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Esodo 38:8-31

Esodo 38:8-31 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Poi fece la conca di bronzo e la sua base di bronzo, servendosi degli specchi delle donne che venivano a gruppi a fare il servizio all’ingresso della tenda di convegno. Poi fece il cortile; dal lato meridionale, per formare il cortile, c’erano cento cubiti di cortine di lino fino ritorto, con le loro venti colonne e le loro venti basi di bronzo; i ganci e le aste delle colonne erano d’argento. Dal lato di settentrione c’erano cento cubiti di cortine con le loro venti colonne e le loro venti basi di bronzo; i ganci e le aste delle colonne erano d’argento. Dal lato d’occidente c’erano cinquanta cubiti di cortine con le loro dieci colonne e le loro dieci basi; i ganci e le aste delle colonne erano d’argento. Sul davanti, dal lato orientale, c’erano cinquanta cubiti: da uno dei lati dell’ingresso c’erano quindici cubiti di cortine, con tre colonne e le loro tre basi; dall’altro lato, tanto da una parte quanto dall’altra dall’ingresso del cortile, c’erano quindici cubiti di cortine, con le loro tre colonne e le loro tre basi. Tutte le cortine che formavano il recinto del cortile erano di lino fino ritorto; le basi per le colonne erano di bronzo; i ganci e le aste delle colonne erano d’argento, i capitelli delle colonne erano rivestiti d’argento, e tutte le colonne del cortile erano congiunte con delle aste d’argento. La portiera per l’ingresso del cortile era ricamata, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto; aveva una lunghezza di venti cubiti e un’altezza di cinque cubiti, corrispondente alla larghezza delle cortine del cortile. Le colonne erano quattro, e quattro le loro basi di bronzo; i loro ganci erano d’argento, i loro capitelli e le loro aste erano rivestiti d’argento. Tutti i pioli del tabernacolo e del recinto del cortile erano di bronzo. Questi sono i conti del tabernacolo, del tabernacolo della testimonianza, che furono fatti per ordine di Mosè, ad opera dei Leviti, sotto la direzione d’Itamar, figlio del sacerdote Aaronne. Besaleel, figlio d’Uri, figlio di Cur, della tribù di Giuda, fece tutto quello che il SIGNORE aveva ordinato a Mosè, avendo con sé Ooliab, figlio di Aisamac, della tribù di Dan, scultore, disegnatore e ricamatore di stoffe violacee, porporine, scarlatte e di lino fino. Tutto l’oro che fu impiegato nell’opera per tutti i lavori del santuario, oro delle offerte, fu ventinove talenti e settecentotrenta sicli, secondo il siclo del santuario. L’argento di quelli della comunità, dei quali si fece il censimento, fu cento talenti e millesettecentosettantacinque sicli, secondo il siclo del santuario: un beca a testa, vale a dire mezzo siclo, secondo il siclo del santuario, per ogni uomo compreso nel censimento, dall’età di venti anni in su: cioè, per seicentotremilacinquecentocinquanta uomini. I cento talenti d’argento servirono a fondere le basi del santuario e le basi del velo: cento basi per i cento talenti, un talento per base. Con i millesettecentosettantacinque sicli si fecero dei ganci per le colonne, si rivestirono i capitelli e si fecero le aste delle colonne. Il bronzo delle offerte ammontava a settanta talenti e a duemilaquattrocento sicli. Con questi si fecero le basi dell’ingresso della tenda di convegno, l’altare di bronzo con la sua graticola di bronzo e tutti gli utensili dell’altare, le basi del cortile tutto intorno, le basi dell’ingresso del cortile, tutti i pioli del tabernacolo e tutti i pioli del recinto del cortile.

Esodo 38:8-31 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Poi fece la *conca di rame e la sua base di rame, servendosi degli specchi delle donne che venivano a gruppi a fare il servizio all'ingresso della *tenda di convegno. Poi fece il *cortile; dal lato *meridionale, per formare il cortile, c'erano cento cubiti di cortine di *lino fino ritorto, con le loro venti colonne e le loro venti basi di rame; i ganci e le aste delle colonne erano d'argento. Dal lato di settentrione c'erano cento cubiti di cortine con le loro venti colonne e le loro venti basi di rame; i ganci e le aste delle colonne erano d'argento. Dal lato d'occidente c'erano cinquanta cubiti di cortine con le loro dieci colonne e le loro dieci basi; i ganci e le aste delle colonne erano d'argento. Sul davanti, dal lato orientale, c'erano cinquanta cubiti: da uno dei lati dell'ingresso c'erano quindici cubiti di cortine, con tre colonne e le loro tre basi; dall'altro lato, tanto da una parte quanto dall'altra dall'ingresso del cortile, c'erano quindici cubiti di cortine, con le loro tre colonne e le loro tre basi. Tutte le cortine che formavano il recinto del cortile erano di lino fino ritorto; le basi per le colonne erano di rame; i ganci e le aste delle colonne erano d'argento, i capitelli delle colonne erano rivestiti d'argento, e tutte le colonne del cortile erano congiunte con delle aste d'argento. La portiera per l'ingresso del cortile era ricamata, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto; aveva una lunghezza di venti cubiti e un'altezza di cinque cubiti, corrispondente alla larghezza delle cortine del cortile. Le colonne erano quattro, e quattro le loro basi di rame; i loro ganci erano d'argento, i loro capitelli e le loro aste erano rivestiti d'argento. Tutti i pioli del *tabernacolo e del recinto del cortile erano di rame. Questi sono i conti del tabernacolo, del tabernacolo della testimonianza, che furono fatti per ordine di *Mosè, ad opera dei *Leviti, sotto la direzione d'Itamar, figlio del *sacerdote *Aaronne. Besaleel, figlio d'Uri, figlio di Cur, della tribú di *Giuda, fece tutto quello che il Signore aveva ordinato a Mosè, avendo con sé Ooliab, figlio di Aisamac, della tribú di *Dan, scultore, disegnatore e ricamatore di stoffe violacee, porporine, scarlatte e di lino fino. Tutto l'oro che fu impiegato nell'opera per tutti i lavori del *santuario, oro delle offerte, fu ventinove *talenti e settecentotrenta *sicli, secondo il siclo del santuario. L'argento di quelli della comunità, dei quali si fece il censimento, fu cento talenti e millesettecentosettantacinque sicli, secondo il siclo del santuario: un beca a testa, vale a dire un mezzo siclo, secondo il siclo del santuario, per ogni uomo compreso nel censimento, dall'età di venti anni in su: cioè, per seicentotremilacinquecentocinquanta uomini. I cento talenti d'argento servirono a fondere le basi del santuario e le basi del *velo: cento basi per i cento talenti, un talento per base. Con i millesettecentosettantacinque sicli si fecero dei ganci per le colonne, si rivestirono i capitelli e si fecero le aste delle colonne. Il rame delle offerte ammontava a settanta talenti e a duemilaquattrocento sicli. Con questi si fecero le basi dell'ingresso della tenda di convegno, l'altare di rame con la sua graticola di rame e tutti gli utensili dell'altare, le basi del cortile tutto intorno, le basi dell'ingresso del cortile, tutti i pioli del tabernacolo e tutti i pioli del recinto del cortile.

Esodo 38:8-31 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Costruì in rame la vasca e anche il suo piedistallo: per essi usò gli specchi di rame delle donne che prestavano servizio all’ingresso della tenda dell'incontro. Costruì poi il cortile dell’Abitazione del Signore. Sul lato sud il cortile era delimitato da tendaggi di lino ritorto lunghi cinquanta metri. Costruì le loro venti colonne con le basi di rame, gli uncini e le loro aste trasversali d'argento. Delimitò anche il lato rivolto a nord con tendaggi lunghi cinquanta metri sostenuti da venti colonne con le basi di rame, gli uncini e le aste trasversali d'argento. Sul lato ovest c’erano tendaggi lunghi venticinque metri sostenuti da dieci colonne con le loro basi di rame, con i capitelli e i loro uncini d'argento. Il lato est misurava venticinque metri così suddivisi: da una parte tendaggi per sette metri e mezzo con tre colonne e le basi, dall’altra tendaggi per sette metri e mezzo con tre colonne e le basi. Tutti i tendaggi che delimitavano il cortile erano di lino ritorto. Le basi delle colonne erano di rame, mentre i loro uncini e le aste trasversali erano d'argento; così anche il rivestimento dei loro capitelli era d'argento e tutte le colonne del cortile avevano aste trasversali d'argento. Alla porta del cortile c’era una tenda ricamata, tessuta di lana viola, rossa e scarlatta e di lino ritorto: essa era lunga dieci metri e ampia due metri e mezzo come anche gli altri tendaggi del cortile. Essa aveva quattro colonne con le loro basi di rame, gli uncini d'argento e il rivestimento dei loro capitelli e le loro aste trasversali pure d'argento. Tutti i picchetti dell'Abitazione e del recinto attorno erano di rame. Questo è il resoconto dei metalli impiegati per costruire l’Abitazione del Signore in cui erano custodite le tavole con i suoi insegnamenti. Questo resoconto fu preparato per ordine di Mosè dai leviti sotto la direzione di Itamàr, figlio del sacerdote Aronne. Besalèl, figlio di Urì e nipote di Cur, della tribù di Giuda, eseguì gli ordini dati dal Signore a Mosè. Con lui lavorò anche Ooliàb, figlio di Achisamàc, della tribù di Dan, intagliatore, decoratore e ricamatore di lana viola, rossa e scarlatta e di lino. Totale dell'oro offerto dagli Israeliti e impiegato per la costruzione del santuario: dieci quintali e venti chili, secondo il peso ufficiale del santuario. L’argento raccolto in occasione del censimento della comunità pesava trentacinque quintali e ventitré chili secondo il peso ufficiale del santuario. Questo corrisponde a una moneta d'argento da cinque grammi per ciascuna delle seicentotremila cinquecentocinquanta persone dai vent’anni in su sottoposte al censimento. Trentacinque quintali d'argento furono usati per fondere le cento basi delle colonne del santuario e delle colonne della tenda: ossia trentacinque chili per ogni base. Restavano ancora quasi venti chili e furono usati per i ganci delle colonne, per rivestire i loro capitelli e per le aste trasversali che univano le colonne. Il rame offerto pesava quasi venticinque quintali. Fu utilizzato per le basi alle colonne d'ingresso della tenda dell'incontro, per l’altare di rame con la sua graticola di rame e per tutti gli accessori dell'altare, per le basi del cortile, per le basi della porta del cortile, per tutti i picchetti dell'Abitazione e per tutti i picchetti del cortile.

Esodo 38:8-31 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

Fece ancora di rame la Conca, e il suo piè di rame, degli specchi delle donne, che a certi tempi ordinati venivano a servire nell'entrata del Tabernacolo della convenenza. Fece, oltre a ciò, il Cortile; dal lato Australe verso il Mezzodì v'erano cento cubiti di cortine di fin lino ritorto, per lo Cortile, con le lor venti colonne, e i lor venti piedistalli, di rame; ma i capitelli delle colonne, e i lor fili, erano di argento. Così ancora dal lato Settentrionale v'erano cento cubiti di cortine, con le lor venti colonne, e i lor venti piedistalli, di rame; ma i capitelli delle colonne, e i lor fili, erano d'argento. E dal lato Occidentale, v'erano cinquanta cubiti di cortine, con le lor dieci colonne, e i lor dieci piedistalli; e i capitelli delle colonne, e i lor fili, erano di argento. E dal lato Orientale, verso il Levante, v'erano cinquanta cubiti di cortine. Cioè, all'un de' canti vi erano quindici cubiti di cortine, con le lor tre colonne, e i lor tre piedistalli; e all'altro canto, cioè così di qua, come di là dell'entrata del Cortile, quindici cubiti di cortine, con le lor tre colonne, e i lor tre piedistalli. Tutte le cortine del Cortile d'intorno erano di fin lino ritorto. E i piedistalli e le colonne erano di rame; ma i capitelli delle colonne, e i lor fili erano di argento; tutte le colonne del Cortile aveano i capitelli coperti di argento; ma i lor fili erano di argento. Fece ancora all'entrata del Cortile un tappeto di lavoro di ricamatore, di violato, e di porpora, e di scarlatto, e di fin lino ritorto, di venti cubiti di lunghezza, e di cinque cubiti d'altezza, nella larghezza corrispondente alle cortine del Cortile; con le lor quattro colonne, e i lor quattro piedistalli, di rame; ma i lor capitelli erano di argento; esse aveano i lor capitelli coperti di argento, ma i lor fili erano di argento. E fece tutti i piuoli del Tabernacolo, e del Cortile d'intorno, di rame. QUESTE son le somme dell'oro, dell'argento, e del rame, impiegato intorno al Tabernacolo della Testimonianza, le quali furono fatte d'ordine di Mosè, per opera de' Leviti, sotto la condotta d'Itamar, figliuol del Sacerdote Aaronne. Delle quali Besaleel, figliuol di Uri, figliuol di Hur, della tribù di Giuda, fece tutte quelle cose che il Signore avea comandate a Mosè; insieme con Oholiab, figliuol di Ahisamac, della tribù di Dan, e altri fabbri, e disegnatori, e ricamatori in violato, e in porpora, e in iscarlatto, e in fin lino. Tutto l'oro che fu impiegato nell'opera, in tutto il lavorio del Santuario: l'oro di quell'offerta fu ventinove talenti, e settecentrenta sicli, a siclo di Santuario. E l'argento degli annoverati d'infra la raunanza fu cento talenti, e mille settecensettantacinque sicli, a siclo di Santuario; prendendo un didramma per testa, ch'è la metà d'un siclo, a siclo di Santuario, da chiunque passava fra gli annoverati, dall'età di vent'anni in su, i quali furono seicentotremila cinquecentocinquanta. Di questo argento cento talenti furono per fondere i piedistalli del Santuario, e i piedistalli della Cortina; cento talenti per cento piedistalli, un talento per piedistallo. E con que' mille settecensettantacinque sicli, egli fece i capitelli alle colonne, e coperse i lor capitelli; e fece lor de' fili. E il rame dell'offerta fu settanta talenti, e duemila quattrocento sicli. E d'esso fece i piedistalli dell'entrata del Tabernacolo della convenenza, e l'Altar di rame, e la sua grata di rame; e tutti gli strumenti dell'Altare; e i piedistalli del Cortile, d'intorno, e i piedistalli dell'entrata del Cortile, e tutti i piuoli del Tabernacolo, e tutti i piuoli del Cortile d'intorno.