Secondo libro dei Re 6:8-16
Secondo libro dei Re 6:8-16 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Allora il re di Siria faceva guerra contro Israele; e, in un consiglio che tenne con i suoi servitori, disse: «Io porrò il mio accampamento nel tale e tal luogo». L’uomo di Dio mandò a dire al re d’Israele: «Guàrdati dal trascurare quel tal luogo, perché vi stanno scendendo i Siri». Allora il re d’Israele mandò gente verso il luogo che l’uomo di Dio gli aveva detto, e circa il quale era stato preavvisato; e là si tenne in guardia. Il fatto avvenne non una né due, ma più volte. Questa cosa turbò molto il cuore del re di Siria, che chiamò i suoi servitori e disse loro: «Fatemi sapere chi dei nostri è per il re d’Israele». Uno dei suoi servitori rispose: «Nessuno, o re, mio signore! Ma Eliseo, il profeta che sta in Israele, fa sapere al re d’Israele persino le parole che tu dici nella camera dove dormi». Allora il re disse: «Andate, vedete dov’è, e io lo manderò a prendere». Gli fu riferito che era a Dotan. Il re vi mandò cavalli, carri e numerosi soldati, i quali giunsero di notte e circondarono la città. Il servo dell’uomo di Dio, alzatosi di buon mattino, andò fuori e vide che un gran numero di soldati con cavalli e carri accerchiava la città. Il servo disse all’uomo di Dio: «Ah, mio signore, come faremo?» Quegli rispose: «Non temere, perché quelli che sono con noi sono più numerosi di quelli che sono con loro».
Secondo libro dei Re 6:8-16 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Allora il re di *Siria faceva guerra contro *Israele; e in un consiglio che tenne con i suoi servitori, disse: «Io porrò il mio accampamento nel tale e tal luogo». L'uomo di Dio mandò a dire al re d'Israele: «Guàrdati dal trascurare quel tal luogo, perché vi stanno scendendo i Siri». Allora il re d'Israele mandò gente verso il luogo che l'uomo di Dio gli aveva detto, e circa il quale era stato preavvisato; e là si tenne in guardia. Il fatto avvenne non una né due, ma piú volte. Questa cosa turbò molto il cuore del re di Siria, che chiamò i suoi servitori, e disse loro: «Fatemi sapere chi dei nostri è per il re d'Israele». Uno dei suoi servitori rispose: «Nessuno, o re, mio signore! ma Eliseo, il profeta che sta in Israele, fa sapere al re d'Israele persino le parole che tu dici nella camera dove dormi». Allora il re disse: «Andate, vedete dov'è, e io lo manderò a prendere». Gli fu riferito che era a Dotan. Il re vi mandò cavalli, carri e numerosi soldati; i quali giunsero di notte e circondarono la città. Il servo dell'uomo di Dio, alzatosi di buon mattino, andò fuori e vide che un gran numero di soldati con cavalli e carri accerchiava la città. Il servo disse all'uomo di Dio: «Ah, mio signore, come faremo?» Quegli rispose: «Non temere, perché quelli che sono con noi sono piú numerosi di quelli che sono con loro».
Secondo libro dei Re 6:8-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Il re di Aram era in guerra con Israele. Riunì i suoi ufficiali e indicò loro dove voleva porre l’accampamento. Il profeta Eliseo, però, mandò a dire al re d'Israele: — Fa’ attenzione! Non passare in quella zona perché gli Aramei scenderanno di là. Allora il re d'Israele poté mandare alcuni uomini nel posto indicato dal profeta. Il fatto si ripeté più di una volta. Eliseo avvertiva il re ed egli poteva stare in guardia. Il re di Aram si irritò moltissimo per questa situazione. Convocò i suoi ufficiali e chiese loro: — Tra noi c’è qualcuno che collabora con il re d'Israele. Potete dirmi chi è? — Non è uno di noi, o re, — rispose uno degli ufficiali, — ma è Eliseo, il profeta che vive in Israele. Lui comunica al suo re ogni tua parola, anche quelle pronunziate nella tua camera da letto! — Scoprite dove si trova, — ordinò il re. — Lo farò catturare. Quando il re venne a sapere che Eliseo si trovava nella città di Dotan, mandò là un forte gruppo di soldati, con carri e cavalli. Arrivarono di notte e accerchiarono la città. La mattina il servo del profeta Eliseo si alzò uscì, vide soldati, carri e cavalli che circondavano la città e gridò a Eliseo: — È spaventoso, maestro! Che cosa possiamo fare? — Non aver paura, — gli rispose Eliseo, — i nostri difensori sono più numerosi dei loro!
Secondo libro dei Re 6:8-16 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Or il re di Siria faceva guerra contro ad Israele, e si consigliava co' suoi servitori, dicendo: Io porrò campo in tale ed in tal luogo. E l'uomo di Dio mandava a dire al re d'Israele: Guardati che tu non passi per quel luogo; perciocchè i Siri vi sono in agguato. E il re d'Israele mandava a quel luogo che gli avea detto l'uomo di Dio, e del quale egli l'avea avvisato, e si guardava di passar per là; e questo avvenne più d'una, e di due volte. E il cuore del re di Siria si conturbò per questo; e chiamò i suoi servitori, e disse loro: Non mi dichiarerete voi chi de' nostri manda al re d'Israele? Ma uno de' suoi servitori gli disse: Non ve n'è alcuno, o re, mio signore; ma il profeta Eliseo, che è in Israele, dichiara al re d'Israele le parole stesse che tu dici nella camera nella quale tu giaci. Ed egli disse: Andate, e vedete ove egli è, ed io manderò a pigliarlo. E gli fu rapportato, e detto: Eccolo in Dotan. Ed egli vi mandò cavalli, e carri, e un grosso stuolo, il quale giunse là di notte, e intorniò la città. Or la mattina, a buon'ora, il servitore dell'uomo di Dio si levò, ed uscì fuori, e vide lo stuolo che intorniava la città, e i cavalli, e i carri. E quel servitore disse all'uomo di Dio: Ahi! signore mio, come faremo? Ma egli disse: Non temere; perciocchè più sono quelli che son con noi, che quelli che son con loro.