YouVersion Logo
Search Icon

Atti degli Apostoli 26

26
Difesa di Paolo davanti al re Agrippa
Mt 10:18-20 (At 9:1-30; 22:1-21)
1*Agrippa disse a *Paolo: «Ti è concesso di parlare a tua difesa». Allora Paolo, stesa la mano, disse a sua difesa:
2«Re Agrippa, io mi ritengo felice di potermi oggi discolpare davanti a te di tutte le cose delle quali sono accusato dai Giudei, 3soprattutto perché tu hai conoscenza di tutti i riti e di tutte le questioni che ci sono tra i Giudei; perciò ti prego di ascoltarmi pazientemente.
4Quale sia stata la mia vita fin dalla mia gioventú, che ho trascorsa a *Gerusalemme in mezzo al mio popolo, è noto a tutti i Giudei, 5perché mi hanno conosciuto fin da allora, e sanno, se pure vogliono renderne testimonianza, che, secondo la piú rigida setta della nostra religione, sono vissuto da *fariseo. 6E ora sono chiamato in giudizio per la speranza nella promessa fatta da Dio ai nostri padri; 7della quale promessa le nostre dodici tribú, che servono con fervore Dio notte e giorno, sperano di vedere il compimento. Per questa speranza, o re, sono accusato dai Giudei! 8Perché mai si giudica da voi cosa incredibile che Dio risusciti i morti?
9Quanto a me, in verità pensai di dover lavorare attivamente contro il nome di Gesú il Nazareno. 10Questo infatti feci a Gerusalemme; e avendone ricevuta l'autorizzazione dai capi dei *sacer
doti, io rinchiusi nelle prigioni molti santi; e, quand'erano messi a morte, io davo il mio voto. 11E spesso, in tutte le *sinagoghe, punendoli, li costringevo a bestemmiare; e, infuriato oltremodo contro di loro, li perseguitavo fin nelle città straniere.
12 Mentre mi dedicavo a queste cose e andavo a *Damasco con l'autorità e l'incarico da parte dei capi dei sacerdoti, 13a mezzogiorno vidi per strada, o re, una luce dal cielo, piú splendente del sole, la quale sfolgorò intorno a me e ai miei compagni di viaggio. 14Tutti noi cademmo a terra, e io udii una voce che mi disse in lingua ebraica: “*Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Ti è duro ricalcitrare contro il pungolo”. 15Io dissi: “Chi sei, Signore?” E il Signore rispose: “Io sono Gesú, che tu perseguiti. 16Ma àlzati, e sta in piedi perché per questo ti sono apparso: per farti ministro e testimone delle cose che hai viste, e di quelle per le quali ti apparirò ancora, 17liberandoti da questo popolo e dalle nazioni, alle quali io ti mando 18per aprire loro gli occhi, affinché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ricevano, per la fede in me, il perdono dei peccati e la loro parte di eredità tra i santificati”.
19 Perciò, o re Agrippa, io non sono stato disubbidiente alla visione celeste; 20ma, prima a quelli di Damasco, poi a Gerusalemme e per tutto il paese della *Giudea e fra le nazioni, ho predicato che si ravvedano e si convertano a Dio, facendo opere degne del ravvedimento. 21Per questo i Giudei, dopo avermi preso nel *tempio, tentavano di uccidermi. 22Ma per l'aiuto che vien da Dio, sono durato fino a questo giorno, rendendo testimonianza a piccoli e a grandi, senza dir nulla al di fuori di quello che i *profeti e *Mosè hanno detto che doveva avvenire, cioè: 23che il Cristo avrebbe sofferto, e che egli, il primo a risuscitare dai morti, avrebbe annunziato la luce al popolo e alle nazioni#Al popolo e alle nazioni, cioè al popolo d'Israele e alle nazioni pagane.».
24 Mentr'egli diceva queste cose in sua difesa, *Festo disse ad alta voce: «Paolo, tu vaneggi; la molta dottrina ti mette fuori di senno».
25 Ma Paolo disse: «Non vaneggio, eccellentissimo Festo; ma pronunzio parole di verità, e di buon senno. 26Il re, al quale parlo con franchezza, conosce queste cose; perché sono persuaso che nessuna di esse gli è nascosta; poiché esse non sono accadute in segreto#In segreto, lett. in un angolo.. 27O re Agrippa, credi tu nei profeti? Io so che ci credi».
28 Agrippa disse a Paolo: «Con cosí poco vorresti persuadermi a diventare cristiano?»#Altri traducono: Ancora un poco e farai di me un cristiano, oppure In così poco tempo vorresti persuadermi a diventare cristiano? 29E Paolo: «Piacesse a Dio che con poco o con molto, non solamente tu, ma anche tutti quelli che oggi mi ascoltano, diventaste tali, quale sono io, all'infuori di queste catene».
30 Allora il re si alzò, e con lui il governatore, Berenice, e quanti sedevano con loro; 31e, ritiratisi in disparte, parlavano gli uni agli altri, dicendo: «Quest'uomo non fa nulla che meriti la morte o la prigione». 32Agrippa disse a Festo: «Quest'uomo poteva esser liberato, se non si fosse appellato a *Cesare».

Currently Selected:

Atti degli Apostoli 26: NR94

Highlight

Share

Copy

None

Want to have your highlights saved across all your devices? Sign up or sign in

YouVersion uses cookies to personalize your experience. By using our website, you accept our use of cookies as described in our Privacy Policy