Lettera agli Ebrei 9:22-28
Lettera agli Ebrei 9:22-28 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Secondo la legge, quasi ogni cosa è purificata con sangue; e senza spargimento di sangue non c’è perdono. Era dunque necessario che i simboli delle realtà celesti fossero purificati con questi mezzi. Ma le cose celesti stesse dovevano essere purificate con sacrifici più eccellenti di questi. Infatti Cristo non è entrato in un luogo santissimo fatto da mano d’uomo, figura del vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora alla presenza di Dio per noi; non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote, che entra ogni anno nel luogo santissimo con sangue non suo. In questo caso, egli avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo; ma ora, una volta sola, alla fine dei secoli, è stato manifestato per annullare il peccato con il suo sacrificio. Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio, così anche Cristo, dopo essere stato offerto una volta sola per portare i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza peccato, a coloro che lo aspettano per la loro salvezza.
Lettera agli Ebrei 9:22-28 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Secondo la legge, quasi ogni cosa è purificata con sangue; e, senza spargimento di sangue, non c'è perdono. Era dunque necessario che i simboli delle realtà celesti fossero purificati con questi mezzi. Ma le cose celesti stesse dovevano essere purificate con sacrifici piú eccellenti di questi. Infatti Cristo non è entrato in un luogo santissimo fatto da mano d'uomo, figura del vero; ma nel cielo stesso, per comparire ora alla presenza di Dio per noi; non per offrire sé stesso piú volte, come il sommo sacerdote, che entra ogni anno nel luogo santissimo con sangue non suo. In questo caso, egli avrebbe dovuto soffrire piú volte dalla creazione del mondo; ma ora, una volta sola, alla fine dei secoli, è stato manifestato per annullare il peccato con il suo sacrificio. Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio, cosí anche Cristo, dopo essere stato offerto una volta sola per portare i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza peccato, a coloro che lo aspettano per la loro salvezza.
Lettera agli Ebrei 9:22-28 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Infatti la Legge stabilisce che quasi tutte le cose vengano purificate con il sangue, e senza spargimento di sangue i peccati non sono perdonati. Ebbene, le realtà terrene della prima *alleanza sono soltanto un’immagine delle realtà del cielo; perciò esse dovevano essere purificate in quel modo. Ma per le realtà del cielo c’è bisogno di sacrifici molto più grandi. Infatti Cristo non è entrato in un santuario costruito dagli uomini, che sarebbe solo un’immagine del santuario vero. Egli è entrato proprio nel cielo, e ora si presenta davanti a Dio per noi. Il *sommo sacerdote entra nel santuario ogni anno per offrire sangue di animali. Cristo, invece, non è entrato per offrire se stesso molte volte: altrimenti avrebbe dovuto patire molte volte, da quando esiste il mondo. Invece egli si è presentato soltanto una volta, ora che siamo alla fine dei tempi, per eliminare il peccato, offrendo se stesso in sacrificio. Tutti gli uomini sono destinati a morire una volta sola, e poi sono giudicati da Dio. Così anche Cristo: si è offerto in sacrificio una volta per sempre, per prendere su di sé i peccati degli uomini. Verrà anche una seconda volta, non più per eliminare i peccati, ma per dare la salvezza a quelli che lo aspettano.
Lettera agli Ebrei 9:22-28 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
E presso che ogni cosa si purifica con sangue, secondo la legge; e senza spargimento di sangue non si fa remissione. Egli era adunque necessario, poichè le cose rappresentanti quelle che son ne' cieli sono purificate con queste cose; che anche le celesti stesse lo fossero con sacrificii più eccellenti di quelli. Poichè Cristo non è entrato in un santuario fatto con mano, figura del vero; ma nel cielo stesso, per comparire ora davanti alla faccia di Dio per noi. E non acciocchè offerisca più volte sè stesso, siccome il sommo sacerdote entra ogni anno una volta nel santuario con sangue che non è il suo. Altrimenti gli sarebbe convenuto soffrir più volte dalla fondazione del mondo; ma ora, una volta, nel compimento de' secoli, è apparito per annullare il peccato, per lo sacrificio di sè stesso. E come agli uomini è imposto di morire una volta, e dopo ciò è il giudicio; così ancora Cristo, essendo stato offerto una volta, per levare i peccati di molti, la seconda volta apparirà non più per espiare il peccato, ma a salute a coloro che l'aspettano.