MEDITAZIONI SUL VANGELO DI LUCA PER LA FAMIGLIACampione

MEDITAZIONE 6 "Gesù nella sinagoga di Nazaret": Questo lungo passo è, senza dubbio, uno dei più sconcertanti del Vangelo di Luca. Nei versi precedenti, l’evangelista aveva riassunto in poche parole l’inizio dell’attività di Gesù: «… la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.» (4, 14b-15). Gesù, dunque, era già ben conosciuto, e infatti gli occhi di tutti i presenti nella sinagoga «erano fissi su di lui». Lui, che era nato in un villaggio quasi sconosciuto, era diventato famoso ed era lì, pronto a manifestare la propria conoscenza delle Scritture. Le sue prime parole sono un solenne annuncio della propria condizione. La salvezza annunciata dal profeta si era compiuta in quel momento, e non si trattava di una semplice promessa da realizzarsi in un futuro vago e lontano. Il messaggio di Gesù è essenzialmente un messaggio di liberazione. Secondo le parole del profeta, lui è stato mandato a liberare gli oppressi da malattie, prigioni e ogni genere di servitù. Sono parole di grazia, che suscitano stupore in chi le ascolta, oltre al desiderio di veder realizzate fra loro quelle promesse di liberazione. Sapevano che Gesù era figlio di Giuseppe. Volevano che agisse e mostrasse il suo potere a Nazaret così come aveva fatto a Cafarnao. Impossibile non restare sconcertati dalla reazione dei presenti. Se prima «gli davano testimonianza» ed erano «meravigliati dalle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca», il loro atteggiamento cambia, si riempiono di sdegno e collera fino a cercare di «gettarlo giù» dal ciglio del monte sul quale era costruita Nazaret. Che cosa era accaduto per farli così all’improvviso? Forse avevano trovato nelle parole di Gesù su Namaan il Siro (2Re 5, 1-14) e sulla vedova di Sarepta (1Re 17, 7-16) qualcosa di incomprensibile sia a loro, sia alle autorità religiose: il Regno di Dio non è esclusiva proprietà di Israele, ma la misericordia e la salvezza di Dio raggiungono tutti gli uomini. Ecco perché Gesù era considerato un eretico: aveva a che fare con peccatori, emarginati, impuri … e gentili!