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Genesi 8:1-14

Genesi 8:1-14 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Poi Dio si ricordò di Noè, di tutti gli animali e di tutto il bestiame che era con lui nell’arca; e Dio fece passare un vento sulla terra e le acque si calmarono; le fonti dell’abisso e le cateratte del cielo furono chiuse, e cessò la pioggia dal cielo; le acque andarono via via ritirandosi di sulla terra, e alla fine di centocinquanta giorni cominciarono a diminuire. Nel settimo mese, il diciassettesimo giorno del mese, l’arca si fermò sulle montagne dell’Ararat. Le acque andarono diminuendo fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le vette dei monti. Dopo quaranta giorni Noè aprì la finestra che aveva fatta nell’arca e mandò fuori il corvo, il quale uscì, andando e tornando, finché le acque furono prosciugate sulla terra. Poi mandò fuori la colomba per vedere se le acque fossero diminuite sulla superficie della terra. La colomba non trovò dove posare la pianta del suo piede e tornò a lui nell’arca, perché c’erano le acque sulla superficie di tutta la terra; ed egli stese la mano, la prese e la portò con sé dentro l’arca. Aspettò altri sette giorni, poi mandò di nuovo la colomba fuori dell’arca. E la colomba tornò da lui verso sera; ed ecco, aveva nel becco una foglia fresca d’ulivo. Così Noè capì che le acque erano diminuite sopra la terra. Aspettò altri sette giorni, poi mandò fuori la colomba; ma essa non tornò più da lui. L’anno seicentouno della vita di Noè, il primo mese, il primo giorno del mese, le acque erano asciugate sulla terra e Noè scoperchiò l’arca, guardò, ed ecco che la superficie del suolo era asciutta. Il secondo mese, il ventisettesimo giorno del mese, la terra era asciutta.

Genesi 8:1-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Poi Dio si ricordò di *Noè, di tutti gli animali e di tutto il bestiame che era con lui nell'arca; e Dio fece passare un vento sulla terra e le acque si calmarono; le fonti dell'abisso e le cateratte del cielo furono chiuse, e cessò la pioggia dal cielo; le acque andarono via via ritirandosi di sulla terra, e alla fine di centocinquanta giorni cominciarono a diminuire. Nel settimo mese, il diciassettesimo giorno del mese, l'arca si fermò sulle montagne dell'Ararat. Le acque andarono diminuendo fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le vette dei monti. Dopo quaranta giorni, Noè aprí la finestra che aveva fatta nell'arca e mandò fuori il corvo, il quale uscí, andando e tornando, finché le acque furono prosciugate sulla terra. Poi mandò fuori la colomba per vedere se le acque fossero diminuite sulla superficie della terra. La colomba non trovò dove posare la pianta del suo piede e tornò a lui nell'arca, perché c'erano le acque sulla superficie di tutta la terra; ed egli stese la mano, la prese e la portò con sé dentro l'arca. Aspettò altri sette giorni, poi mandò di nuovo la colomba fuori dell'arca. E la colomba tornò da lui verso sera; ed ecco, aveva nel becco una foglia fresca d'ulivo. Cosí Noè capí che le acque erano diminuite sopra la terra. Aspettò altri sette giorni, poi mandò fuori la colomba; ma essa non tornò piú da lui. L'anno seicentouno della vita di Noè, il primo mese, il primo giorno del mese, le acque erano asciugate sulla terra e Noè scoperchiò l'arca, guardò, ed ecco che la superficie del suolo era asciutta. Il secondo mese, il ventisettesimo giorno del mese, la terra era asciutta.

Genesi 8:1-14 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Dio non si dimenticò di Noè e di tutti gli animali selvatici e domestici che si trovavano con lui nell’arca. Fece soffiare un vento sulla terra e le acque cominciarono ad abbassarsi. Vennero fermate le sorgenti, chiuse le riserve del cielo, e fu trattenuta la pioggia. Così, dopo centocinquanta giorni, le acque cominciarono a calare e il diciassettesimo giorno del settimo mese l’arca si posò su un monte della catena dell'Araràt. Le acque continuarono a calare fino al decimo mese: il primo giorno di quel mese apparvero le cime dei monti. Trascorsi quaranta giorni, Noè aprì la finestra che aveva fatto nell’arca e lasciò andare un corvo. Il corvo usciva e tornava indietro ogni volta, finché le acque scomparvero dal suolo. Per vedere se le acque si erano ritirate dalla superficie della terra, Noè mandò fuori una colomba. Essa non trovò alcun luogo dove posarsi perché l’acqua ricopriva ancora tutta la terra. Tornò allora verso l’arca e Noè stese la mano e la portò dentro con lui. Noè aspettò ancora una settimana e mandò di nuovo la colomba fuori dell'arca Verso sera essa tornò da lui: aveva nel becco un ramoscello verde di ulivo. Noè capì che le acque si erano ritirate dalla terra. Aspettò ancora un’altra settimana. Lasciò di nuovo andare la colomba la quale non tornò più da lui. Il primo giorno del primo mese, quando Noè aveva seicentun anni, le acque si erano ritirate dal suolo. Noè tolse il tetto dell'arca, guardò intorno e vide che la superficie della terra stava asciugandosi. Il ventisettesimo giorno del secondo mese la terra era completamente asciutta.

Genesi 8:1-14 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

OR Iddio si ricordò di Noè, e di tutte le fiere, e di tutti gli animali domestici ch'erano con lui nell'Arca; e fece passare un vento in su la terra; e le acque si posarono. Ed essendo state le fonti dell'abisso e le cateratte del cielo serrate, e rattenuta la pioggia del cielo, le acque andarono del continuo ritirandosi d'in su la terra. Al termine adunque di cencinquanta giorni cominciarono a scemare. E, nel decimosettimo giorno del settimo mese, l'Arca si fermò sopra le montagne di Ararat. E le acque andarono scemando fino al decimo mese. Nel primo giorno del decimo mese, le sommità de' monti apparvero. E, in capo di quaranta giorni, Noè aperse la finestra dell'Arca, ch'egli avea fatta. E mandò fuori il corvo, il quale usciva del continuo fuori, e tornava, fin che le acque furono asciutte d'in su la terra. Poi mandò d'appresso a sè la colomba, per veder se le acque erano scemate d'in su la faccia della terra. Ma la colomba, non trovando ove posar la pianta del piè, se ne ritornò a lui dentro l'Arca; perciocchè v'erano ancora delle acque sopra la faccia di tutta la terra. Ed egli, stesa la mano, la prese, e l'accolse a sè, dentro l'Arca. Ed egli aspettò sette altri giorni, e di nuovo mandò la colomba fuor dell'Arca. Ed in sul tempo del vespro, la colomba ritornò a lui; ed ecco, avea nel becco una fronde spiccata di un ulivo; onde Noè conobbe che le acque erano scemate d'in su la terra. Ed egli aspettò sette altri giorni, e mandò fuori la colomba, ed essa non ritornò più a lui. E, nell'anno seicentunesimo di Noè, nel primo giorno del primo mese, le acque furono asciutte d'in su la terra. E Noè, levato il coperto dell'Arca, vide che la faccia della terra era asciutta. E, nel ventisettesimo giorno del secondo mese, la terra era tutta asciutta.