Libero dagli spaventiSample

Spaventi Improvvisi

Ci sono momenti in cui tutto sembra sereno, il sole splende e la vita procede apparentemente tranquilla. Eppure, all'improvviso, arriva una freccia. Una notizia, un problema, un pensiero che ti trafigge il cuore e ti lascia senza respiro. Non avevi previsto nulla, eppure lo spavento è lì, reale, paralizzante. È proprio per questi momenti che lo Spirito Santo ha ispirato il Salmo 91.

Questo non è solo un salmo da recitare. È una dichiarazione di guerra contro la paura, un’ancora per l’anima quando tutto dentro e fuori di te vacilla. Qui non trovi solo poesia, trovi rifugio. “Chi abita al riparo dell’Altissimo…”: non è un passaggio occasionale, è una decisione. Abitare, restare, piantare le tende sotto le ali dell’Onnipotente.
Sai, ci sono paure che arrivano come ladri nella notte: il messaggio che non volevi leggere, la telefonata che cambia tutto, il pensiero che si insinua e non ti lascia dormire. Il Salmo 91 le chiama per nome: spaventi notturni, frecce diurne, pesti invisibili. È il salmo degli spaventi improvvisi, dei traumi inaspettati, delle ansie che arrivano senza preavviso. Ma anche in mezzo a questi colpi, Dio ha una parola per te: RIPOSA.

Non ignorare lo spavento. Non fare finta che non esiste. Ammetti che hai paura, che ti senti smarrito. Ma non fermarti lì. C'è un luogo dove la paura non ha potere, un luogo dove anche nel caos puoi respirare: il riparo dell’Altissimo.
La Bibbia King James traduce così: “Chi dimora nel luogo segreto dell’Altissimo…”. Quel “luogo segreto” è dove solo tu e Dio potete entrare. Non lo vedi con gli occhi, ma lo conosci nel cuore. È là che puoi gridare, piangere, sospirare, senza essere giudicato, senza maschere. E mentre lo fai, una verità potente si attiva nella tua vita: l’Onnipotente ti copre con la sua ombra.
La sua ombra è ombra di pace. È ombra che rinfresca nel deserto, che protegge nel combattimento, che calma nel panico. Quando sei lì, sotto la sua ombra, il mondo può tremare, ma tu riposi.

La vita ti coglie di sorpresa. Un trauma può scuotere anche le fondamenta che pensavi fossero solide. Ma Dio non è sorpreso. Lui era già lì prima del colpo, e non ti lascia nel vuoto. Ti dice: “Vieni, resta, abita con Me. Io sono il tuo rifugio.”

Oggi forse sei in uno stato di shock. Confuso, disorientato, come chi ha perso l’orientamento nella notte. Ma voglio dirti una cosa, e desidero che possa imprimerla nella tua mente e nel cuore: non sei solo; e soprattutto, non devi combattere da solo. Il luogo segreto dell’Altissimo non è una teoria: è una realtà per chi ha il coraggio di entrare, anche con le mani tremanti e il cuore in subbuglio.

Non servono grandi preghiere. Basta un sussurro: “Signore, ho paura. Ma io confido in Te.” Basta questo per varcare la soglia del rifugio.
Oggi prendi una decisione: scegli di abitare. Non correre da una soluzione all'altra. Non cercare protezioni umane o maschere che nascondano le tue ferite. Vieni nel luogo segreto. Troverai un Dio che non ti respinge, non ti accusa, non ti condanna. Troverai un Padre che ti dice: “Riposa. Io ti copro.”

Nel bel mezzo di spaventi improvvisi, non cercare di essere forte. Sii solo fedele nel rifugiarti. Perché chi abita al riparo dell’Altissimo, riposa… e quel riposo è già vittoria.