Non Solo Una DonnaCampione

Quando la maternità diventa battaglia
Anna non era una donna qualunque. Era una donna spezzata. Umiliata da un’altra donna. Incompresa dal marito. Derisa dalla società. E, per molti anni, sterile. Il suo grembo vuoto era simbolo di un dolore che andava oltre la maternità negata: era il sentimento di essere dimenticata, abbandonata, invisibile. Ma invece di restare in silenzio, Anna grida. E il suo grido diventa una preghiera che cambia la storia.
La preghiera di Anna è una delle più potenti della Scrittura. È in questa supplica che per la prima volta Dio viene chiamato YHWH Tsebaoth, il Signore degli eserciti. Anna invoca Dio come comandante dell’esercito celeste: non perché vuole guerra, ma perché si rende conto che la sua battaglia non è contro carne e sangue. La sterilità che affronta è prima spirituale che fisica. E come ogni donna che ha desiderato un figlio e non lo ha avuto, Anna combatte. Questa parte della Scrittura ci mostra che la maternità non è solo un dono: è anche un campo di battaglia spirituale. Per molte donne, il percorso verso la maternità è segnato da lacrime, diagnosi, delusioni, oppure scelte difficili. Ma Dio ascolta. Sempre. La maternità di Anna non nasce da un atto fisico, ma da un atto di fede. Prima ancora di concepire nel corpo, Anna concepisce nello spirito perchè fa una promessa spirituale: quel figlio promesso sarà consacrato a Dio fin dalla nascita. Anna non solo riceve un figlio, ma lo restituisce al Signore. Questo è il cuore di una madre secondo Dio: riceve per dare, genera per consacrare, ama per liberare. Samuele, ascoltato da Dio, inaugurò la stagione profetica in Israele cambiando la storia del popolo di Dio.
Tu, come Anna, potresti star combattendo una battaglia. Forse per concepire. O forse per un figlio che si è allontanato. O forse stai affrontando il dolore di una maternità mai avvenuta. Qualunque sia la tua realtà, sappi questo: Dio vede. Dio ascolta. Dio combatte con te.
Ci sono battaglie che nessuno comprende: lacrime versate nel silenzio, dolori nascosti dietro sorrisi, speranze che sembrano spegnersi. Ma proprio in quel dolore nasce qualcosa di profondo: una fede autentica, una preghiera senza maschere, una comunione con Dio che va oltre le parole. Anna ci insegna che si può soffrire senza diventare amare. Si può essere ferite senza essere spezzate. Si può gridare a Dio e ricevere risposta. Il dolore non è un fallimento spirituale. A volte è proprio lì che nascono i miracoli.
E anche se la tua battaglia non porta al risultato che desideri, non è inutile. La tua fede in mezzo alla tempesta è adorazione pura. Il tuo “Sì” nella valle è più potente di mille canti sulla vetta.
YHWH Tsebaoth, il Signore degli eserciti, combatte per te.
Scrittura
Riguardo questo Piano

Essere donna nel disegno di Dio significa molto più di ciò che il mondo riconosce. In questo piano di lettura di quattro giorni, esploreremo il valore della maternità, dell’identità, della fede e della chiamata spirituale della donna. Non sei “solo” una donna, una madre, o una moglie, o una figura di supporto: sei parte del piano eterno di Dio. Sei pronta a scoprire ciò che Dio desidera per te?
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Vorremmo ringraziare UnicaVia Church per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: www.bible.com/organizations/0bc524d8-41f9-42ea-bd3a-4061bf0044d7