Giobbe 9:1-20
Giobbe 9:1-20 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Allora Giobbe rispose e disse: «Sì, certo, io so che è così; come potrebbe il mortale essere giusto davanti a Dio? Se all’uomo piacesse disputare con Dio, non potrebbe rispondergli su un punto fra mille. Dio è saggio, è grande in potenza; chi gli ha tenuto fronte e se n’è trovato bene? Egli trasporta le montagne senza che se ne accorgano, nel suo furore le sconvolge. Egli scuote la terra dalle sue fondamenta, e le sue colonne tremano. Comanda al sole, ed esso non sorge; mette un sigillo sulle stelle. Da solo spiega i cieli, cammina sulle più alte onde del mare. È il creatore dell’Orsa, di Orione, delle Pleiadi e delle misteriose regioni del cielo australe. Egli fa cose grandi e imperscrutabili, meraviglie innumerevoli. Ecco, egli mi passa vicino e io non lo vedo; mi scivola accanto e non me ne accorgo. Ecco, afferra la preda, e chi si opporrà? Chi oserà dirgli: “Che fai?” Dio non ritira la sua collera; sotto di lui si curvano i campioni della superbia. Io come farei a rispondergli, a scegliere le mie parole per discutere con lui? Avessi anche ragione, non gli replicherei, ma implorerei misericordia al mio giudice. Se io lo invocassi ed egli mi rispondesse, non per questo crederei che avesse dato ascolto alla mia voce; egli mi piomba addosso dal seno della tempesta, moltiplica senza motivo le mie piaghe, non mi lascia riprendere fiato e mi sazia d’amarezza. Se si tratta di forza, ecco, egli è potente; se di diritto, egli dice: “Chi mi convocherà?” Se io fossi senza colpa, la mia bocca mi condannerebbe; se fossi innocente, mi dichiarerebbe colpevole.
Giobbe 9:1-20 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Allora *Giobbe rispose e disse: «Sí, certo, io so che è cosí; come potrebbe il mortale essere giusto davanti a Dio? Se all'uomo piacesse disputare con Dio, non potrebbe rispondergli su un punto fra mille. Dio è saggio, è grande in potenza; chi gli ha tenuto fronte e se n'è trovato bene? Egli trasporta le montagne senza che se ne accorgano, nel suo furore le sconvolge. Egli scuote la terra dalle sue fondamenta, e le sue colonne tremano. Comanda al sole, ed esso non sorge; mette un sigillo sulle stelle. Da solo spiega i cieli, cammina sulle piú alte onde del mare. È il creatore dell'Orsa, d'Orione, delle Pleiadi, e delle misteriose regioni del cielo australe. Egli fa cose grandi e imperscrutabili, meraviglie innumerevoli. Ecco, egli mi passa vicino, e io non lo vedo; mi scivola accanto e non me n'accorgo. Ecco, afferra la preda, e chi si opporrà? Chi oserà dirgli: “Che fai?” Dio non ritira la sua collera; sotto di lui si curvano i campioni della superbia. Io, come farei a rispondergli, a scegliere le mie parole per discutere con lui? Avessi anche ragione, non gli replicherei, ma implorerei misericordia al mio giudice. Se io lo invocassi ed egli mi rispondesse, non per questo crederei che avesse dato ascolto alla mia voce; egli mi piomba addosso dal seno della tempesta, moltiplica senza motivo le mie piaghe, non mi lascia riprender fiato, e mi sazia d'amarezza. Se si tratta di forza, ecco, egli è potente; se di diritto, egli dice: “Chi mi convocherà?” Se io fossi senza colpa, la mia bocca mi condannerebbe; se fossi innocente, mi dichiarerebbe colpevole.
Giobbe 9:1-20 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Giobbe prese a dire: «Certo, l’uomo non può spuntarla con Dio! Come può discutere con lui e dare una sola risposta alle sue mille domande? Egli è potente e sa tutto. Chi lo ha mai contrastato senza perire? Dio smuove le montagne e non se ne accorgono, quando è in collera le mette sottosopra. Egli fa tremare la terra, scuote le sue colonne. Al suo comando il sole non sorge e le stelle non brillano. Egli stende i cieli da solo e cammina sulle onde del mare; fa le costellazioni e tutte le stelle del cielo. Egli fa cose grandi e stupende, meraviglie senza fine. Mi passa accanto e non lo vedo, anche se mi è vicino, non lo riconosco. Prende quel che vuole e nessuno lo può fermare, nessuno gli può dire: “Che cosa fai?”. Dio non trattiene la sua ira, tutti i suoi nemici sono sotto i suoi piedi». «Come potrei io rispondergli? Con quali parole potrei contrastarlo? Anche se avessi ragione, non risponderei. Al mio giudice chiederei solo pietà. Anche se mi rispondesse quando lo chiamo, non credo che voglia ascoltare la mia preghiera; anzi, mi travolge come una tempesta e senza motivo aumenta le mie ferite, non mi lascia respirare, mi riempie di amarezza. Quanto a forza, Dio è più forte di me. Se parliamo di giustizia, chi può trascinarlo in tribunale? Anche se avessi ragione, le mie parole mi condannerebbero, egli mi farebbe apparire colpevole.
Giobbe 9:1-20 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
E GIOBBE rispose e disse: Veramente io so ch'egli è così; E come si giustificherebbe l'uomo appo Iddio? Se Iddio vuol litigar con lui, Egli non gli potrà rispondere d'infra mille articoli ad un solo. Egli è savio di cuore, e potente di forza; Chi si è mai indurato contro a lui, ed è prosperato? Contro a lui, che spianta i monti, Senza che si possa sapere come egli li abbia rivolti sottosopra nella sua ira; Che crolla la terra, e la smuove dal luogo suo; E da cui le colonne di essa sono scosse; Che parla al sole, ed esso non si leva; Che tiene suggellate le stelle; Che distende tutto solo i cieli, E calca le sommità del mare; Che ha fatto i segni del Carro, dell'Orione, delle Gallinelle, E quelli che sono in fondo all'Austro; Che fa cose tanto grandi, che non si possono investigare; E tante cose maravigliose che non si possono annoverare. Ecco, egli passerà davanti a me, ed io nol vedrò; Ripasserà, ed io non lo scorgerò. Ecco, egli rapirà, e chi gli farà far restituzione? Chi gli dirà: Che fai? Iddio non raffrena l'ira sua; Sotto lui sono atterrati i bravi campioni. Quanto meno gli risponderei io, Ed userei parole scelte contro a lui? Io, che quantunque fossi giusto, non risponderei, Anzi chiederei grazia al mio Giudice. Se io grido, ed egli mi risponde, Pur non potrò credere ch'egli abbia ascoltata la mia voce; Conciossiachè egli mi abbia conquiso con un turbo, E mi abbia date di molte battiture senza cagione. Egli non mi permette pur di respirare; Perciocchè egli mi sazia di amaritudini. Se si tratta di forza, ecco, egli è potente; Se di giudicio, chi mi citerà? Benchè io sia giusto, la mia bocca mi condannerà; Quantunque io sia intiero, ella mi dichiarerà perverso.