Giobbe 7:1-7
Giobbe 7:1-7 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«La vita dell’uomo sulla terra è come quella di un soldato; i suoi giorni sono simili ai giorni di un mercenario. Come lo schiavo anela l’ombra, come l’operaio aspetta il suo salario, così a me toccano mesi di sciagura, mi sono assegnate notti di dolore. Non appena mi corico, dico: “Quando mi alzerò?” Ma la notte si prolunga, e mi sazio di agitazioni fino all’alba. La mia carne è coperta di vermi e di croste polverose, la mia pelle si richiude, poi riprende a suppurare. I miei giorni se ne vanno più veloci della spola, si consumano senza speranza. Ricòrdati che la mia vita è un soffio! L’occhio mio non vedrà più il bene.
Giobbe 7:1-7 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
«La vita dell'uomo sulla terra è come quella di un soldato; i suoi giorni sono simili ai giorni di un mercenario. Come lo schiavo anela l'ombra, come l'operaio aspetta il suo salario, cosí a me toccano mesi di sciagura, mi sono assegnate notti di dolore. Non appena mi corico, dico: “Quando mi alzerò?” Ma la notte si prolunga, e mi sazio di agitazioni fino all'alba. La mia carne è coperta di vermi e di croste polverose, la mia pelle si richiude, poi riprende a suppurare. I miei giorni se ne vanno piú veloci della spola, si consumano senza speranza. Ricòrdati che la mia vita è un soffio! L'occhio mio non vedrà piú il bene.
Giobbe 7:1-7 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
«I giorni dell'uomo sulla terra sono un duro servizio, sono giorni di lavoro pesante. Lo schiavo sospira l’ombra, l’operaio aspetta la sua paga, i miei giorni invece trascorrono vuoti, passo le notti insonni per la sofferenza. Quando mi corico non vedo l’ora di alzarmi, le notti sono lunghe e io mi agito fino all’alba. Sono coperto di vermi e di croste, la mia pelle è tutta una piaga purulenta. I miei giorni scorrono veloci come la spola e svaniscono senza speranza». «Ricordati, Signore: la mia vita passa come il vento, i miei occhi non vedranno più la felicità.
Giobbe 7:1-7 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Non ha l'uomo un termine della sua milizia in su la terra? E non sono i suoi giorni simili a quelli di un mercenario? Come il servo aspira all'ombra, E il mercenario aspetta il premio della sua opera; Così mi sono stati dati per eredità de' mesi molesti; E mi sono state assegnate per parte mia notti penose. Se mi son posto a giacere, dico: Quando mi leverò? Quando sarà passata la notte? E mi stanco di dimenarmi fino all'alba. La mia carne è rivestita di vermini, e di gromma di terra; La mia pelle si schianta, e si disfa. I miei giorni son passati via più leggermente che la spola del tessitore, E son venuti meno senza speranza. Ricordati che la mia vita è un vento, Che l'occhio mio non tornerà più a vedere il bene.