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La Vita Di Elia: Fede Nel Dio ViventeCampione

La Vita Di Elia: Fede Nel Dio Vivente

GIORNO 5 DI 9

Tutte Queste Cose per Comando di Dio

All’ora in cui si offriva l’oblazione, il profeta Elia si avvicinò e disse: “O Eterno, Dio di Abrahamo, d’Isacco e d’Israele, fa’ che oggi si sappia che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose per tuo comando. Rispondimi, o Eterno, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o Eterno, sei Dio, e che hai fatto ritornare i loro cuori a te”. (1 Re 18:36-37)

Si tratta di una delle scene più drammatiche dell’Antico Testamento. Elia, il fedele profeta di Dio che aveva impedito la pioggia nel regno settentrionale d’Israele per circa tre anni, stava davanti ai rappresentanti riuniti del regno per dare una grande dimostrazione. Aveva sfidato a duello i profeti di Baal: “Il mio Dio contro il tuo dio”. Propose che ciascuno costruisse un altare su una collina prominente, sacrificasse un animale sull’altare e pregasse ogni divinità di consumare il sacrificio con il fuoco proveniente dal cielo. La moltitudine spettatrice avrebbe così saputo di chi era il Dio reale e potente.

Nel proporre questo test, Elia si preoccupò di dare ai profeti di Baal ogni potenziale vantaggio. Permise loro di scegliere il loro toro preferito per il sacrificio. Permise loro di procedere per primi. E combatté la battaglia in campo nemico, perché si pensava che Baal fosse il dio del cielo, signore del tempo atmosferico e colui che causava i fulmini (ritenuti fuoco dal cielo). Se Baal fosse stato reale, certamente avrebbe potuto far scendere del fuoco dal cielo.

Ci volle molta fede perché Elia mettesse Dio e sé stesso in gioco davanti alla nazione di Israele lì riunita. Elia imparò questa fede durante i molti mesi di dipendenza quotidiana da Dio, sia presso il torrente Kerith che a casa della vedova di Sarepta.

Lasciò cominciare i profeti di Baal, i quali fallirono miseramente. Pregavano, ballavano, urlavano, praticavano persino l’automutilazione per compiacere il loro dio mostruoso. Elia rimase seduto fino a quando non esaurirono le forze, poi attirò la nazione al suo altare. Una volta eretto l’altare, chiese loro di inzuppare il sacrificio e le pietre in modo che nessuno pensasse che il fuoco fosse un trucco di magia. La spiegazione di Elia in questi versetti ci rivela perché il profeta era disposto a rendere le cose più difficili per Dio.

Innanzitutto, ci viene detto che lo fece “all’ora in cui si offriva l’oblazione”. Circa 50 anni prima, Geroboamo, re d’Israele, aveva escluso ufficialmente i cittadini del regno settentrionale dall’adorazione del Dio d’Israele nel tempio di Gerusalemme. Ciononostante, Elia ricordava ancora l’oblazione che veniva offerta ogni giorno secondo il comandamento di Dio nel tempio a Gerusalemme.

Poi disse al popolo: “Fa’ che oggi si sappia che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo”. Entrambe le cose erano importanti. Era importante che il popolo d’Israele sapesse chi era il proprio Dio e chi era il servitore di Dio. Avevano bisogno di sapere che Elia era il servo del vero Dio e non i profeti di Baal.

Poi Elia disse alcune delle parole più importanti dell’intero passo: “e che ho fatto tutte queste cose per tuo comando”. Questo fu essenziale e ci aiuta a capire l’intera vicenda. Pensiamo al profeta di Dio che compie un così grande passo di fede, mettendo in gioco l’onore di Dio e il proprio. Se il fuoco non fosse caduto, allora Yahweh sarebbe stato screditato proprio come Baal. Eppure, le parole di Elia ci dicono che agì in tutto e per tutto secondo la parola di Dio. Non fu spinto a causa della sua intelligenza, presunzione o vanagloria. Fu Dio a condurre Elia a questa resa dei conti con i profeti di Baal.

Puoi immaginare come andò a finire: il fuoco cadde, Dio fu glorificato e il Suo servo fu riscattato. Elia sapeva che avrebbe potuto complicare la vita a Dio, perché sapeva che stava facendo ciò che Lui gli aveva comandato.

Nella nostra vita non siamo sempre così sicuri della volontà o della voce di Dio come lo era Elia. Ma quando sappiamo che Dio ha pronunciato verso di noi la Sua parola, possiamo avere la stessa fiducia di Elia. Possiamo andare al trono di Dio in cielo attraverso la preghiera e dire: “Ho fatto tutte queste cose per tuo comando”. È così che si manifestano la fiducia e la potenza davanti a Dio.

Basato sul Commentario Biblico Enduring Word di David Guzik.

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Riguardo questo Piano

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