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Proverbi 9:1-18

Proverbi 9:1-18 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

La saggezza ha fabbricato la sua casa, ha lavorato le sue colonne in numero di sette; ha ammazzato i suoi animali, ha preparato il suo vino e ha anche apparecchiato la sua mensa. Ha mandato fuori le sue ancelle; dall’alto dei luoghi elevati della città essa chiama: «Chi è sciocco venga qua!» A quelli che sono privi di senno dice: «Venite, mangiate il mio pane e bevete il vino che ho preparato! Lasciate, sciocchi, la stoltezza e vivrete; camminate per la via dell’intelligenza!» Chi corregge il beffardo si attira insulti, chi riprende l’empio riceve affronto. Non riprendere il beffardo, per evitare che ti odi; riprendi il saggio e ti amerà. Istruisci il saggio e diventerà più saggio che mai; insegna al giusto e accrescerà il suo sapere. Il principio della saggezza è il timore del SIGNORE, e conoscere il Santo è l’intelligenza. Per mio mezzo infatti ti saranno moltiplicati i giorni, ti saranno aumentati anni di vita. Se sei saggio, sei saggio per te stesso; se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena. La follia è una donna turbolenta, sciocca, che non sa nulla. Siede alla porta di casa, sopra una sedia, nei luoghi elevati della città, per chiamare quelli che passano per la via, che vanno diritti per la loro strada, dicendo: «Chi è sciocco venga qua!» E a chi è privo di senno dice: «Le acque rubate sono dolci, il pane mangiato di nascosto è delizioso». Ma egli non sa che là sono i defunti, che i suoi convitati giacciono in fondo al soggiorno dei morti.

Proverbi 9:1-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

La saggezza ha fabbricato la sua casa, ha lavorato le sue colonne, in numero di sette; ha ammazzato i suoi animali, ha preparato il suo vino, e ha anche apparecchiato la sua mensa. Ha mandato fuori le sue ancelle; dall'alto dei luoghi elevati della città essa chiama: «Chi è sciocco venga qua!» A quelli che sono privi di senno dice: «Venite, mangiate il mio pane e bevete il vino che ho preparato!» Lasciate, sciocchi, la stoltezza e vivrete; camminate per la via dell'intelligenza! Chi corregge il beffardo si attira insulti, chi riprende l'empio riceve affronto. Non riprendere il beffardo, per evitare che ti odi; riprendi il saggio, e ti amerà. Istruisci il saggio, e diventerà piú saggio che mai; insegna al giusto e accrescerà il suo sapere. Il principio della saggezza è il timore del Signore, e conoscere il Santo è l'intelligenza. Per mio mezzo infatti ti saranno moltiplicati i giorni, ti saranno aumentati anni di vita. Se sei saggio, sei saggio per te stesso; se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena. La follia è una donna turbolenta, sciocca, che non sa nulla. Siede alla porta di casa, sopra una sedia, nei luoghi elevati della città, per chiamare quelli che passano per la via, che vanno diritti per la loro strada, dicendo: «Chi è sciocco venga qua!» E a chi è privo di senno dice: «Le acque rubate sono dolci, il pane mangiato di nascosto è delizioso». Ma egli non sa che là sono i defunti, che i suoi convitati giacciono in fondo al *soggiorno dei morti.

Proverbi 9:1-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

La Sapienza ha costruito la sua casa, adornata con sette colonne. Ha ucciso animali, ha procurato il vino, ha già preparato la sua tavola. Ha mandato le sue serve a fare gli inviti dai punti più alti della città. Esse gridano: «Venite, gente inesperta!». Agli ignoranti la Sapienza dice: «Venite e mangiate il mio pane, bevete il vino che ho preparato; se volete vivere felici non frequentate gli stolti e prendete la via dell'intelligenza». Se correggi un ignorante, ti disprezzerà; se rimproveri un malvagio, ti insulterà. Non far rimproveri a un arrogante se non vuoi farti odiare. Se fai rimproveri a un saggio, ti sarà riconoscente. Da’ consigli al saggio e diventerà ancor più saggio, istruisci il giusto e imparerà sempre di più. La migliore sapienza è il rispetto di Dio la conoscenza di colui che è santo rende sapienti. Se mi ascolti, vivrai a lungo; per mezzo mio avrai una lunga vita. Se tu sei sapiente, il vantaggio è tutto tuo; se tu sei arrogante, avrai tutto da perdere. La Follia è una donna irrequieta, sciocca e ignorante. Essa siede sulla porta della sua casa, su un trono, nella parte alta della città, per invitare i passanti che vanno dritti per la loro strada. «Venite a me, — dice, — gente inesperta!». E agli stolti dice: «L’acqua proibita è sempre più dolce e il pane preso di nascosto è il più gustoso». Le sue vittime non sanno che là c’è la morte, i suoi invitati sono già nel mondo dei morti.

Proverbi 9:1-18 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

LA somma Sapienza ha edificata la sua casa, Ella ha tagliate le sue colonne in numero di sette; Ella ha ammazzati i suoi animali, ha temperato il suo vino. Ed anche ha apparecchiata la sua mensa. Ella ha mandate le sue serventi a gridare D'in su i poggiuoli degli alti luoghi della città: Chi è scempio? riducasi qua. E a dire a quelli che sono scemi di senno: Venite, mangiate del mio pane, E bevete del vino che io ho temperato. Lasciate le scempietà, e voi viverete; E camminate per la via della prudenza. Chi corregge lo schernitore ne riceve vituperio; E chi riprende l'empio ne riceve macchia. Non riprender lo schernitore, Che talora egli non ti odii; Riprendi il savio, ed egli ti amerà. Insegna al savio, ed egli diventerà più savio; Ammaestra il giusto, ed egli crescerà in dottrina. Il principio della sapienza è il timor del Signore; E la scienza de' santi è la prudenza. Perciocchè per me ti saranno moltiplicati i giorni, E ti saranno aggiunti anni di vita. Se sei savio, sarai savio per te; Se altresì sei schernitore, tu solo ne porterai la pena. La donna stolta, strepitosa, Scempia, e che non ha alcuno intendimento, Siede anch'essa all'entrata della sua casa, In seggio, ne' luoghi elevati della città. Per gridare a coloro che passano per la via, Che vanno a dirittura a lor cammino: Chi è scempio? riducasi qua. E se vi è alcuno scemo di senno, gli dice: Le acque rubate son dolci, E il pane preso di nascosto è dilettevole. Ed egli non sa che là sono i morti; E che quelli ch'ella ha convitati son nel fondo dell'inferno.