Dal conflitto alla gloriaCampione

Giorno 3: Quando Dio usa le tempeste per trasformarti

Giacobbe pensava che il vero problema fosse Esaù. Si preoccupava di come il fratello avrebbe reagito, di come avrebbe potuto evitare il peggio, e per questo escogitava piani e strategie per calmare la sua ira. Ma ciò che Giacobbe non comprendeva era che Dio non stava solo lavorando nel cuore di Esaù… Dio stava permettendo quella situazione proprio per trasformare il cuore di Giacobbe.

Molte volte, come Giacobbe, anche noi siamo convinti che il problema siano gli altri, le circostanze, il lavoro, la crisi, le persone che ci fanno del male. Ma il vero obiettivo di Dio non è sempre cambiare le situazioni attorno a noi; spesso il Suo desiderio più grande è trasformare ciò che c’è dentro di noi.

Dio stava usando la rabbia di Esaù come uno strumento per lavorare in profondità nel cuore di Giacobbe, per condurlo a un momento di resa totale, in cui ogni sua forza, ogni sua strategia, ogni suo orgoglio dovesse crollare. Infatti, poco dopo, la Bibbia dice che Giacobbe rimase solo. E in quella solitudine, Dio preparò per lui un incontro sovrannaturale, destinato a cambiare la sua vita per sempre.

Ci sono circostanze che Dio permette per spingerci a questo punto: il punto in cui restiamo soli con Lui, senza più risorse, senza più appoggi umani. È lì che nasce la vera trasformazione.

Domanda per riflettere: Cosa ti sta dicendo Dio attraverso la situazione difficile che stai affrontando?