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Secondo libro dei Re 2:1-21

Secondo libro dei Re 2:1-21 NR06

Quando il SIGNORE volle rapire in cielo Elia in un turbine, Elia se ne andò da Ghilgal con Eliseo. Elia disse a Eliseo: «Fèrmati qui, ti prego, perché il SIGNORE mi manda fino a Betel». Ma Eliseo rispose: «Com’è vero che il SIGNORE vive, e che tu vivi, io non ti lascerò». Così scesero a Betel. I discepoli dei profeti che erano a Betel andarono a trovare Eliseo e gli dissero: «Sai che il SIGNORE quest’oggi rapirà in alto il tuo signore?» Egli rispose: «Sì, lo so; tacete!» Elia gli disse: «Eliseo, fèrmati qui, ti prego, perché il SIGNORE mi manda a Gerico». Quegli rispose: «Com’è vero che il SIGNORE vive, e che tu vivi, io non ti lascerò». Così se ne andarono a Gerico. I discepoli dei profeti che erano a Gerico si avvicinarono a Eliseo e gli dissero: «Sai che il SIGNORE quest’oggi rapirà in alto il tuo signore?» Egli rispose: «Sì, lo so; tacete!» Ed Elia gli disse: «Fèrmati qui, ti prego, perché il SIGNORE mi manda al Giordano». Egli rispose: «Com’è vero che il SIGNORE vive, e che tu vivi, io non ti lascerò». E proseguirono il cammino insieme. Cinquanta discepoli dei profeti andarono dietro a loro e si fermarono di fronte al Giordano, da lontano, mentre Elia ed Eliseo si fermarono sulla riva del Giordano. Allora Elia prese il suo mantello, lo arrotolò e percosse le acque, le quali si divisero in due. Così attraversarono il fiume a piedi asciutti. Quando furono passati, Elia disse a Eliseo: «Chiedi quello che vuoi che io faccia per te, prima che io ti sia tolto». Eliseo rispose: «Ti prego, mi sia data una parte doppia del tuo spirito!» Elia disse: «Tu domandi una cosa difficile; tuttavia, se mi vedi quando io ti sarò rapito, ti sarà dato quello che chiedi; ma, se non mi vedi, non ti sarà dato». Essi continuarono a camminare discorrendo insieme, quand’ecco un carro di fuoco e dei cavalli di fuoco che li separarono l’uno dall’altro, ed Elia salì al cielo in un turbine. Eliseo lo vide e si mise a gridare: «Padre mio, padre mio! Carro e cavalleria d’Israele!» Poi non lo vide più. E, afferrate le proprie vesti, le strappò in due pezzi; raccolse il mantello che era caduto di dosso a Elia, tornò indietro e si fermò sulla riva del Giordano; e, preso il mantello che era caduto di dosso a Elia, percosse le acque e disse: «Dov’è il SIGNORE, Dio di Elia?» Quando anch’egli ebbe percosso le acque, queste si divisero in due, ed Eliseo passò. Quando i discepoli dei profeti che stavano a Gerico, di fronte al Giordano, videro Eliseo, dissero: «Lo spirito di Elia si è posato sopra Eliseo». Gli andarono incontro, si prostrarono fino a terra davanti a lui e gli dissero: «Ecco qui fra i tuoi servi cinquanta uomini robusti; lascia che vadano in cerca del tuo signore, se mai lo Spirito del SIGNORE lo avesse preso e gettato su qualche monte o in qualche valle». Eliseo rispose: «Non li mandate». Ma insistettero tanto con lui, che egli ne fu confuso e disse: «Mandateli». Allora quelli mandarono cinquanta uomini, i quali cercarono Elia per tre giorni, ma non lo trovarono. Quando tornarono da lui, che si era fermato a Gerico, egli disse loro: «Non vi avevo detto di non andare?» Gli abitanti della città dissero a Eliseo: «Ecco, il soggiorno in questa città è gradevole, come vede il mio signore; ma le acque sono cattive, e il paese è sterile». Egli disse: «Portatemi una scodella nuova e mettetevi del sale». Quelli gliela portarono. Egli andò alla sorgente delle acque, vi gettò il sale e disse: «Così dice il SIGNORE: “Io rendo sane queste acque, ed esse non saranno più causa di morte né di sterilità”».

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