Libero dagli spaventiCampione

Battaglie Visibili

Ci sono battaglie che non puoi evitare. Non sono solo spaventi improvvisi, non sono frecce “a caso” che ti colpiscono senza preavviso. Sono ostacoli ben visibili, giganti che hai davanti agli occhi e che non puoi ignorare. Vedi il problema. Lo conosci. Lo hai già affrontato forse, eppure sei di nuovo lì, davanti alla stessa montagna che sembra non voler cedere.

Hai mai vissuto quel tipo di fatica che viene non solo dal dolore, ma dalla consapevolezza che dovrai affrontarlo ancora?
Ecco perché il salmista non solo abita, ma dichiara: “Io dico al SIGNORE…” — la fede si esercita quando la bocca proclama, dichiara. In mezzo alla battaglia visibile, tu devi dichiarare: Tu sei il mio rifugio. Tu sei la mia fortezza. Tu sei il mio Dio.
Sì, lo devi dire, anche se la voce trema. Anche se il cuore batte forte. Anche se tutto ti dice che non ce la farai, tu devi aprire la bocca e affermare chi è il tuo Dio. Perché ciò che dici al Signore sposta l’atmosfera spirituale attorno a te.
C'è differenza tra sapere chi è Dio e proclamarlo nel mezzo della battaglia. Quando lo dici, non lo stai solo ricordando a te stesso: lo stai affermando contro il nemico. Stai mettendo in chiaro da che parte stai.

Davide lo fece davanti a Golia. Non disse: “ho un piano”; disse: “Tu vieni a me con spada e lancia, ma io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti.” Questo è il linguaggio della battaglia spirituale. Questo è ciò che spezza la paura e apre la via alla vittoria.
Il Salmo 91 non ti promette assenza di conflitti. Ti promette presenza nella battaglia. Il salmista non dice: “Non ci saranno frecce, né pesti, né stermini.” Dice che tu ne sarai risparmiato, tu non sarai colpito, perché hai scelto dove rifugiarti.

Vedi, Acab e Giosafat erano entrambi re. Entrambi in guerra, entrambi con armature. Ma solo uno aveva Dio come rifugio; e quando arrivò la confusione, solo uno gridò. Solo uno fu liberato. Solo uno tornò a casa sano e salvo. Giosafat gridò quando vide la morte davanti a sé, e il Signore lo soccorse.

Dichiara oggi. Grida oggi. Non aspettare che la battaglia si chiuda per riconoscere chi è il tuo rifugio. Dillo prima, dillo durante, dillo anche se non lo senti.
Il nemico può vedere le tue armi, ma non può penetrare la tua dichiarazione di fede. Le tue parole nel mondo spirituale sono scudo, sono corazza, sono spada. La tua forza viene dalla verità in cui credi, e la verità ha un nome: Gesù Cristo.

E se oggi ti trovi nella battaglia visibile, con le difficoltà che conosci bene, sappi che non sei condannato alla sconfitta. Giosafat vedeva i Siri accerchiarlo, ma Dio lo ha soccorso. Giosafat era circondato, ma Dio attirò il nemico lontano da lui. Perché? Perché aveva fatto del Signore il suo rifugio.
Non basta avere l’armatura. Non basta essere “in regola”. Devi avere il rifugio. Devi dichiarare che il Signore è la tua fortezza.

Oggi alza la tua voce. Fai una dichiarazione spirituale, non al problema, non a te stesso. Dillo al Signore. Fagli sapere che tu non hai nessun altro rifugio all'infuori di Lui e vedrai che anche se la battaglia sarà accanita, tu resterai in piedi. Anche se tutto vacilla, tu sarai saldo. Anche se la freccia è stata lanciata, non ti colpirà. Perché non è la tua forza che ti salva. È il rifugio dove hai deciso di abitare.