Creata per Essere UnicaCampione

Dio ti ha fatta come un prodigio! Allora perché ci guardiamo allo specchio e non ci vediamo come Lui ci vede? Perché ci paragoniamo ad altri e vediamo il meglio in loro e il peggio in noi? Perché esaltiamo le virtù degli altri e seppelliamo i nostri talenti per paura dell’insuccesso e delle critiche? Perché non mi vedo come un prodigio ed accolgo ogni parola negativa, facendola mia, e non credo che ciò che Dio dice di me sia la perfetta verità? Combattiamo con tanti perché e potrebbe arrivare la svolta pensando ad un’immagine: è il momento della Creazione. Siamo in un posto pieno di luce e una grande pace, sopra il cielo naturale, sopra ancora; qui non esiste la competizione, non c’è odio e risentimento, amarezza e delusione: è la casa del Padre. Un giorno Dio, Gesù e lo Spirito Santo, in perfetta armonia, lì dove non mancava nulla, ti hanno pensata, desiderata e amata prima ancora che esistessi. Proprio me? Sì, proprio così! Il Signore di tutto l’universo si è fermato pensandoti. Immagino i loro discorsi e come una microspia mi piace visualizzare il loro sorriso nel decidere i tuoi occhi, che taglio darti, quale colore, e poi i capelli, le mani, il corpo, la testa... E i particolari, come quella macchia di caffè latte, le lentiggini, e poi i talenti e i doni, non dimenticando di darti i Suoi geni, il Suo DNA, la Sua creatività. Il tuo spirito è stato creato nei cieli, in un’atmosfera di gloria, ed un bel giorno la decisione di formarti sulla terra in carne ed ossa, con quei tratti che ti avrebbero resa unica nel fisico ed interiormente, con quell’equipaggiamento pronto per affrontare e conquistare il mondo. È bastato il Suo alito di vita per emettere il primo respiro, in un territorio purtroppo privo di quella speciale essenza assaporata nel cielo, chiamata gloria. Ecco la difficoltà, ecco l’inadeguatezza di vivere in un posto compromesso e dove l’apparire rispettando degli standard diventa più importante dell’essere, dove l’aspetto fisico diventa più importante di chi sei, dove il bisogno di accettazione ha preso il posto dell’equipaggiamento ricevuto, dove lo standard umano e della generazione in cui vivi ha preso il posto della tua unicità. Non ti omologare! Non sei stata messa su questa terra per uniformarti agli altri. Tu sei una “pietra” dell’edificio di Dio, non un mattone qualunque, pari ad altri per forma, dimensione e colore. Sei una pietra che si incastra ad altre, con delle sfumature particolari, diversa per larghezza, lunghezza, colore e spessore. Forse hai degli angoli appuntiti da smussare, ma il Capomastro ti modellerà affinché tu venga inserita nel posto per cui sei stata pensata. Non cambiare per il giudizio di persone che pretendono ciò che non sei tenuta ad essere, mantieni la tua unicità. Nessuna potrà mai avere le tue sembianze e, per quanto possa parlarsi di somiglianza o addirittura di sosia, non ci sarà mai dal passato al futuro una come te!