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Proverbi 5:1-20

Proverbi 5:1-20 NR06

Figlio mio, sta’ attento alla mia saggezza, inclina l’orecchio alla mia intelligenza, affinché tu conservi l’accorgimento e le tue labbra custodiscano la scienza. Poiché le labbra dell’adultera stillano miele, la sua bocca è più morbida dell’olio; ma la fine a cui conduce è amara come l’assenzio, è affilata come una spada a doppio taglio. I suoi piedi scendono alla morte, i suoi passi portano al soggiorno dei morti. Lungi dal prendere il sentiero della vita, le sue vie sono sbagliate, e non sa dove va. Or dunque, figlioli, ascoltatemi, e non vi allontanate dalle parole della mia bocca. Tieni lontana da lei la tua via e non ti avvicinare alla porta della sua casa, per non dare ad altri il fiore della tua gioventù, e i tuoi anni all’uomo crudele; perché degli stranieri non siano saziati dei tuoi beni e le tue fatiche non vadano in casa di estranei; perché tu non abbia a gemere quando verrà la tua fine, quando la tua carne e il tuo corpo saranno consumati, e tu non dica: «Come ho fatto a odiare la correzione, e come ha potuto il mio cuore disprezzare la riprensione? Come ho fatto a non ascoltare la voce di chi m’insegnava e a non porgere l’orecchio a chi m’istruiva? Poco mancò che non mi trovassi immerso in ogni male, in mezzo all’assemblea e alla comunità». Bevi l’acqua della tua cisterna, l’acqua viva del tuo pozzo. Le tue fonti devono forse spargersi al di fuori? I tuoi ruscelli devono forse scorrere per le strade? Siano per te solo, e non per gli stranieri con te. Sia benedetta la tua fonte, e trova gioia nella sposa della tua gioventù. Cerva d’amore, capriola di grazia, le sue carezze t’inebrino in ogni tempo, e sii sempre rapito nell’affetto suo. Perché, figlio mio, ti innamoreresti di un’estranea e abbracceresti il seno della donna altrui?

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