Gat e Asdod, fuori del territorio d'Israele. Così Giosuè conquistò la terra che il Signore aveva ordinato a Mosè di occupare. Giosuè la diede in possesso agli Israeliti e la divise in parti, una per ogni tribù. Così il popolo poté vivere in pace nella propria terra.
Giosuè 11:1-23 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
OR come Iabin, re di Hasor, ebbe intese queste cose, mandò a Iobab, re di Madon, e al re di Simron, e al re di Acsaf; e ai re ch'erano dal Settentrione, nel monte, e nella campagna, dal Mezzodì di Chinneret, e nella pianura, e nelle contrade di Dor, dall'Occidente; al Cananeo, dall'Oriente, e dall'Occidente, e all'Amorreo, e all'Hitteo, e al Ferizzeo, e al Gebuseo, ch'era nel monte, e all'Hivveo, ch'era sotto Hermon, nel paese di Mispa. Ed essi uscirono fuori, con tutti i loro eserciti, ch'erano una gran gente, come la rena ch'è in su la riva del mare, in moltitudine, e con cavalli e carri, in grandissimo numero. E tutti questi re, convenutisi insieme, vennero, e si accamparono insieme presso alle acque di Merom, per combattere contro ad Israele. E il Signore disse a Giosuè: Non temer di loro; perciocchè domani intorno a questo tempo io farò che tutti saranno uccisi nel cospetto d'Israele; taglia i garetti a' lor cavalli, e abbrucia col fuoco i lor carri. Giosuè adunque, con tutta la gente di guerra, venne di subito improvviso contro a loro alle acque di Merom, e li assaltò. E il Signore li diede nelle mani d'Israele; ed essi li percossero, e li perseguitarono fino a Sidon la gran città, e alle Acque calde, e fino alla valle di Mispa, verso Oriente; e li percossero in modo che non ne lasciarono alcuno in vita. E Giosuè fece loro come il Signore gli avea detto; egli tagliò i garetti a' lor cavalli, e bruciò i lor carri col fuoco. In quel tempo ancora Giosuè, ritornandosene, prese Hasor, e percosse il re di essa con la spada; perciocchè Hasor era stata per addietro il capo di tutti que' regni. Mise eziandio ogni anima ch'era dentro a fil di spada, distruggendole al modo dell'interdetto; non vi restò alcun'anima; e Giosuè bruciò Hasor col fuoco. Giosuè prese parimente tutte le città di quei re, e tutti i re di esse; e li mise a fil di spada, e li distrusse al modo dell'interdetto; come Mosè, servitor del Signore, avea comandato. Solo Israele non bruciò alcuna delle città ch'erano rimaste in piè, fuor che Hasor sola, la quale Giosuè bruciò. E i figliuoli d'Israele predarono per loro tutte le spoglie di quelle città, e il bestiame; ma misero a fil di spada tutti gli uomini, finchè li ebbero sterminati; non lasciarono alcun'anima in vita. Come il Signore avea comandato a Mosè, suo servitore, così comandò Mosè a Giosuè, e così fece Giosuè; egli non tralasciò cosa alcuna di tutto ciò che il Signore avea comandato a Mosè. Giosuè adunque prese tutto quel paese, il monte, e tutta la contrada meridionale, e tutto il paese di Gosen, e la pianura, e la campagna, e il monte d'Israele, e la sua pianura; dal monte Halac, che sale verso Seir, infino a Baal-gad, nella valle del Libano, sotto il monte di Hermon; prese ancora tutti i re di quel paese, e li percosse e li fece morire. Giosuè fece guerra con tutti quei re per un lungo tempo. Ei non vi fu città alcuna che facesse pace co' figliuoli d'Israele, fuor che gli Hivvei, abitanti di Gabaon: essi presero tutte l'altre per forza d'arme. Perciocchè dal Signore procedeva che coloro induravano il cuor loro, per venire a battaglia con Israele; acciocchè egli li distruggesse al modo dell'interdetto, e non vi fosse grazia alcuna per loro, anzi fossero sterminati; come il Signore avea comandato a Mosè. Giosuè ancora, in quel tempo, venne, e distrusse gli Anachiti del monte di Hebron, di Debir, di Anab, e di tutto il monte di Giuda, e di tutto il monte d'Israele. Giosuè li distrusse al modo dell'interdetto, insieme con le lor città. Non restarono alcuni Anachiti nel paese de' figliuoli d'Israele; sol ne restarono in Gaza, in Gat, e in Asdod. Giosuè adunque prese tutto il paese, interamente come il Signore avea detto a Mosè, e lo diede in eredità a Israele, secondo i loro spartimenti, a tribù a tribù. E il paese ebbe riposo della guerra.