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Vangelo secondo Giovanni 2:1-25

Vangelo secondo Giovanni 2:1-25 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Tre giorni dopo ci fu un matrimonio in Cana di Galilea, e la madre di Gesù era là. Anche Gesù fu invitato con i suoi discepoli al matrimonio. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». Gesù le disse: «Che c’è fra me e te, o donna? L’ora mia non è ancora venuta». Sua madre disse ai servitori: «Fate tutto quel che vi dirà». C’erano là sei recipienti di pietra, del tipo adoperato per la purificazione dei Giudei, i quali contenevano ciascuno due o tre misure. Gesù disse loro: «Riempite d’acqua i recipienti». Ed essi li riempirono fino all’orlo. Poi disse loro: «Adesso attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono. Quando il maestro di tavola ebbe assaggiato l’acqua che era diventata vino (egli non ne conosceva la provenienza, ma la sapevano bene i servitori che avevano attinto l’acqua), chiamò lo sposo e gli disse: «Ognuno serve prima il vino buono, e quando si è bevuto abbondantemente, il meno buono; tu, invece, hai tenuto il vino buono fino ad ora». Gesù fece questo primo dei suoi segni miracolosi in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui. Dopo questo, scese a Capernaum egli con sua madre, con i suoi fratelli e i suoi discepoli, e rimasero là alcuni giorni. La Pasqua dei Giudei era vicina, e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio quelli che vendevano buoi, pecore, colombi, e i cambiavalute seduti. Fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori dal tempio, pecore e buoi; sparpagliò il denaro dei cambiavalute, rovesciò le tavole, e a quelli che vendevano i colombi disse: «Portate via di qui queste cose; smettete di fare della casa del Padre mio una casa di mercato». E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi consuma». I Giudei allora presero a dirgli: «Quale segno miracoloso ci mostri per fare queste cose?» Gesù rispose loro: «Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!» Allora i Giudei dissero: «Quarantasei anni è durata la costruzione di questo tempio e tu lo faresti risorgere in tre giorni?» Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando dunque fu risorto dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesù aveva detta. Mentre egli era in Gerusalemme, alla festa di Pasqua, molti credettero nel suo nome vedendo i segni miracolosi che egli faceva. Ma Gesù non si fidava di loro, perché conosceva tutti, e perché non aveva bisogno della testimonianza di nessuno sull’uomo, poiché egli stesso conosceva quello che era nell’uomo.

Vangelo secondo Giovanni 2:1-25 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Tre giorni dopo, ci fu una festa nuziale in Cana di *Galilea, e c'era la madre di Gesú. E Gesú pure fu invitato con i suoi discepoli alle nozze. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesú gli disse: «Non hanno piú vino». Gesú le disse: «Che c'è fra me e te, o donna? L'ora mia non è ancora venuta». Sua madre disse ai servitori: «Fate tutto quel che vi dirà». C'erano là sei recipienti di pietra, del tipo adoperato per la purificazione dei Giudei, i quali contenevano ciascuno due o tre *misure. Gesú disse loro: «Riempite d'acqua i recipienti». Ed essi li riempirono fino all'orlo. Poi disse loro: «Adesso attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono. Quando il maestro di tavola ebbe assaggiato l'acqua che era diventata vino (egli non ne conosceva la provenienza, ma la sapevano bene i servitori che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: «Ognuno serve prima il vino buono; e quando si è bevuto abbondantemente, il meno buono; tu, invece, hai tenuto il vino buono fino ad ora». Gesú fece questo primo dei suoi segni miracolosi in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui. Dopo questo, scese a *Capernaum egli con sua madre, con i suoi fratelli e i suoi discepoli, e rimasero là alcuni giorni. La Pasqua dei Giudei era vicina e Gesú salí a *Gerusalemme. Trovò nel *tempio quelli che vendevano buoi, pecore, colombi, e i cambiavalute seduti. Fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori dal tempio, pecore e buoi; sparpagliò il denaro dei cambiavalute, rovesciò le tavole, e a quelli che vendevano i colombi disse: «Portate via di qui queste cose; smettete di fare della casa del Padre mio una casa di mercato». E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi consuma». I Giudei allora presero a dirgli: «Quale segno miracoloso ci mostri per fare queste cose?» Gesú rispose loro: «Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!» Allora i Giudei dissero: «Quarantasei anni è durata la costruzione di questo tempio e tu lo faresti risorgere in tre giorni?» Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando dunque fu risorto dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo; e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesú aveva detta. Mentre egli era in Gerusalemme, alla festa di Pasqua, molti credettero nel suo nome, vedendo i segni miracolosixx che egli faceva. Ma Gesú non si fidava di loro, perché conosceva tutti e perché non aveva bisogno della testimonianza di nessuno sull'uomo, poiché egli stesso conosceva quello che era nell'uomo.

Vangelo secondo Giovanni 2:1-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Due giorni dopo ci fu un matrimonio a Cana, una città della Galilea. C’era anche la madre di Gesù, e Gesù fu invitato alle nozze con i suoi *discepoli. A un certo punto mancò il vino. Allora la madre di Gesù gli dice: — Non hanno più vino. Risponde Gesù: — Donna, che vuoi da me? L’ora mia non è ancora giunta. La madre di lui dice ai servi: «Fate tutto quel che vi dirà». C’erano lì sei recipienti di pietra di circa cento litri ciascuno. Servivano per i riti di purificazione degli Ebrei. Gesù disse ai servi: — Riempiteli d'acqua! Essi li riempirono fino all’orlo. Poi Gesù disse loro: — Adesso prendetene un po’ e portatelo ad assaggiare al capotavola. Glielo portarono. Il capotavola assaggiò l’acqua che era diventata vino. Ma egli non sapeva da dove veniva quel vino. Lo sapevano solo i servi che avevano portato l’acqua. Quando lo ebbe assaggiato, il capotavola chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti servono prima il vino buono e poi, quando si è già bevuto molto, servono il vino meno buono. Tu invece hai conservato il vino buono fino a questo momento». Così Gesù fece il primo dei suoi segni miracolosi nella città di Cana, in Galilea, e manifestò la sua grandezza, e i suoi discepoli credettero in lui. Dopo questo fatto andarono tutti a Cafàrnao, Gesù, sua madre, i fratelli e i suoi discepoli, e ci rimasero qualche giorno. La festa ebraica della *Pasqua si avvicinava, e Gesù salì a Gerusalemme. Nel cortile del *Tempio trovò i mercanti che vendevano buoi, pecore e colombe. C’erano anche i cambiamonete seduti dietro ai loro banchi. Allora Gesù fece una frusta di cordicelle, scacciò tutti dal Tempio, con le pecore e i buoi, rovesciò i tavoli dei cambiamonete spargendo a terra i loro soldi. Poi si rivolse ai venditori di colombe e disse: «Portate via di qua questa roba! Non riducete a un mercato la casa di mio Padre!». Allora i suoi discepoli ricordarono la parola della *Bibbia che dice: L’ amore per la tua casa è come un fuoco che mi consuma. Intervennero alcuni capi ebrei e domandarono a Gesù: — Dacci una prova che hai l’autorità di fare queste cose. Gesù rispose: — Distruggete questo Tempio! In tre giorni lo farò risorgere. Quelli replicarono: — Ci sono voluti quarantasei anni per costruire questo Tempio, e tu in tre giorni lo farai risorgere? Ma Gesù parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo, e credettero alle parole della Bibbia e a quelle di Gesù. Gesù rimase a Gerusalemme durante le feste della Pasqua. Molti videro i *miracoli che faceva e credettero in lui. Ma Gesù non si fidava di loro perché li conosceva tutti: non aveva bisogno di informazioni, perché sapeva benissimo che cosa c’è nel cuore di ogni uomo.

Vangelo secondo Giovanni 2:1-25 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

E TRE giorni appresso, si fecero delle nozze in Cana di Galilea, e la madre di Gesù era quivi. Or anche Gesù, co' suoi discepoli, fu chiamato alle nozze. Ed essendo venuto meno il vino, la madre di Gesù gli disse: Non hanno più vino. Gesù le disse: Che v'è fra te e me, o donna? l'ora mia non è ancora venuta. Sua madre disse ai servitori: Fate tutto ciò ch'egli vi dirà. Or quivi erano sei pile di pietra, poste secondo l'usanza della purificazion dei Giudei, le quali contenevano due, o tre misure grandi per una. Gesù disse loro: Empiete d'acqua le pile. Ed essi le empierono fino in cima. Poi egli disse loro: Attingete ora, e portatelo allo scalco. Ed essi gliel portarono. E come lo scalco ebbe assaggiata l'acqua ch'era stata fatta vino (or egli non sapeva onde quel vino si fosse, ma ben lo sapevano i servitori che aveano attinta l'acqua), chiamò lo sposo, e gli disse: Ogni uomo presenta prima il buon vino; e dopo che si è bevuto largamente, il men buono; ma tu hai serbato il buon vino infino ad ora. Gesù fece questo principio di miracoli in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria; e i suoi discepoli credettero in lui. Dopo questo discese in Capernaum, egli, e sua madre, e i suoi fratelli, e i suoi discepoli, e stettero quivi non molti giorni. OR la pasqua de' Giudei era vicina; e Gesù salì in Gerusalemme. E trovò nel tempio coloro che vendevano buoi, e pecore, e colombi; e i cambiatori che sedevano. Ed egli, fatta una sferza di cordicelle, li cacciò tutti fuor del tempio, insieme co' buoi, e le pecore; e sparse la moneta de' cambiatori, e riversò le tavole. Ed a coloro che vendevano i colombi disse: Togliete di qui queste cose; non fate della casa del Padre mio una casa di mercato. E i suoi discepoli si ricordarono ch'egli è scritto: Lo zelo della tua casa mi ha roso. Perciò i Giudei gli fecer motto, e dissero: Che segno ci mostri, che tu fai coteste cose? Gesù rispose, e disse loro: Disfate questo tempio, e in tre giorni io lo ridirizzerò. Laonde i Giudei dissero: Questo tempio è stato edificato in quarantasei anni, e tu lo ridirizzeresti in tre giorni? Ma egli diceva del tempio del suo corpo. Quando egli adunque fu risuscitato da' morti, i suoi discepoli si ricordarono ch'egli avea lor detto questo; e credettero alla scrittura, ed alle parole che Gesù avea dette. ORA, mentre egli era in Gerusalemme nella pasqua, nella festa, molti credettero nel suo nome, veggendo i suoi miracoli ch'egli faceva. Ma Gesù non fidava loro sè stesso, perciocchè egli conosceva tutti; e perciocchè egli non avea bisogno che alcuno gli testimoniasse dell'uomo, poichè egli stesso conosceva quello ch'era nell'uomo.