Geremia 32:6-15
Geremia 32:6-15 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Geremia disse: «La parola del SIGNORE mi è stata rivolta in questi termini: “Ecco, Canameel, figlio di Sallum, tuo zio, viene da te per dirti: ‘Còmprati il mio campo che è ad Anatot, poiché tu hai il diritto di riscatto per comprarlo’”». E Canameel, figlio di mio zio, venne da me, secondo la parola del SIGNORE, nel cortile della prigione, e mi disse: «Ti prego, compra il mio campo che è ad Anatot, nel territorio di Beniamino; poiché tu hai il diritto di successione e il diritto di riscatto, còmpratelo!» Allora riconobbi che questa era parola del SIGNORE. Io comprai da Canameel, figlio di mio zio, il campo che era ad Anatot, e gli pesai il denaro: diciassette sicli d’argento. Scrissi tutto questo in un documento, lo sigillai, chiamai i testimoni e pesai il denaro nella bilancia. Poi presi l’atto d’acquisto, quello sigillato, contenente i termini e le condizioni, e quello aperto, e consegnai l’atto di acquisto a Baruc, figlio di Neria, figlio di Maseia, in presenza di Canameel mio cugino, in presenza dei testimoni che avevano sottoscritto l’atto d’acquisto e in presenza di tutti i Giudei che sedevano nel cortile della prigione. Poi, davanti a loro, diedi quest’ordine a Baruc: «Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d’Israele: “Prendi questi atti, l’atto d’acquisto, sia quello sigillato sia quello aperto, e mettili in un vaso di terra, perché si conservino a lungo”. Infatti così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d’Israele: “Si compreranno ancora case, campi e vigne in questo paese”».
Geremia 32:6-15 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Geremia disse: «La parola del Signore mi è stata rivolta in questi termini: Ecco, Canameel, figlio di Sallum, tuo zio, viene da te per dirti: “C¢mprati il mio campo che è ad Anatot, poiché tu hai il *diritto di riscatto per comprarlo”». E Canameel, figlio di mio zio, venne da me, secondo la parola del Signore, nel cortile della prigione, e mi disse: «Ti prego, compra il mio campo che è ad Anatot, nel territorio di *Beniamino; poiché tu hai il diritto di successione e il diritto di riscatto, compratelo!» Allora riconobbi che questa era parola del Signore. Io comprai da Canameel, figlio di mio zio, il campo che era ad Anatot, e gli pesai il denaro, diciassette *sicli d'argento. Scrissi tutto questo in un documento, lo sigillai, chiamai i testimoni, e pesai il denaro nella bilancia. Poi presi l'atto d'acquisto, quello sigillato contenente i termini e le condizioni, e quello aperto, e consegnai l'atto di acquisto a Baruc, figlio di Neria, figlio di Maseia, in presenza di Canameel mio cugino, in presenza dei testimoni che avevano sottoscritto l'atto d'acquisto, e in presenza di tutti i Giudei che sedevano nel cortile della prigione. Poi, davanti a loro, diedi quest'ordine a Baruc: «Cosí parla il Signore degli eserciti, Dio d'*Israele: “Prendi questi atti, l'atto d'acquisto, sia quello sigillato, sia quello aperto, e mettili in un vaso di terra, perché si conservino a lungo”. Infatti cosí parla il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: “Si compreranno ancora case, campi e vigne, in questo paese”».
Geremia 32:6-15 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Ecco il racconto di Geremia. Il Signore mi disse: «Canamèl, figlio di tuo zio Sallum, fra poco verrà a parlarti del campo che egli possiede ad Anatòt. Vuole venderlo a te perché tu sei il parente più prossimo e per legge spetta a te acquistarlo». Come il Signore mi aveva annunziato, mio cugino Canamèl venne a trovarmi nell’atrio della prigione e mi disse: «Perché non compri il campo che io possiedo ad Anatòt, nel territorio di Beniamino? Tu sei il primo a cui spetta e tocca acquistarlo, perché tu sei il parente più prossimo. Non lasciartelo sfuggire!». Allora ne ebbi la certezza: il Signore mi aveva davvero parlato. Decisi di comprare da mio cugino Canamèl il campo che si trova ad Anatòt, e preparai il denaro secondo il prezzo stabilito: diciassette monete d'argento. Scrissi il contratto, lo chiusi con il mio sigillo alla presenza dei testimoni che avevo convocato e verificai il peso dell'argento con una bilancia. Poi presi le due copie del documento di acquisto, quella sigillata secondo le prescrizioni della legge e quella rimasta aperta, e le consegnai a Baruc, figlio di Neria e nipote di Macsia. Erano presenti mio cugino Canamèl, i testimoni che avevano firmato il contratto d'acquisto e tutti gli abitanti di Giuda che si trovavano nell’atrio della prigione. Diedi a Baruc quest’ordine: «Il Signore dell'universo, Dio d'Israele, comanda di prendere le due copie del contratto di acquisto, la copia sigillata e quella rimasta aperta, e di metterle in un’anfora di terra cotta, perché si possano conservare per molto tempo. Infatti il Signore dell'universo, Dio d'Israele, afferma che un giorno si compreranno ancora case, campi e vigne in questa regione».
Geremia 32:6-15 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Geremia adunque disse: La parola del Signore mi è stata indirizzata, dicendo: Ecco Hanameel, figliuolo di Sallum, tuo zio, viene a te, per dirti: Compera il mio campo, che è in Anatot; perciocchè tu hai per consanguinità la ragion del riscatto, per comperarlo. Ed Hanameel, figliuol del mio zio, venne a me, secondo la parola del Signore, nel cortile della prigione, e mi disse: Deh! compera il mio campo, che è in Anatot, nel territorio di Beniamino; perciocchè a te appartiene il diritto dell'eredità, e la ragion del riscatto; comperalo adunque. Ed io conobbi che ciò era parola del Signore. Ed io comperai quel campo, ch'era in Anatot, da Hanameel, figliuol del mio zio; e gli pesai i danari, cioè: diciassette sicli d'argento. Ed io ne feci la scritta, e la suggellai, e ne presi testimoni, e pesai i danari nelle bilance. Poi presi la scritta della compera; quella suggellata, secondo la legge e gli statuti, e quella aperta; e diedi la scritta della compera a Baruc, figliuolo di Neria, figliuolo di Maaseia, in presenza di Hanameel, mio cugino, e in presenza de' testimoni che aveano sottoscritto nella scritta della compera, alla vista di tutti i Giudei, che sedevano nel cortile della prigione. Poi comandai a Baruc, in lor presenza, dicendo: Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Prendi queste scritte, questa scritta di compera, così quella che è suggellata, come quest'altra che è aperta; e mettile dentro un vaso di terra, acciocchè durino lungo tempo. Perciocchè, così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele; Ancora si compereranno case, e campi, e vigne, in questo paese.