Isaia 43:22-25
Isaia 43:22-25 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Tu non mi hai invocato, Giacobbe, anzi ti sei stancato di me, Israele! Tu non mi hai portato l’agnello dei tuoi olocausti e non mi hai onorato con i tuoi sacrifici; io non ti ho tormentato con richieste di offerte, né ti ho stancato domandandoti incenso. Tu non hai comprato con denaro canna odorosa per me e non mi hai saziato con il grasso dei tuoi sacrifici; ma tu mi hai tormentato con i tuoi peccati, mi hai stancato con le tue iniquità. Io, io, sono colui che per amore di me stesso cancello le tue trasgressioni e non mi ricorderò più dei tuoi peccati.
Isaia 43:22-25 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
«Tu non mi hai invocato, Giacobbe, anzi ti sei stancato di me, Israele! Tu non mi hai portato l'agnello dei tuoi olocausti e non mi hai onorato con i tuoi sacrifici; io non ti ho tormentato con richieste di offerte, né ti ho stancato domandandoti incenso. Tu non hai comprato con denaro canna odorosa per me e non mi hai saziato con il grasso dei tuoi sacrifici; ma tu mi hai tormentato con i tuoi peccati, mi hai stancato con le tue *iniquità. Io, io, sono colui che per amor di me stesso cancello le tue *trasgressioni e non mi ricorderò piú dei tuoi peccati.
Isaia 43:22-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
«Ma tu, Israele, popolo discendente da Giacobbe, ti sei stancato di me e non mi hai più invocato. Non hai portato agnelli al mio altare non mi hai onorato con i tuoi sacrifici. E io non ti ho imposto di presentarmi offerte, non ti ho stancato con richieste di incenso. Non hai comprato per me la cannella, non mi hai saziato con il grasso dei tuoi sacrifici, piuttosto mi hai oppresso con i tuoi peccati e mi hai nauseato con i tuoi misfatti. Io invece cancellerò le tue colpe, perché così voglio, e non mi ricorderò più dei tuoi peccati.
Isaia 43:22-25 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ma, quant'è a te, o Giacobbe, tu non mi hai invocato; ti sei tu pure affaticato per me, o Israele? Tu non m'hai presentate le pecore de' tuoi olocausti, e non m'hai onorato co' tuoi sacrificii; io non t'ho tenuto in servitù intorno ad offerte, nè faticato intorno ad incenso. Tu non m'hai comperata con danari canna odorosa, e non m'hai inebbriato col grasso de' tuoi sacrificii; anzi tu hai tenuto me in servitù co' tuoi peccati, e m'hai faticato con le tue iniquità. Io, io son quel che cancello i tuoi misfatti, per amor di me stesso; e non ricorderò più i tuoi peccati