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Lettera ai Filippesi 4:10-23

Lettera ai Filippesi 4:10-23 NR94

Ho avuto una grande gioia nel Signore, perché finalmente avete rinnovato le vostre cure per me; ci pensavate sí, ma vi mancava l'opportunità. Non lo dico perché mi trovi nel bisogno, poiché io ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo. So vivere nella povertà e anche nell'abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell'abbondanza e nell'indigenza. Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica. Tuttavia avete fatto bene a prender parte alla mia afflizione. Anche voi sapete, Filippesi, che quando cominciai a predicare il vangelo, dopo aver lasciato la Macedonia, nessuna chiesa mi fece parte di nulla per quanto concerne il dare e l'avere, se non voi soli; perché anche a *Tessalonica mi avete mandato, una prima e poi una seconda volta, ciò che mi occorreva. Non lo dico perché io ricerchi i doni; ricerco piuttosto il frutto che abbondi a vostro conto. Ora ho ricevuto ogni cosa e sono nell'abbondanza. Sono ricolmo di beni, avendo ricevuto da Epafròdito quello che mi avete mandato e che è un profumo di odore soave, un sacrificio accetto e gradito a Dio. Il mio Dio provvederà a ogni vostro bisogno, secondo la ricchezza della sua gloria, in Cristo Gesú. Al Dio e Padre nostro sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen. Salutate ognuno dei santi in Cristo Gesú. I fratelli che sono con me vi salutano. Tutti i santi vi salutano e specialmente quelli della casa di *Cesare. La grazia del Signore Gesú Cristo sia con lo spirito vostro.

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