Gesù Offre Un Sacrificio Superiore In Una Tenda Più Grande (Ebrei 9:1-10:18)

Ma venuto Cristo, sommo sacerdote dei beni futuri, egli, attraverso un tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto da mano d’uomo, cioè, non di questa creazione, è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una redenzione eterna. Ebrei 9:11-12 (NR06)

Contesto

L'organizzazione del tabernacolo allestito da Mosè (vedi schema sotto) e i sacrifici annuali nel Giorno dell'Espiazione (leggi Levitico 16) sono contesti importanti per comprendere l'argomentazione dell'autore nel passaggio di oggi.

Osservazione

Nota come l'autore paragona i sacrifici dei sacerdoti levitici con il sacrificio di Gesù. Abbiamo osservato quanto segue:

Interpretazione

L'argomentazione dell'autore, sulla superiorità di Cristo circa ogni aspetto del sistema dell'antica alleanza, prende ancora più piede nel passaggio di oggi. In seguito (in 10:19 - 13:25), passerà a sottolineare ciò che i suoi lettori dovrebbero fare sulla base di queste verità: avvicinarsi a Dio e aggrapparsi alla speranza.

In che modo i paragoni fatti in precedenza, tra il sacrificio di Gesù e quelli dei levitici, dovrebbero essere considerati il culmine della sua argomentazione? Qual è il messaggio principale che egli vuole trasmetter ai suoi lettori?

Applicazione

Grazie al sacrificio perfetto di Gesù, una volta per tutte, il nostro peccato è stato perdonato e non c'è bisogno di ulteriori sacrifici. Questo perdono è disponibile a tutti coloro che si rivolgono a Lui.

Hai mai la sensazione di dover "sacrificare" qualcosa per appianare il rapporto con Dio? Se hai commesso un errore, cerchi di "rimediare" in qualche modo particolare? Non ne hai bisogno! Gesù ha già fatto tutto. Dedica un po' di tempo alla preghiera, ringraziando Gesù per questo dono meraviglioso.